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Consiglio per "traviare" un gruppo tradizionalista
Iacopo Frigerio:
--- Citazione ---[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]Non hai a che fare con una PERSONA, hai a che fare con un GRUPPO, e i gruppi, come gran parte delle strutture sociali, sono ostili al cambiamento.
--- Termina citazione ---
Ma guarda... penso di saperne abbastanza di gruppi... Non si parla di ostilità al cambiamento, ma di resistenza. Cosa che comunque è riscontrabile anche nel singolo.
La strategia che consiglio è un surrogato in due righe delle strategie derivanti dalla matrice psicosociologica per favorire i cambiamenti di cultura aziendale. E quello di cui si parla qui è appunto il far cambiare cultura al gruppo, passare da un comportamento di gioco parpuzio a un modo di giocare che non so come definire. Esattamente come lo era far capire alle massaie americane negli anni '40 che mangiare anche le carni meno nobili (come il fegato) degli animali era comunque un esperienza gustosa positiva.
edit: e il cambiamento avveniva attraverso gruppi radunati di massaie proprio perchè è stato scoperto ed è cosa ufficialmente riconosciuta in letteratura che le persone riunite in gruppi sono meno resistenti e più propense al cambiamento dei singoli.
Per predisposizione al cambiamento parlo del fatto che una persona sia realmente interessata ad avere un ruolo pienamente attivo e democratico all'interno del gioco e invece non sia semplicemente interessato a vivere da spettatore in prima fila con la possibilità di dire due o tre cose alla rappresentazione inscenata dal GM (categoria questa seconda che pare più grande di quanto sembri).
Non ha niente a che fare con lo scrivere libri o col rapporto autore-lettore, perchè parlavo di rapporto formatore-formato (e dove è assente la concezione vaso pieno-vaso vuoto)che è quello classico di una persona che conosce i giochi forgiti e vuole farli provare a giocatori che non li hanno mai provati e giocano sempre tradizionale. E ancora più nello specifico citavo per dire l'ultima l'esperienza di Torino NOC con un gruppo di ragazzi...
e io nel mio intervento non faccio riferimento in nessun passaggio a "convincerli", e neanche le differenze (che rimandano al paragone e al confronto, cosa che a me non interessa), ma proprio mostragli una serie di possibilità aggiuntive che prima non aveva semplicemente ne visto ne considerato. Praticamente un livello superiore.
è gestione della relazione non percezione.
e comunque sono OT, scusatemi
Niccolò:
--- Citazione ---[cite]Autore: El Rethic[/cite]La strategia che consiglio è un surrogato in due righe delle strategie derivanti dalla matrice psicosociologica per favorire i cambiamenti di cultura aziendale
--- Termina citazione ---
quindi per farla funzionare basta pagare uno stipendio a tutti i giocatori...
Iacopo Frigerio:
--- Citazione ---[cite]Autore: Domon[/cite]quindi per farla funzionare basta pagare uno stipendio a tutti i giocatori...
--- Termina citazione ---
Ah... perchè quando tu fai fare agli impiegati delle sessioni extra-lavoro (perchè no puoi intaccare l'orario lavorativo e i cicli produttivi) di formazione per cambiare la cultura li stai pagando? Bravo, dove lavori che vengo anche io?
Niccolò:
--- Citazione ---[cite]Autore: El Rethic[/cite]Ah... perchè quando tu fai fare agli impiegati delle sessioni extra-lavoro (perchè no puoi intaccare l'orario lavorativo e i cicli produttivi) di formazione per cambiare la cultura li stai pagando?
--- Termina citazione ---
beh, no. più che altro li stai ricattando con il fantasma della paga... ;)
Moreno Roncucci:
--- Citazione ---[cite]Autore: El Rethic[/cite]La strategia che consiglio è un surrogato in due righe delle strategie derivanti dalla matrice psicosociologica per favorire i cambiamenti di cultura aziendale. E quello di cui si parla qui è appunto il far cambiare cultura al gruppo, passare da un comportamento di gioco parpuzio a un modo di giocare che non so come definire. Esattamente come lo era far capire alle massaie americane negli anni '40 che mangiare anche le carni meno nobili (come il fegato) degli animali era comunque un esperienza gustosa positiva.
--- Termina citazione ---
Non so.. ovvio che se ci sono degli studi ci sono degli studi, e d'altronde, se usciamo dall'ambito "gdr" mi vengono in mente casi in cui quello che dici l'ho visto accadere.
E allora come mai non solo non ho mai visto un SINGOLO CASO, ma non ha mai nemmeno SENTITO PARLARE DI UN SINGOLO CASO in cui il dare un gioco "equivocabile" (Parpuziabile) non abbia portato a risultati alla fine nulli se non negativi?
Da una parte studi scientifici, che però non riguardano questo caso specifico (che ha delle peculiarità che le massaie non hanno: le massaie non si riuniscono tipo setta segreta per anni tutte le settimane per eseguire un rito in cui le regole sono fatte al volo da uno solo...), dall'altra l'esperienza non solo mia ma comune, generale e condivisa.
Quando c'è una simile disparità fra l'osservazione e il modello, l'unica conclusione è che il modello non è adatto. Le differenze fra i casi studiati e quelli a cui si vuole applicare i risultati sono eccessive.
Per esempio, nei casi che citi non mi pare che ci sia il rischio di NON ACCORGERSI NEMMENO DELLA DIFFERENZA, che invece è il rischio più comune qui. Anzi, probabilmente, nei casi che citi il non accorgersi del cambiamento potrebbe anche essere positivo. Non nei gdr.
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