Autore Topic: [Gray Ranks] Sfondo Storico  (Letto 1370 volte)

Ezio

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[Gray Ranks] Sfondo Storico
« il: 2010-05-21 21:13:13 »
Gray Ranks, di J. Morningstar è, molti lo sapranno, un gioco ambientato durante la Grande Sollevazione di Varsavia, nel 1944.

Il manuale possiede una sezione storica fatta decisamente bene, che va assolutamente letta alla prima occasione.
Nonostante ciò potrebbe essere utile presentare ai giocatori un riassunto ancora più stringato, più veloce da leggere, in modo che si rendano bene consto di quanto drammatici siano gli avvenimenti che stanno per vivere.

Qui sotto trovate un riassunto di questo tipo. Non sono più che un paio di paginette A4.

LA GRANDE SOLLEVAZIONE DI VARSAVIA

Nel Luglio del ’44 la situazione di Varsavia non era rosea. La tensione cresceva nell’aria e sia i Polacchi che i Tedeschi sentivano che la Sollevazione sarebbe scoppiata di lì a poco.

La Polonia era stata invasa nel Settembre del ’39, contemporaneamente da Nazisti e Sovietici, che stabilirono al suo interno il loro confine armato. L’occupazione della Polonia è stata una delle più brutali che la Storia ricordi, persino per quanto riguarda il nazismo. Il Governo Generale in cui la Polonia centrale (inclusa Varsavia) venne trasformato era un pupazzo nelle mani dei nazisti, una vera e propria colonia in cui il governatore Hans Frank, uno dei più grandi criminali di guerra della Storia, condusse una vera e propria campagna di abbattimento dello spirito, della cultura e del popolo polacco tramite deportazioni, affamamento, lavori forzati ed esecuzioni sommarie.

La Storia e il carattere polacco portarono a molti episodi di Resistenza contro questo stato di cose, ma anche ad una frammentazione delle operazioni. Di fatto esistettero due eserciti di liberazione polacca: da un lato la Home Army (Armia Krajowa o AK), considerata dai detrattori un gruppo di parolai codardi, e dall’altro l’Esercito del Popolo (Armia Ludowa o AL), il braccio armato del partito comunista polacco, di fatto un’estensione dell’Armata Rossa, legata più agli interessi di Stalin che a quelli di una Polonia indipendente.

In questo pantano troviamo i Ranghi Grigi (Szare Szeregi). Quando le associazioni scoutistiche polacche furono smantellate dal governo nazista queste si fusero dei Ranghi Grigi, diventando unità partigiane basate su un sistema appena modificato delle pattuglie scout.
Le pene per chi veniva scoperto in azione erano severissime, quindi molti genitori ignoravano l’affiliazione dei figli, che dovevano quindi mentire e rinunciare al supporto familiare proprio in quei terribili momenti.
I Ranghi Grigi erano del tutto indipendenti, con le loro linee di rifornimento, la loro gerarchia e i loro rifugi. A volte servivano la Home Army, ma per lo più agivano indipendentemente. Gli scout più anziani diventavano di fatto paramilitari altamente addestrati, e la linea tra soldati e Scout iniziò a sfumarsi sempre più velocemente, così come l’età in cui si veniva considerati combattenti attivi.

I Ranghi Grigi formavano cellule chiamate pszczoly (api) o paczka (squadre), coordinate in uno Sciame (roj) a livello locale e di quartiere e Alveare (ul) a livello cittadino.
Il cuore dei Ranghi Grigi erano gli adolescenti tra i 15 e i 17 anni, riuniti in cellule chiamate Scuole di Guerra (Bojowe Szkoly). Se i bambini più piccoli erano staffette, sentinelle e facevano poco più che birbonate ai danni dei tedeschi, i più grandi venivano inquadrati nella Home Army. Le Bojowe Szkoly erano attive sul campo per azioni di propaganda, disinformazione e sabotaggio.
Nessuno nei Ranghi Grigi avrebbe mai dovuto combattere.
La Sollevazione cambiò radicalmente questo, reclutando di fatto qualunque polacco si trovasse sulla strada in quei giorni: o ti stavi ribellando o eri un collaborazionista e andavi eliminato per il bene della Polonia.

Le cause storiche che portarono a questo furono molteplici. Nel ‘43 la fallimentare rivolta del Ghetto di Varsavia costò la vita a migliaia di partigiani ebrei e un numero almeno 30 volte superiore di deportati civili (i numeri non sono, a tutt’oggi, chiari, ma si parla di circa 50.000 deportati). Questo, in un certo senso, spianò la strada alla grande Sollevazione.
L’avanzata sovietica si era arrestata a pochi chilometri da Varsavia, ma la Polonia rischiava seriamente di essere liberata dall’Armata Rossa, nonostante i costanti temporeggiamenti di questa. Essere liberati dall’URSS avrebbe significato passare dall’essere i burattini di un regime a quelli di un altro.

