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Parpuzio fans - a cosa li faccio giocare?

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Davide Losito - ( Khana ):

--- Citazione ---[cite]Autore: robur[/cite]No perchè comunque ieri mi hanno detto che si aspettavano che io creassi una storia con climax e catarsi.
--- Termina citazione ---

Non per fare l'avvocato del diavolo a tutti i costi, perché tanto il diavolo non mi paga più da secoli e quindi dovrei smettere, ma guarda che è fattibilissimo con Dogs.

"Osserva" i giocatori verso cosa sono attratti, verso quale PNG pensano di dover andare e agisci di conseguenza creando un Climax con QUEL PNG. Portandolo a uccidere o portandolo a far insorgere una ribellione cittadina contro i Cani.
La Catarsi verrà da sola nel momento in cui si risolve la situazione.
Non è obbligatorio che la città venga "esplorata" tutta, se ai Cani interessa solo giustiziare il PNG che si è macchiato del peccato X, tu crea un arco narrativo intorno a quel PNG, a quel peccato e mira a mettere in dubbio che sia davvero un peccato.

Ezio:
Ti correggo Khana... in Dogs è possibile creare storie di quel tipo, ma non è il master a farlo. Il Master crea la città e la gioca per come l'ha scritta. Per il resto sono i giocatori ad avere le redini, e se loro vogliono ottenere una catarsi finale la ottengono.

L'unico modo per NON ottenerla, volendola, è aspettare che il master la serva.

Andrea Castellani:

--- Citazione ---[cite]Autore: robur[/cite]Date per scontato che se io dico ad un gruppo "questo gioco si gioca così e così, ha queste importanti differenze e quindi bisogna fare queste cose" il gruppo capisca correttamente. Non è così, anzi il 90% delle parole da me dette sarà ignorato e il restate riconvertito in termini loro familiari.
--- Termina citazione ---

Non a caso questo è quello che io chiamo "il Postulato di Pupo". ^_^
A cui si può aggiungere un corollario: se giocatori "esperti" giocano con giocatori novizi (proprio tabula rasa), i "tabula rasa" seguiranno le regole (perché non conoscono altri modi di giocare) mentre gli "esperti" se ne fregheranno delle regole e giocheranno come hanno sempre giocato, e nel debriefing si lamenteranno che l'evento è stato rovinato dai "tabula rasa" perché non sanno giocare, e bisognerebbe fare eventi unicamente a invito "perché altrimenti arriva questa gente nuova che rovina tutto". ^___^


--- Citazione ---[p]Andrea, non hai citato tutta la mia frase, io sono conscio di tale cosa, infatti la frase prosegue con "e quindi dovrei fare ipotesi ancora più strane sui reali motivi", cioè se ipotizzo che quello che mi dice non è vero perchè lui stesso non lo capisce, non saprei proprio cosa pensare. Anche perchè vedo corrispondenza tra quello che dice e come gioca. L'unica cosa che non dice ma che fa è quella di dominare socialmente gli altri.[/p]
--- Termina citazione ---

E dici poco! Il cuore del problema è proprio quello, e non si riesce a farglielo ammettere.
Poi ci sono un sacco di altre cose che non ammette, vedi l'esempio del debriefing di Phase 5 di Martina Ryssel...
Io: "Sono furibondo perché questo doveva essere un live di profonda riflessione sulla morte e invece è diventato subito una royal rumble".
Lui: "Ho dovuto hackerarlo verso la royal rumble perché si capiva fin dall'inizio che non poteva funzionare".
Io: "Ma come fai a dire che non può funzionare se prima non lo giochi? Non dico che sia il live più bello di tutti i tempi, però almeno prova a giocarlo, poi se vedi che proprio non funziona per niente al limite hackeralo... Anche se io sarei per interromperlo piuttosto che falsarlo, perché così io adesso non ho capito per niente com'è il live e dovrò rigiocarlo per farmi un'idea; se lo interrompevamo almeno evitavo di perdere due ore a guardare voi che vi menavate".
Lui: "Ma che idea ti vuoi fare? È chiaro dall'inizio che una cosa del genere non può funzionare, mica hai bisogno di giocarlo".
Io: "Questo è un tuo pregiudizio che deriva dal fatto che per te esiste un solo modo di fare roleplaying, e tutti gli altri sono sbagliati in partenza".
Lui: "No, sei tu che hai pregiudizi, non io".

Davide Losito - ( Khana ):

--- Citazione ---[cite]Autore: Aetius[/cite]Per il resto sono i giocatori ad avere le redini,
--- Termina citazione ---

Assolutamente sì... ma questo "avere le redini" deve per forza essere una cosa conscia?
In un gruppo come quello descritto da Michele, non si può intendere, (sparo a caso) "il terzo conflitto consecutivo" come un "avere tirato le redini"?

Andrea Castellani:

--- Citazione ---[cite]Autore: Aetius[/cite]È una mia impressione o non sono ancora passati i concetti che non è il master ad essere responsabile per tutti, ma ciascuno dei partecipanti è responsabile per sé stesso e gli altri e che divertimento può essere anche diverso da "fun" e che un gioco drammatico in cui il tuo personaggio sta male e finisce male può essere estremamente soddisfacente (anche se non è "fun")?
--- Termina citazione ---

Sono concetti che non passeranno mai, perché è radicatissima una teoria alternativa (che non a caso io chiamo "anti-jeepform") che parte dallo stesso concetto iniziale del jeepform (l'immedesimazione sensu Pohjola o sensu Castellani non è possibile, o se è possibile non è desiderabile, quindi in gioco ci sono i giocatori e basta, i personaggi non esistono) ma si sviluppa in modo radicalmente diverso (cioè con la teoria del master che deve guidare il climax lungo un canovaccio precotto, come un bravo direttore d'orchestra, e a fine evento sciogliere la tensione e le "brutte cose" con una catarsi finale, come descrive benissimo Michele).
Peraltro questa cosa potrebbe anche funzionare, se la teoria fosse seguita alla lettera; il problema è che a volte non viene seguita (sono errori che di solito derivano dall'applicare gli schemi del cinema o di altri media passivi al roleplaying, vedi per esempio i live horror in cui il mostro uccide orrendamente metà dei PG e alla fine l'altra metà riesce a uccidere il mostro: che catarsi c'è per la metà di PG morti orrendamente?).

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