[cite]Autore: Ruben[/cite]Jack di Lost, ad esempio, credo sia un personaggio da antologia della letteratura e della storia del cinema, con tutto il suo incredibile viaggio e sviluppo
Premesso che non l'ho visto tutto, ma Jack per quanto ho seguito la serie non mi è parso un personaggio sovrannaturale, né l'ho visto molto toccato dal sovrannaturale, e questo conta; per fare un esempio: se in D&D un personaggio muore, l'esistenza della resurrezione toglie ogni impatto o quasi alla cosa; se quello stesso personaggio fosse impossibile da resuscitare (ma
veramente impossibile, cosa certa anche per gli altri personaggi), l'impatto tornerebbe. Però è venuto meno l'elemento sovrannaturale.
[cite]Autore: Ruben[/cite]il Fantasy CE L'HA ECCOME una dignità
Nessuno ha detto il contrario; sostenere che il sovrannaturale inserisca un filtro non significa dire che il fantasy non ha dignità.
Però... per me indignarsi e incazzarsi sono due reazioni emotive (lo dico pensando a
questo messaggio, dove Ashrat dice che ci sono opere fantastiche che lo emozionano più di quelle realistiche, ipotizzando "che sia perché se leggo di un massacro in un campo profughi mi indigno, mi incazzo, rifletto sulle responsabilità, ipotizzo conseguenze"); se leggo di un padre Elfo che abusa della figlia Mezzelfa mi può dare fastidio, ma il fatto che non siano eventi veri, su personaggi che non possono essere veri, credo possa inserire un filtro, rispetto a quando leggo
Don't Tell Mummy, la storia
vera di una di cui il padre ha abusato per sette anni (da quando lei ne aveva sei). Se il secondo mi fa incazzare, e il primo mi dà fastidio... la reazione emotiva è stata filtrata.
Non dico che il sovrannaturale sia
automaticamente una valvola di sfogo, non ne sono certo; anzi: se ambientiamo una storia nel nostro mondo, aggiungendoci cani viola... sono sovrannaturali, ma quando un personaggio muore dubito che i cani viola abbiano rilevanza. Ma quando il sovrannaturale va a toccare i personaggi, quando ha rilevanza nelle vicende che vanno a toccare il lettore, allora tale filtro emotivo può benissimo entrare in scena.
Domanda su
Lost (senza particolari approfondimenti, basta anche un "sì" o un "no"; ricordo che non ho ancora visto la serie, e già qui ci sono state anticipazioni non segnalate): agli eventi che capitano si cerca di dare o viene data una spiegazione scientifica?