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Il "limite di Watchmen" [era Wish-fulfillment]
Davide Losito - ( Khana ):
Hm, presumo che la scelta di usare topi per gli ebrei e gatti per i nazisti sia "allegorica", in Maus, no?
rgrassi:
--- Citazione ---[cite]Autore: khana[/cite]Hm, presumo che la scelta di usare topi per gli ebrei e gatti per i nazisti sia "allegorica", in Maus, no?
--- Termina citazione ---
Direi di si... Ma ormai sono aperto a qualunque interpretazione. :)
Rob
Mr. Mario:
A me non fa differenza, Mauro. Che la trasferibilità delle emozioni ci sia perché la vedo io o perché ce l'ha messa l'autore consciamente, non toglie che ci sia. Il punto è se nel trasferimento l'emozione viene inevitabilmente annacquata oppure no.
Leonardo:
--- Citazione ---[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]Cosa sto dicendo invece? Leggete il TITOLO del thread: davvero, pensavo fosse abbastanza esplicito. Sto parlando di un LIMITE. Un limite oltre al quale certi "genre trapping" tipo i costumi, gli spadoni, ma anche la fanciulla bellissima casta e pura o il giovine prode e valoroso ci stanno come i cavoli a merenda.
--- Termina citazione ---
Se il nocciolo della questione sta tutto qui allora i messaggi di Korin e Mauro che hai citato nel post di apertura così come anche la tue considerazioni iniziali ci stanno come i cavoli a merenda.
E in questo caso, sì, sono d'accordo: gli "stereotipi" di genere rappresentano intrinsecamente un limite che rende certi generi più adatti a raccontare certi tipi di storie e probabilmente trattare certi tipi di temi. Invito chi non l'avesse fatto a guardarsi Ashes of Time per vedere un esempio cristallino di un autore che mette in scena un finto wuxia rompendo gli stilemi tipici del genere* e arrivando a trattare temi assolutamente attuali (e universali nel tempo).
*o meglio, piegandoli alle proprie esigenze e quindi rompendoli per forza di cose
edit: mi ero perso la seconda pagina di post... questo è stato scritto avendo letto solo i messaggi 1-50
Daniele "fenna" Fenaroli:
Perdonami Moreno ti faccio due domande.
Da una parte è corretta il tuo tentativo di spiegare in parole povere come il mercato della cultura influisca nella definzione di genere. Effettivamente funziona così, non è ne buono ne cattiva la cosa, è un processo culturale derivante da processi tipici della nostra cultura - inteso come occidentali -.
Quello che è importante è dare giudizi di tipo morale al processo, perché anche con questo processo in atto si sono creati dei capolavori.
Poi ci sono due livelli di critica a che ho capito e sono la parte interessante del topic. Ti chiedo conferma prima di andare avanti, quindi espongo i punti, poi passo alla critica.
Livello 1
Il perché il lettore legge fantasy o fantascienza, che tu per farla brutalmente breve identifichi con -> fuga dalla realtà. Perché qualcuno legge fantasy? Per quel motivo li. A questo hai collegato il discorso su Moore e il comportamento dei suoi lettori quando ha iniziato a scrivere altro rispetto agli uomini in calzamaglia;
Livello 2
Per parlare di certe cose, di altre cose, serve un lettore che lo voglia veramente.
Aspetto la vidimazione per capire se sono i punti su cui posso ragionare o c'è altro.
Grazie.
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