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Cercasi Meccanica di Risoluzione Conflitti

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Emanuele Borio:
Hola a tutti. È in atto un mio progetto per un GdR Indie di mia creazione.

Mi serve elaborare un buon sistema di Risoluzione delle parti salienti del gioco(non li chiamo Conflitti perché quello che avevo in mente è più simile ai Momenti di Annalise).

Le mie idee fin'ora sugli ipotetici Conflitti erano:
-Si invocheranno durante le parti salienti(non è necessario un disaccordo o un'imposizione creativa fuori dalla propria Autorità, basta semplicemente che il momento sia catartico e ricco di possibili diramazioni, tipo AiPS o Annalise, per intenderci, non certo un "Dì di sì o tira i dadi", nulla del genere).
-Deve essere Doloroso, nel senso che, se invocato, quasi sicuramente porterà conseguenze negative al Personaggio e alla Fiction.
-Deve essere Potente, nel senso che dà un'enorme potere di influenza sulla Fiction a coloro che partecipano, della serie che anche un giocatore che gioca un singolo PG può impostare come conseguenza o rilancio che dir si voglia, la casuale(o no) morte di un PNG.
-Deve portare nuove direzioni alla Fiction, nel senso che mi piacerebbe incorporare una meccanica che, in base a come va la risoluzione, generi monete, token, o punti che permettano di produrre eventi nella Fiction, anche slegati dal contesto, così che ogni "Conflitto" ne generi potenziali molti altri.

Fin qui ci siamo.

Ora, le idee su come dovrebbe essere la Risoluzione:
-A turni, in cui ogni giocatore attivo potrà spendere le proprie risorse per apportare cambiamenti alla Fiction, negare altri cambiamenti precedentemente imposti, e generare ulteriori conseguenze, insomma, dica la sua sugli eventi.
-Dovrebbe includere meccaniche strettamente legate alla Fiction, soprattutto come specifici punteggi: Violenza, Inganno, Dipendenza, Fiducia.

Per ora mi viene in mente poco altro, vediamo cosa ne esce. Sono in pieno Brainstorming embrionale, perciò nulla di certo. Appena raccolgo le idee apro un Topic sui temi e gli obiettivi del gioco in questione, e lo linko qui, così capiamo tutti meglio.

P.S.: Siamo in Sotto il Cofano, e mi piacerebbe tenere toni seri, formali e creativi. L'OT potrebbe essere estremamente DANNOSO per questo progetto, perciò vi prego di scrivere Post solo per portare delle idee, e non giudicare o altro quelle che gli altri hanno Postato precedentemente.(se lo fate, almeno fatelo al fondo di un Post contenente idee e consigli, per favore).
P.P.S.: neanche potete immaginare quanto io tenga a questo Topic, e perciò verrò a vedere ogni 20 minuti se ci sono aggiunte, e agirò come un Mod del Topic.

Grazie in anticipo per ogni contributo ^^

Matteo Suppo:
Puoi dirci qualcosa di più su ciò di cui parla il gioco?

Emanuele Borio:
È lo stesso gioco di cui parlavo Qui

In pratica il tutto è ancora molto embrionale, e viene dalle mie esperienze di vita, tanto per essere Unsafe. Lasciatemi il tempo di raccogliere le idee e lo descrivo meglio(intanto, nel 1° e nel 3° Post di quell'altro Topic ci sono abbozzi di idee).

Emanuele Borio:
Ora, dopo avermi chiarito le idee e aver pensato bene bene, posso cominciare a buttare giù qualcosa di quello che vorrei fosse poi il gioco vero e proprio. Ho trovato, inoltre, che sia molto più facile inventare qualcosa quando le si dà un nome, perciò ho passato 3 ore a pensare a un nome perfetto per il gioco.

BRUTTE COMPAGNIE
(Inizialmente pensavo di chiamarlo D&B, ovvero "Drugs and Betrayals", poi si pensò insieme a Mara di chiamarlo "Droga, Fumo e Tradimenti", per incorporare proprio tutto ciò che era importante, e nelle mie esperienze di vita, dite cosa volete, le sigarette sono state importanti, nel bene come nel male. Infine si è scelto questo nome ragionando su ciò che portava tutte le conseguenze, e per questo Brutte Compagnie era adattissimo).

Nel mondo di oggi, capita di trovarsi immersi nelle brutte compagnie, io posso veramente dirlo. Un ragazzino magari si trova ad avere dei problemi, e invece di venire aiutato da qualcuno comincia a chiudersi in se stesso, riversare i suoi problemi nelle sole cose e persone che non giudicano, che fanno passare il tempo e che sembrano tutto il proprio mondo, ovvero gli amici, e le varie dipendenze.
Si comincia con poco, cercando di uscire dalla vita reale fatta di impegni, responsabilità, batoste date dalla vita, e continui rimproveri e giudizi da chi pare che non ci capisca affatto. Genitori, parenti, professori e altri confidenti sembrano avere bocca solo per giudizi, consigli per frasi fatte, e sembra proprio che per loro la vita sia sempre stata facile, che siano sempre stati perfetti, e invece noi non ci sentiamo capiti, cominciamo a odiare quelle persone, proprio perché sono perfette, immacolate, mentre noi siamo così sporchi, ebbene, non ce ne frega una mazza di cambiare, vadano tutti affanculo.

E come ci sentiamo a casa, invece, tra le compagnie di amici. Loro sì che sanno, loro sì che sono veri amici. Tutti hanno parole solo per incoraggiarti, per sostenerti, per aiutarti a evadere da questo mondo di sofferenze, loro possono aiutarci.