Il 1° Agosto 1943 la Home Army dichiarò l’inizio della Sollevazione, determinata ad accogliere i sovietici come ospiti, non come liberatori.
L’ordine fu però affrettato, probabilmente a causa dell’effettiva distanza tra i membri del governo in esilio e il territorio polacco: i partigiani erano in inferiorità numerica, con supporto esterno praticamente nullo e pessimamente equipaggiati. Le bottiglie molotov erano di gran lunga più comuni delle granate e molte delle armi imbracciate dai partigiani erano catenacci di fabbricazione artigianale, poco più di tubi con un percussore a molla. In tutta Varsavia esistevano solo 7 mitragliatrici a nastro in mano polacca.

Inizialmente la rivolta ebbe successo, grazie soprattutto alla determinazione e al coraggio dei polacchi, ma nel volgere di pochi giorni giunse la brutale risposta tedesca: Varsavia doveva essere letteralmente cancellata dalle carte geografica.
La terribile macchina da guerra nazista si mise in moto per schiacciare i partigiani polacchi che, contro ogni speranza, resistettero.
L’Home Army aveva programmato una battaglia lunga non più di sette giorni (ed era male equipaggiata anche per quella), ma questa si prolungò per settimane senza la minima tregua.
Varsavia fu teatro di scontri casa per casa, anzi, stanza per stanza, in cui carri armati, esplosivi e lanciafiamme vennero usati indiscriminatamente.

Gli aiuti esterni erano pochi, anche perché i Sovietici rifiutarono l’uso del loro spazio aereo e l’aviazione americana e inglese dovette decollare dalla lontana Italia centrale, portando un aiuto più simbolico che altro.
In tutto questo le Bojowe Szkoly erano state coinvolte duramente. La linea già sfocata tra Scout e soldati era svanita del tutto e ragazzi e ragazze appena quindicenni combatterono attivamente in questo inferno.
Non c’era tempo per nulla se non uccidere e venire uccisi. Molti adolescenti subirono crolli nervosi da cui non si ripresero mai più e tutti coloro che militarono nei Ranghi Grigi in quei giorni disperati ne portarono le cicatrici per il resto della vita: le terribili ustioni dei lanciafiamme, arti spappolati sotto le macerie o con deliberata lentezza sotto i cingoli dei carri armati. I ragazzini più piccoli si nascondevano in pertugi minuscoli e ne facevano nidi di cecchini imprendibili dai soldati adulti, che rispondevano demolendo l’intero edificio con la dinamite. Le ragazze venivano mandate a “foraggiare”, colpendo con delle pietre i soldati feriti per rubare le armi o usate come prostitute per tendere trappole ai nazisti.
Il terribile destino dei ragazzi di Varsavia è paragonabile, nella Storia moderna, solo all’uso dei bambini-soldato nelle guerriglie centrafricane.

La Sollevazione terminò il 2 Ottobre 1944, con la resa polacca, dopo 63 giorni di combattimenti senza tregua.
18.000 soldati polacchi, erano stati uccisi e almeno il doppio feriti. La Home Army aveva perso qualcosa come metà dei propri membri. I civili morti in quei mesi sono innumerevoli, forse più di 200.000, molti vittime di esecuzioni di massa portate avanti dai nazisti e dai terribili ausiliari collaborazionisti polacchi, forse più feroci ancora dei loro padroni tedeschi. Circa 500.000 polacchi furono sparpagliati nel Governo Generale, di questi almeno 150.000 destinati ai campi di sterminio e lavoro. Tra loro numerosissimi ragazzi membri dei Ranghi Grigi.

Varsavia venne svuotata e, su ordine diretto di Hitler, distrutta casa su casa. Quello che i Sovietici liberarono, il 17 Gennaio 1945, non era più una città, ma un cumulo di macerie.
« Ultima modifica: 2010-05-21 23:04:25 da Aetius »
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Fabio Succi Cimentini

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[Gray Ranks] Sfondo Storico
« Risposta #1 il: 2010-05-21 21:14:40 »
Oh. Dato che a Milano probabilmente lo cominceremo tra poco, questo riassunto è più che utile. Ottimo lavoro!
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Ezio

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« Risposta #2 il: 2010-05-21 21:16:07 »
Cazzo, grazie ma... ninja! Neanche ho finito di postarlo che tu l'avevi già letto? O.o

Comunque adesso posto anche quello per Thy Vernal Chieftain, scritto per Mauro e INC.
Ormai sembra che il mio mestiere sia approfondire la cornice storica dei gdr XD
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Fabio Succi Cimentini

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« Risposta #3 il: 2010-05-21 21:27:23 »
Leggo veloce ma non così tanto, in effetti. Non avevo ancora letto il riassunto intero, ma l'idea già di farlo era ottima u_u Così era doveroso un commento ninja :D
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