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TartaRosso:
Cavolo effettivamente non avevo notato le 60 carte (o giù di lì se si parla in euro).

Certo le tematiche sono alcune delle mie preferite. E fino ad oggi l'unico gioco che avevo per giocarle decentemente era SCHOCK: .

Sinceramente GURPS: Transhuman space non la considero un'alternativa :) . Anche se il manuale deve essere bellino da leggere.

Vabbè aspetto ulteriori info in futuro. Al momento non ho voglia di leggermelo. Ora che finalmente sto meglio di salute ho talmente tanti di quei giochi da provare che quando avrò finito il transumanesimo sarà già realtà :) .

Alessandro Piroddi (Hasimir):
L'ho sfogliato da capo a piedo (grazie Blerpa ^_^)

Attenzione... è letteralmente il gdr fi FACEBOOK.
La vita sulla stazione è praticamente un grande social-network permanente, dove qualsiasi cosa fai ha l'unico scopo di guadagnare maggiore riconoscimento sociale "perchè si" ... come già detto l'ambiente è chiuso e la vita è circolare, non si muore mai se non per scelta, tutti i bisogni base sono soddisfatti ma la popolazione non aumenta nè diminuisce e le risorse per fare qualsiasi cosa sono ripartite in base alla suddetta reputazione.
Tutto ciò che fai alla fine ha il medesimo senso e valore di chi, nella nostra vita reale, passa tempo su applicazioni come FarmVille o MisteryIsland etc... ma peggio, perchè QUELLA è la vita reale del tuo PG :P

Inoltre NON lo vedrei come uno scenario transumanista perchè i personaggi sono tutti fermamente umani... qualsiasi tecnologia che renda "inumani" non esiste e/o è vietata appunto perchè nel gioco "inumano = pazzo".
Per cui ogni frontiera genetica o cybernetica si ferma al semplice "abbellimento dell'avatar-corpo" ma tu resti sempre un essere umano normalissimo, sebbene con qualche dettagli estetico esotico o magari qualche equipaggiamento ad altissima tecnologia.
Idem per l'informatica: non esistono IA vere ed autocoscienti... punto.

Solo leggendolo, il gioco mi ha dato una sensazione perfettamente descritta dalle parole di Carlo:

--- Citazione ---[cite]Autore: Carlo[/cite]Si tratta di un'utopia, o una distopia, dipende dai punti di vista.
--- Termina citazione ---

LucaRicci:
Se qualcuno è interessato all'acquisto, io sono alla ricerca di un acquirente che divida a metà le spese di spedizione, preferibilmente nella zona del milanese (in modo da poter consegnare la copia a mano).

Ahah! Ce l'ho fatta! Grazie Ariele!

(Cosa state aspettando a preordinarlo? Sono numerate e limitate!)

TartaRosso:
Ok ma descritto così potrebbe (dico potrebbe) perfino sembrare un gioco con meccaniche che portano ad un gioco gamista: Accumula Flow e vinci!!!


Ma non credo sia così. Qualcuno dalla sola lettura è in grado di fare valutazioni al riguardo?

Mauro:

--- Citazione ---[cite]Autore: Hasimir[/cite]La vita sulla stazione è praticamente un grande social-network permanente, dove qualsiasi cosa fai ha l'unico scopo di guadagnare maggiore riconoscimento sociale "perchè si" ... come già detto l'ambiente è chiuso e la vita è circolare, non si muore mai se non per scelta, tutti i bisogni base sono soddisfatti ma la popolazione non aumenta nè diminuisce e le risorse per fare qualsiasi cosa sono ripartite in base alla suddetta reputazione
--- Termina citazione ---

Consiglio la lettura di Extras (ma consiglio anche di leggerlo dopo Uglies, Pretties e Specials): non è l'argomento principale, ma parla anche di una città dove la moneta (semplificando) è proprio la fama del singolo.

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