E poi si comincia a uscire, a dimenticarci di come era la vera felicità, la vera tranquillità di una casa. In men che non si dica si consuma di tutto e di più, ci si comincia a rendere conto che tutto questo ha uno strano sapore, come di ingiusto, ma ormai cosa altro si può fare? Tornare a casa? Rinnegare tutto ciò che fino a un secondo prima si sosteneva ferocemente? Mai e poi mai. E poi, non si ha più una casa a cui tornare.

Piano piano, va sempre peggio. TI rendi conto che dei tuoi amiconi di una vita, che magari conosci da due mesi, in realtà non conosci un cazzo. Li vedi sorridere mentre parlano di furti, droga, li vedi stare tranquilli a parlare di pestaggi, vendette e inganni. E tu sei lì, e capisci che se parli passerai dall'altra parte, dalla parte dei nemici, quello che vengono pestati. E sarai da solo. Ma tu non vuoi crederci, sono come te, loro, e tu puoi stare con loro, se lo vuoi.

Poi cominci a avere paura. Vedi gente girare armata, le persone che ti guardano come un criminale, ma tu non lo sei, non vuoi esserlo, tu hai dei principi, o forse no? Non sai neanche più dirlo.
Cominci a girare guardando dietro gli angoli, portandoti un coltellino nelle tasche. Hai dimenticato cosa vuol dire essere felici, eppure quella ti sembra l'unica via possibile da percorrere.

Ora hai davvero paura. Man mano che cominciano a fidarsi di te, i tuoi carissimi amici si rivelano per quello che sono, tutto ciò che 3 mesi fa avresti detto dei criminali, quelli che tua nonna ti diceva essere le brutte compagnie, quelle che ti rovinano la vita.
E ne vedi tante, ma tante. Ogni volta cercando di convincerti che chi veniva pestato a sangue davanti ai tuoi occhi se lo meritava, che nessuno aveva colpa.

Puoi ancora riuscire a salvarti, non ti preoccupare, non sei ancora sulla strada del non ritorno. Ma quando giri per strada, con i tuoi amici, il tuo coltello, la tua paura, beh... Uno di quegli attimi potrebbe essere troppo tardi.
Cosa farai?
Ti salverai?

Io l'ho fatto. Tu potresti non essere così fortunato.

*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*

Ecco, questa è l'idea di base. Si pensava di farlo Master-Less, oppure come Sporchi Segreti, con un giocatore che farà un ragazzo, tra i 14 e i 18 anni, che si trova invischiato in queste brutte cose, e supererà varie prove e difficoltà, e alla fine si decreterà il suo destino. Potrà tornare alla sua vita normale, o finire molto peggio.

Gli altri giocatori:
-Uno prenderebbe il ruolo della "Compagnia", interpretando gli eventi dell'oscuro mondo in cui ti sei infilato, e gestendo 1-2 PNG, che sarebbero i tuoi "Amici più fidati".
-Uno prenderebbe il ruolo della "Ragione", interpretando gli eventi del mondo dei grandi, gestendo forze dell'ordine, brava gente, e i tuoi genitori, se li hai, come 1-2 PNG.
-Uno prenderebbe il ruolo degli "Innocenti", interpretando gli eventi di quelli che non c'entrano nulla, quelle persone che vengono prese di mira dalla Compagnia, o di quelli come te, che ne sono entrati senza sapere come, e interpreterebbe 1 singolo PNG, che alla fine dovrà morire, avere la vita rovinata, o altro simile, e se così sarà, sarà colpa tua.

Quindi un gioco per 4 giocatori, ora come ora.
Pensavo di farlo funzionare a scene, chiamate di volta in volta da giocatori diversi, il Framing gestito da giocatori diversi in base al tipo di scena scelta, e pensavo di incorporare questi tipi di scena:
-Scena di Luce. In cui il personaggio avrà l'opportunità di essere riportato sulla retta via. Il Framing gestito dalla Ragione.
-Scena di Ombra. In cui il personaggio avrà l'opportunità di cadere sempre più in basso, verso luoghi senza un ritorno. Framing Gestito dalla Compagnia.
-Scena di Fumo. In cui il personaggio si confida con qualcuno, molto probabilmente fidandosi ciecamente di questa persona, e ovviamente fumando. Framing del giocatore. Dovrebbe essere fatta per recuperare un qualche tipo di risorsa.
-Scena di Reato. In cui il personaggio stesso commetterà, obbligato o meno, un reato. Non che nelle altre scene non si possa, però in questo tipo di scene è obbligatorio, e sarà il punto Focale. L'Innocente frà il Framing, e deciderà il tipo di Reato e la Vittima. Il Personaggio può rifiutare un Reato o una vittima, ma in questo caso dovrà necessariamente compiere un Reato nei confronti del personaggio dell'Innocente, e l'Innocente dovrà necessariamente venirne a conoscenza.
-Scena di Tradimento. CI sto ancora lavorando, ma in una scena di questo tipo il Personaggio si becca un'inculata enorme, probabilmente dalla persona di cui si fidava di più. Il Framing è sempre in mano alla Compagnia, ma la scena può essere chiamata da chiunque. Nel caso in cui sia il Giocatore del Personaggio a chiamarla, dovrebbe poter recuperare un qualche tipo di risorsa, nel caso fossero altri a chiamarla, dovrebbe recuperarne il doppio.

Come vedete, è tutto molto embrionale, ma IMHO ha del potenziale.
Aiutatemi! ò_ò

Michael Tangherlini:
L'idea sembra molto intrigante! Per ora non ho idee da sottoporti, ma ti sostengo e ti invito a continuare!

-MikeT

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