[cite]Autore: triex[/cite]Sì, e a quanto pare dovrebbe essere un parere rispettabile.
Hmmm... no, per me non lo è (sue me...)
È una cazzata grande come leggere un libro di Moccia, uno della Tamaro e poi dichiarare: "Che schifo la letteratura italiana. Dante e Petrarca non fanno per me".
Poi, del resto, se non c'è la volontà di provare (per l'amor di dio,questa legittima... se non si ha tempo non si ha tempo. Life is a bitch...) non si prova. Se quello che si cerca da una serata non è un gioco che diverta e coinvolga ma è stare assieme e chiaccherare (o ascoltare uno farlo) e farlo davanti a una birra è uguale rispetto a farlo davanti a un gdr è difficile cambiare, semplicemente perché cambiare non è importante.
Ecco, questo è legittimo. Non è il mio modo di vedere le cose e mi tengo lontano quanto posso da gruppi del genere, ma non è mio diritto criticarli personalmente.
In pratica:
[cite]Autore: Airone[/cite]1) non mi interessa creare una storia. Ciò che mi piace è seguire una storia, che, se il master gioca come piace a me, sta grossomodo su dei binari (parole letterali, ha fatto proprio il gesto dei binari con le mani), e non dover pensare al di fuori del personaggio. Non dover pensare a come va la storia.
Questo atteggiamento. Non è neanche giocare e denota un grosso travisamento, pur comune (giochi in cui si pensa a come va la storia piuttosto che al personaggio? Che schifo! Abbiamo rovinato una sessione di Gray Ranks così!), ma se uno si diverte così... cazzi suoi.
Quello che un po' mi fa specie è la valutazione di merito che si pretende di fare dopo aver appena sfiorato la superficie di un fenomeno. Non sono "questi nuovi giochi a non avermi dato quello che volevo" è "questo gioco specifico non mi ha dato quello che volevo". Dopo aver capito ciò si è liberi di approfondire quanto ci pare, anche niente, ma senza giudicare l'insieme piuttosto che il singolo.
Si potrà dire, quindi: "Lo Spirito del Secolo non mi è piaciuto" ma non "Lo Spirito del Secolo non mi è piaciuto
quindi non provo S/Lay W/Me".
A lato faccio presente che è comunque legittimo dire "Non provo S/Lay W/Me perché non ho tempo/voglia di sperimentare", sia chiaro u.u
[cite]Autore: Airone[/cite]2) in un clima di collaborazione, non mi va di pestare i piedi a qualcuno. Se ognuno ci deve mettere del suo, è altrettanto ovvio che qualcuno deve scendere a compromessi e rinunciare a qualche sua idea. Non mi piace. Mi pare migliore che uno solo abbia la responsabilità della storia, gli altri possano contribuire con quello che possono, dentro i suddetti binari.
A questo ha risposto molto bene -Spiegel-: non ti va di pestare i piedi agli altri, e quindi lasci che sia il master a farlo per te?
Comunque un gioco in cui la creatività di uno deve "pestare i piedi" all'altro per emergere è un gioco scritto male. Un gioco fatto bene consente un confronto alla pari delle idee, in modo da arrivare ad una sintesi che soddisfi
tutti e di cui tutti si sentano co-autori allo stello livello.