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Apatia VS Partecipazione

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Ezio:

--- Citazione ---[cite]Autore: Blerpa[/cite]Che ci vuole a capirlo? Sì, si sta godendo la storia che gli sta raccontando il cicciobomba.
E' praticamente la fascinazione umana dello storytelling sin dall'alba dei tempi, con il plus di poter mettere minimamente bocca (anche se in maniera fittizia) in quello che succede nella storia.
--- Termina citazione ---


Questo è giocare?
Davvero?
Mano sul cuore?

Allora, cazzo, ora spengo il PC e mi leggo I Miserabili! Giocone! :-P

Attento a non confondere il divertimento col gioco. Il gioco è una specifica forma di divertimento che presuppone, lo ripeto, una partecipazione attiva. Per sua propria definizione.

EDIT: Crosspost con triex. Fondamentalmente il concetto è lo stesso.

Angelo Allegra:
Marco su questo possiamo essere d'accordo, ma spesso, appunto, per la gente... i giochi sono il perpetrarsi di rituali, tradizioni e abitudini.
Al di fuori degli sport (e spesso anche negli sport), guarda caso, conosco ben poca gente che giochi SOLO per il gioco in sè... anzi, legittimamente, secondo me giocano appunto perchè il gioco ricrea un'atmosfera.

E' un po' come gente che conosco che corre in auto (a livello amatoriale, se fosse professionale entrerebbe giocoforza il fattore "lavoro"), negli stati uniti... che sia sport o meno, non è questo il punto al momento.
Da una parte c'è la passione del driving e del racing (due cose diverse) ma i fattori importanti spesso sono anche collaterali: soldi, abitudine a stare in un ambiente da tanti anni (o di tradizione di famiglia) e ricerca dell'atmosfera da pneumatici bruciati e regolamenti da seguire.
E mille altri motivi...

EDIT: Ezio, bene... ma quello che per te è partecipazione passiva per altri è attiva o "va bene così".
Può essere chiaro a te, ma altri nemmeno si pongono il problema.
Per la serie "questo è un gioco? allora sto giocando".
E' un po' come giocare Dragon's Lair... bello, ma per me sin da quand'ero piccolo era una puttanata.
Che senso aveva? Non solo era limitato ma la mossa giusta era solo una.

Eppure c'è gente che pensa che sia un giocone e si divertirebbe un mondo a rigiocarlo.
E nessuno può dire che non è un gioco.

Marco Amicone:

--- Citazione ---[cite]Autore: triex[/cite]
--- Citazione ---[p]Eppure nello sport ci sono gli allenatori, i team manager (sport motoristici)... e godono a far parte di quell'attività anche se la loro partecipazione è differenziata e in alcuni momenti topici è nulla.[/p]
--- Termina citazione ---
[p]Rispondi alla domanda. L'allenatore gioca?[/p]
--- Termina citazione ---


Piuttosto, perché ci stiamo perdendo nelle metafore più di quanto serva davvero?

La faccenda dell'allenatore, del presidente e di quello che vende le bibite sugli spalti non c'entrano molto con il gioco di ruolo (che non prevedono figure del genere)...

Matteo Suppo:
Beh, se vogliamo anche il gioco di ruolo ha un sacco di figure satellite.

Aldilà dei giocatori che giocano, ci sono quelli che danno consigli sui forum, ci sono quelli che costruiscono i giochi, ci sono i teorici, chi organizza le convention. Ma tutti questi non stanno giocando. Solo i giocatori lo stan facendo, in quel momento. No?

E chi non sta giocando, al tavolo è inutile. Come un tifoso che invade il campo. Io non ce lo voglio. Al tavolo voglio giocatori.

E me ne frega un cazzo se il resto del mondo si diverte in mille altri modi.

Ezio:
Blerpa, stai rimbalzando tra i concetti, credo involontariamente, cercando di trasportare pari pari usi di un'attività ad un'altra.

Il grado di attività che si richiede in giochi diversi è, ovviamente, diverso. Giocare attivamente a WoW significa cliccare ossessivamente un punto. Giocare attivamente a Baccarat significa giocare quella carta ogni tanto (NON so giocare a baccarat, noi giochiamo a briscola... tiro a caso). Giocare attivamente a Trivial Pursuit significa impegnarsi a dare le risposte giuste. Giocare attivamente a nascondino significa nascondersi al proprio meglio e cercare al proprio meglio.
Una volta soddisfatto questo prerequisito minimo di partecipazione, che per ogni gioco è diverso, quello che fai non è importante. Giochi a baccart per essere un maschio alfa e la maggior parte della tua attenzione è focalizzata su quello, però quella carta ogni tanto la giochi, ovvero soddisfi il livello minimo di attività necessario a quel gioco.

Il gioco di ruolo richiede, per essere giocato, che tutti i componenti della "squadra" (inizio a stancarmi di chiamarlo gruppo) si impegnino a creare una situazione fizionale condivisa.
Il classico e mitologico "giocatore passivo" che tira quando lo dicono gli altri, che non contribuisce alcunché all'obiettivo finale (mancando la sua partecipazione, la situazione fizionale non è condivisa. Pensate anche soltanto al classico dungeon crawling EUMATE: mancando il contributo tattico di uno dei giocatori il gioco è più difficile per tutti e fallisce nel suo intento primario, ovvero in quella che è fondamentalmente una sessione di brainstorming per risolvere un problema di gestione risorse. Uno dei cervelli non è nella tempesta.), quindi non raggiunge il livello di attività minimo del gioco in questione.
Ergo non sta giocando di ruolo.

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