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Apatia VS Partecipazione
P:
Secondo me i disaccordi che si sono visti in questa discussione sono per la maggior parte solo percepiti, e dovuti al fatto che persone diverse hanno inteso in senso diverso il "giocatore passivo" su cui triex poneva la sua domanda.
La chiave sta nel notare che, come ha detto giustamente Ezio, esistono diversi gradi di attivita'/passivita'. In questo thread persone diverse hanno inteso "passivo" in gradi diversi. Faccio degli esempi, per grado di attivita' crescente:
0) Il giocatore _totalmente_ passivo, descritto ad esempio da Moreno. Sta tendenzialmente zitto al tavolo, anche solo farlo parlare e' un problema, e questo tendenzialmente frustra tutti quanti. Questo mi sembra si possa dire unanimemente che NON stia giocando; poi bisogna vedere se vorrebbe giocare ma e' timido, o se e' proprio solo li' per guardare gli altri.
1) Il partecipazionista "minimale" descritto da Blerpa. con l'aiuto del calzante paragone a Dragon's Lair. Corrisponde a quello che e' probabilmente il grado massimo di railroading raggiungibile mantenendo una parvenza di "interattivita'". Il master descrive le sue scene, e quando lascia la palla ai giocatori si aspetta che facciano fare ai personaggi un'azione precisa, e solo quella. Frustra ogni tentativo di fare altro. Una attivita' minima da parte del giocatore c'e', ed e' appunto cercare di capire cosa si aspetta il master. Appunto come in Dragon's Lair, dove si passa da una sequenza all'altra di un cartone animato facendo movimenti precisi col joystick, che il giocatore deve capire da solo. Paradossalmente, piu' il master e' merdoso e frustrante, ovvero rigido sull'azione che si aspetta e nella pretesa che i giocatori la capiscano da soli, piu' l'attivita' del giocatore e' presente (si deve sbattere di piu' per capire). Per me, come per Blerpa, e' un gioco di merda, frustrantissimo, ma pur sempre gioco. Notare che questo giocatore cerca attivamente di fare "la cosa giusta" nei tristi spazietti preposti alla sua azioncina, e quindi e' diverso dal giocatore zero, che si limiterebbe a fare scena muta finche' l'azione non viene sostanzialmente descritta direttamente da qualcun altro.
2) I giocatori descritti nella vignetta postata da Pippo. Non sono passivi in generale, hanno solo un'idea molto chiara (e molto rigida) di su che cosa valga la pena di essere attivi. Se ci fosse un bel combattimento, sarebbero attivissimi ed entusiasti: hanno voglia di provare le nuove abilita' acquisite dai personaggi al passaggio di livello. Non hanno voglia di giocare le altre parti dell'avventura che il master ha preparato per loro (e visti i programmi non mi sento nemmeno di dar loro torto: l'"information gathering" per me e' persino piu' palloso dei combattimenti. Ma tralasciamo.) Sono molto piu' attivi del partecipazionista minimale. Probabilmente in una scena di battaglia proverebbero creativamente nuove tattiche coi nuovi strumenti a loro disposizione.
Personalmente, nel leggere il thread opener, pensavo come altri che Triex si riferisse al livello 0 di sopra.
Invece nella risposta a Pippo mi sembra che parli d'altro, di una specie di variante della 2, che presuppone un grado di attivita' forse anche maggiore, ma non sufficiente ad interfacciarsi ad alcuni giochi di nuova generazione. Mi spiego meglio: un giocatore puo' anche essere attivissimo nell'interagire con del materiale preparato dal master sotto tutti gli aspetti (e non solo quello, ad esempio, del combattimento), ma non avere voglia di metterci del suo, di prendersi delle responsabilita' che tradizionalmente sono "del master".
Insomma, mi sembra che si possa riassumere il contenuto del thread dicendo che esistono diversi gradi di attivita' e coinvolgimento dei giocatori, e che i giochi che tendenzialmente preferiscono i frequentatori di questo forum (si', me compreso) richiedono un grado di attivita' e coinvolgimento alto da parte di tutti. E li preferiamo anche per quello.
Angelo Allegra:
--- Citazione ---[cite]Autore: triex[/cite][p]Una delle differenze sostanziali tra il videogiocare e il giocare di ruolo è che quest'ultima cosa la DEVI fare in compagnia. Perché è una attività sociale. Ed esattamente come non vado fuori a bere con amici che stanno zitti, non vado a giocare con persone che non giocano.[/p][p]Io non voglio costringere nessuno. Anzi. LI VOGLIO FUORI DAL MIO GIOCO.[/p][p]Sono un "ultras"? Frega un cazzo. Voglio divertirmi.[/p]
--- Termina citazione ---
Matteo, non era un attacco personale a te! Azz, avrei dovuto mettere qualche faccina :/
Il videogiocare, a modo suo, lo fai in compagnia.
