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Una regola per un ibrido tra parpuzio e creazione corale

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Iacopo Maffi:
Da questo topic



--- Citazione ---[cite] Gabriele Pellegrini:[/cite]La butto là caso mai a qualcuno interessasse.

Ultimamente sto provando assieme ai miei amici una versione ibrida tra parpuzio e alcuni concetti di creazione corale della storia.

Ok detta così non si capisce molto.

L'idea fondamentalmente è stata quella di unire GUS (il mio gdr sperimentale che fondamentalmente è un parpuzio facile) a ThePool.

L'unione è avvenuta introducendo con il nome di Dadi di Fato un pool da 9 dadi nella scheda del pg.

Quindi si presentano due situazione per risolvere le scene:

- o attraverso le prove classiche (tiro per colpire, tiro contro difficoltà stabilita dal gm ecc)
- oppure tramite un tiro di dadi fato in cui il giocatore espone l'esito che vuole ottenere e il GM espone la contropartita nel caso fallisca il tiro di dadi fato.

Esempio: un pg affronta due demoni evocati da un mago.

Caso 1) Si procede come si è abituati classicamente con parpuzio.
Il giocatore usa l'abilità spada per colpire, tira 2d6 somma il valoredi questa abilità e deve superare il valore di difesa dei nemici.

Caso 2) Il giocatore dice

Gabriele Pellegrini:
Il "gettone gioioso"? Fico come nome  :D

Le mie domande di approfondimento sono:


1) Quanto può durare la descrizione col gettone? A discrezione del GM? A "buonsenso", a veto di gruppo?

2) Come gestite ancora la possibilità che utilizzando il gettone la storia possa essere profondamente sconvolta? Un esempio stupido e volutamente estremo per rendere l'idea:

3) Se io uso un gettone e dopo mezzo secondo un altro giocatore mi ruba la scena usando il suo non rischio di "sprecare" il mio gettone.

Queste sono piccole considerazioni un po' pignole se vuoi, poi probabilmente in gioco si risolve tutto molto facilmente.

Mauro:
Sono stato preceduto, le mie domande rientrano in quelle fatte :P


--- Citazione ---[cite] Gabriele Pellegrini:[/cite]2) Come gestite ancora la possibilità che utilizzando il gettone la storia possa essere profondamente sconvolta? Un esempio stupido e volutamente estremo per rendere l'idea:

3) Se io uso un gettone e dopo mezzo secondo un altro giocatore mi ruba la scena usando il suo non rischio di "sprecare" il mio gettone
--- Termina citazione ---

2) La narrazione comunque deve rispettare i personaggi, nel senso che, se il mio PG è innamorato di X, una narrazione come "Il tuo PG uccide X" dovrebbe essere evitata, salvo ottime motivazioni?
3) A usa il gettone, B gli ruba la scena; finito di narrare B, la narrazione torna ad A o al master?

Iacopo Maffi:
Rispndo alle domande di Gabriele Pellegrini:

1) una scena. Da anni ormai siamo abituati a dividere le avventure in scene, come in un telefilm o in un gioco WW. In generale significa che quando i personaggi "riprendono fiato" il gettone è scaduto.
Esempio: recentemente il gruppo si è trovato ai ferri corti con un inquisitore, e le cose stavano andando davvero male. Un giocatore ha usato un suo gettone per far arriare degli alletati (su di un'imbarazzante cadillac, tra l'altro. Tipo l'incipit di Heavy Metal). Il giocatore avrebbe voluto concludere qui la sua anrraziano,e  tornare a gestire l'incontro con il regolamento classico, ma è stato invitato a concludere la scena. Alla fine una delel cose più divertenti è stata che il giocatore non ha sentienziato, pur potendolo, la morte dell'inquisitore, ma ha preferito un finale del tipo "torneròòòòòòòòòò"

2) non la gestiamo, nel senso che è esattamente quello che vogliamo ottenere. Ad esempio è capitato che il destino di una città fosse cambiato con un gettone, e di molto. Tra l'altro, siccome i giocatori possono narrare scenen anche senza che il proprio personaggio vi compaia, è capitato che in un giocaotre narrasse di comel'Imperatore avesse notato il suo personaggio e di come avesse deciso di prenderlo (in segreto) sotto la propria ala protettrice per farne, forse, un giorno, un suo cadetto.

3) si. Infatti volevo anche che si creassero delle tensioni fra i giocatori. Sta tutto a loro, in effetti. Io come master sparisco, nel momento in cui uno gioca un gettone.

come vedi le tue considerazioni non erano ne piccole ne pignole, anzi, mi sembra che tu abbia capito come funzionano certe cose.

E ora quelle di Mauro:

2) Si e no. Ci sono due punti da chiarire: per prima cosa, con un gettone, un giocatore inizia a narrare. Non da un semplice elenco di cose fatte, le motivazioni fanno parte del gioco. In ogni caso con il gettone uno assume anche il potere assoluto sulla sotria, quindi può narrare quello che gli pare.
Se un altro giocatore è in totale disaccordo può fare solo una cosa: giocare anche lui un gettone (è successo poche volte, e di solito garantiamo una regola di anticipo: si può giocare infatti dicendo "no, questo non accade" e così via). Se non ha un gettone significa che ha fatto troppe poche sunt narrative per avere il rpivilegio di influire sulla storia, quindi è nromale che "scivoli via" dai fatti più importanti. Questo serve anche ad aumentare la varietà e l'originalità delel situazione in gioco classico, un po' come le stunt in Exalted.

3) Se la scena è finita torna tutto in mano al master, se la scena non è conclusa torna in mano ad A che chiude la sua parte. In generale facciamo in modo che chi usa un gettone almeno qualcosina possa farla.

Gabriele Pellegrini:
Mi sembra un approccio interessante.

Probabilmente il fatto che il gettone venga assegnato dal gruppo crea una spirale virtuosa di buongioco, dove per buongioco s'intende ciò che concerne le aspettative dei giocatori.

Avrei ancora un po' di riserve sul fatto che i giocatori potrebbero "allearsi" per darsi vicendevolmente un sacco di gettoni, rompendo così il gioco e finendo per gestire il tutto ad alto livello (ossia senza scendere nelle meccaniche parpuziane). Ma questa è evidentemente una critica poco costruttiva perché se il gioco è stato tagliato sul vostro gruppo è molto probabile che funzioni bene e che certi fenomeni non si verifichino.
Quello che mi domando è invece cosa accadrebbe se si desse il gioco in mano ad un altro gruppo. Ma è la stessa critica che mi autorivolgo a riguardo del sistema di gioco da me ideato che hai citato.

Non so se mi sono spiegato bene.

PS: ringraziandoti per questo interessante confronto come membro del forum ti invito a dare un'occhiata al regolamento http://forum.narrattiva.it/viewtopic.php?t=3 per quanto riguarda l'uso del proprio nome ;)

[edit]

Ah poi naturalmente vi può essere anche il caso contrario, ossia che i giocatori non collaborano e non si danno gettoni a vicenda.

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