Chiacchieriamo > Generale

C'è Fantasy e Fantasy...

<< < (7/8) > >>

Niccolò:
scusa, questa osservazione:


--- Citazione ---Non ho la necessità di "vedere" un uomo pseudo-reale per "sentire qualcosa". Montsegur, coi catari del 1250 ha lo stesso effetto degli omossessuali iraniani, così come ha lo stesso effetto dei katraveplizky di Saturno.
--- Termina citazione ---

Davide Losito - ( Khana ):
era riferita a me. :)

Suna:

--- Citazione ---[cite]Autore: Domon[/cite]
--- Citazione ---[cite]Autore: Mauro[/cite][p]Domanda suLost(senza particolari approfondimenti, basta anche un "sì" o un "no"; ricordo che non ho ancora visto la serie, e già qui ci sono state anticipazioni non segnalate): agli eventi che capitano si cerca di dare o viene data una spiegazione scientifica?[/p]
--- Termina citazione ---
[p]la risposta migliore è "ahahaha"[/p]
--- Termina citazione ---


Quoto.

@khana Dragonball parodistico? Avendo visto di persona Toriyama ti posso assicurare che non c'è niente di parodistico. La sua mente è davvero fatta così.

Marco Costantini:
Carino l'esempio che ha fatto Khana!
Rispondo a pelle: le prime due mi hanno dato tutta un'altra sensazione; in particolare la seconda.
E, purtroppo, non rispondo così per cercare di tirare acqua al mio mulino...perchè paradossalmente ero più o meno convinto che anche un certo fantasy ma scritto/raccontato bene, potesse produrre quelle sensazioni.
Dopo il tuo esempio ho la certezza di essermi sbagliato.
Ed ora mi sembra molto chiaro perchè: situazioni che sono a noi più vicine, che potrebbero accadere/accaderci o che sono davvero accadute, ci toccano naturalmente più da vicino.
Un buon narratore può magari riuscire a trasmettere una parte (anche buona) di quelle sensazioni, ma un fatto vero, crudo, reale, mi pare molto più in grado di colpire.
Ad esempio: un documentario (con riprese in diretta...sapete, immagino quelle robe da giornalismo d'assalto fatto con camere nascoste ecc) che dovesse mostrarmi le sevizie e le sofferenze di alcuni uomini mi colpirebbe certamente di più che non un film ambientato nella terra di Cippuz che dovesse farmi vedere le stesse sevizie.
Il motivo, per me, è che nel primo io posso riconoscere persone reali, vere. Posso dire e pensare "cazzo, quella roba è davvero successa!", mentre nell'altra questo passaggio viene a mancare.

In questo senso, ad esempio, un racconto allegorico di una situazione reale è tanto più incisivo quanto più scoperto (cioè quanto più si capisce che è un'allegoria).

Davide Losito - ( Khana ):
Grazie dell'intervento Marco ^^

La domanda che ti faccio (e che è solo una "domanda", non un tranello per dimostrare chissà cosa) è questa:


--- Citazione ---[cite]Autore: Marco Costantini[/cite]Il motivo, per me, è che nel primo io posso riconoscere persone reali, vere. Posso dire e pensare "cazzo, quella roba è davvero successa!", mentre nell'altra questo passaggio viene a mancare.
--- Termina citazione ---


Tu pensi che questa differenza sia oggettiva (ossia dal lato dell'opera) o soggettiva (ossia sei -tu- che hai bisogno di vedere il "vero")?
Cioè, è il genere (in questo caso fantasy) che non è in grado di trasmettere le emozioni, o è il lettore/giocatore (in questo caso Marco) che non è ricettivo a quel contesto?

Navigazione

[0] Indice dei post

[#] Pagina successiva

[*] Pagina precedente

Vai alla versione completa