Nei simulatori di guida che uso io gli altri piloti sono gente REALE (heck, in iRacing NON esistono le IA), e non sai quanto faccia la differenza nel millisecondo in cui incosciamente cerchi di rischiare per sorpassare un'altro veicolo durante una gara.
Perchè mentre gareggi puoi scusarti in tempo reale via voice chat o se sei doppiato dirgli al volo "pass left" per indicargli che terrai la destra e lui può passarti in sicurezza a sinistra.
Succedono gli incidenti e la pressione, l'emozionalità è diversa dall'essere cosciente di correre contro "il computer".
Prima della gara la tensione è alta e alla formazione della griglia di partenza tutti si augurano buona gara e buona fortuna e non manca lo storico "Easy at T1"... che vuol dire "Andateci piano e non combinate cazzate alla prima curva del primo giro che una gara non dura un giro"... dopo la gara capita di discutere se c'è stata qualche manovra scorretta, cosiccome capita spesso di farsi i complimenti a vicenda, discutere appassionatamente, anche con uno sconosciuto, un duello bello e corretto avuto insieme per 3 giri di fila.
Ci si scambia i setup delle auto, si aiuta chi è un po' disperato... e questo con sconosciuti o persone che ciclicamente capita frequentino gli stessi server [o ovviamente nelle serie top che son sempre gli stessi visto che sono ad invito fra la creme de la creme].
Almeno che uno non faccia una Private League e si ritrova con gli amici! Gli amici reali con cui si corre ogni giorno/settimana uno contro l'altro!
Cavoli, questa è socialità!
E sinceramente, questo ricreare le dinamiche appunto sociali di tutto ciò che sta attorno ad una vera gara motoristica è quello che lo fa quasi sembrare un "impersonare un ruolo"... molto di più dei videogiochi alla Need For Speed dove c'è una storia dietro e segui il personaggio principale nel suo "comprarsi o vincere auto migliori" per essere il top o le cavolate sempre dei giochi arcade con punti vari stile gdr.
iRacing ovviamente ha una struttura "ladder" simile a quella che ha la FIA con le varie licenze e le varie serie in cui mettersi in luce per mirare al top, con iRating per quanto sei bravo in tempo reale gara dopo gara e Safety Rating per quanto fai meno - o più LOL - capellate gara dopo gara... ma più della struttura ben regolamentata la sensazione di socialità è data proprio dall'atmosfera e dal coinvolgimento con persone reali.
Cavoli, quando gioco, per spasso ai vari Grid, Need For Speed uso il joypad e butto anche fuori gli avversari e via dicendo... perchè tanto, chissenefrega? Sono IA e si gioca per vincere e per farsi 2 risate anche con gli incidenti.
In un simulatore (online con altre persone reali) non solo non è corretto ma non riuscirei proprio.
E ricreare tutto questo in un gdr da tavolo... non ci vedrei il senso, per me.
Scusate se rompo le palle con i simulatori, ma è l'altra mia passione principale e il coinvolgimento emotivo e attivo che mi scaturisce nell'attività correlata per me è un metro di paragone, alle volte.
Detto questo, penso che Paolo sia riuscito a riassumere quello che un po' tutti cercano di dire.
Poi ognuno ha i suoi bisogni sacrosanti e mette la riga sul livello di impegno che vuole raggiungere e desidererebbe da parte dei propri pari al tavolo.
Trevor Devalle:
Bel riassunto del 3d Paolo, fan mail!
Mattia Bulgarelli:
--- Citazione ---[cite]Autore: Blerpa[/cite]Scusate se rompo le palle con i simulatori, ma è l'altra mia passione principale e il coinvolgimento emotivo e attivo che mi scaturisce nell'attività correlata per me è un metro di paragone, alle volte.
--- Termina citazione ---
Mezzo OT: Ma che scusarsi!
Con tutto quello che rompiamo i panìt (pagnotte in ferrarese) sul fatto che il GdR deve aprirsi al confronto con altri hobby (e ci tengo particolarm., cfr. mio articolo sull'INCbook), BEN VENGANO i paragoni, le esperienze "parallele", ecc.! ^___^
Matteo Suppo:
Ecco, ma tu al simulatore, ci vuoi gente che cazzeggia o gente che vuole gareggiare in maniera sana? Cosa dici a uno che si accosta a bordo pista durante la gara per andare a prendere una bibita, o lascia la macchina in mezzo alla strada o che ne so io?
"E' un modo come un altro di giocare?"
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