Carino l'esempio che ha fatto Khana!
Rispondo a pelle: le prime due mi hanno dato tutta un'altra sensazione; in particolare la seconda.
E, purtroppo, non rispondo così per cercare di tirare acqua al mio mulino...perchè paradossalmente ero più o meno convinto che anche un certo fantasy ma scritto/raccontato bene, potesse produrre quelle sensazioni.
Dopo il tuo esempio ho la certezza di essermi sbagliato.
Ed ora mi sembra molto chiaro perchè: situazioni che sono a noi più vicine, che potrebbero accadere/accaderci o che sono davvero accadute, ci toccano naturalmente più da vicino.
Un buon narratore può magari riuscire a trasmettere una parte (anche buona) di quelle sensazioni, ma un fatto vero, crudo, reale, mi pare molto più in grado di colpire.
Ad esempio: un documentario (con riprese in diretta...sapete, immagino quelle robe da giornalismo d'assalto fatto con camere nascoste ecc) che dovesse mostrarmi le sevizie e le sofferenze di alcuni uomini mi colpirebbe certamente di più che non un film ambientato nella terra di Cippuz che dovesse farmi vedere le stesse sevizie.
Il motivo, per me, è che nel primo io posso riconoscere persone reali, vere. Posso dire e pensare "cazzo, quella roba è davvero successa!", mentre nell'altra questo passaggio viene a mancare.
In questo senso, ad esempio, un racconto allegorico di una situazione reale è tanto più incisivo quanto più scoperto (cioè quanto più si capisce che è un'allegoria).