Uomo che esulta annegando?

Io mi soffermerei invece sul punto della diversa percezione di partecipazione che Paolo aveva così ben riassunto.
Direi che è più su quello che vertono i problemi, perchè non è facile (in nessuna attività umana) trovare persone con cui condividere appunto un'attività di gruppo con un piglio paritario che soddisfi le esigenze di tutti... e strumenti per notare le differenze e analizzarle.
Ecco perchè io trovo utili alcune meccaniche di *alcuni* (sempre per il discorso che non sono tutti gli stessi) giochi di cui si parla qui... dare una struttura che aiuti la definizione e, in caso, l'avvicinarsi delle esigenze personali per una efficiente e soddisfacente fruizione d'insieme

Con strumenti diversi la percezione può cambiare... magari non uniformarsi a quella degli altri, ma almeno rendere chiari i propri bisogni e magari indicare come perseguirli.
Come per la giocatrice citata da Moreno.