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Montsegur come modello del nuovo Gdr Mass-market?

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Vittorio Del Bianco - [Lord Zero]:
Interessante topic.
Innanzitutto anche io concordo e penso che le scelte di marketing effettuate dalla FF e dalla Wizards siano azzeccate per quanto riguarda la presentazione e il confezionamento del prodotto gioco (meno magari, per il contenuto).

I giochi forgiti sono fatti da giocatori per altri giocatori... lo scopo commerciale risulta quindi molto marginale se non assente. Come può quindi il mainstream avvantaggiarsi delle geniali idee e rivoluzioni proposte dalla teoria forgita per far soldi? Imho in un solo ed unico modo: i materiali!

Prendiamo proprio Montesgur. Già l'ottima confezione di Narrattiva merita molto, ma immaginate un prodotto del genere sfruttato commercialmente per il mass market, con carte plastificate a colori, illustrazioni, plancia colorata in cartone plastificato, ecc..: si potrebbero vendere degli hack (plancie, carte personaggio, carte scena e storia) in pacchetti distinti ognuno relativo ad una "ambientazione" e "tema" diversi. Ma anche semplici bustine con nuovi personaggi e una mappa relazioni potrebbero avere il loro successo.

Oppure prendiamo IAWA con i suoi oracoli ad esempio ..

Poi con Montsegur in particolare ho un debito di gratitudine profondo: ha aiutato un paio di miei amici a deprogrammarsi da vecchie abitudini consolidate con parpuzio!
Il fatto geniale di Montesgur sta proprio nel mostrarti come siano divertenti i protagonisti quando sono vivi e veri, e quando ci sono relazioni interessanti tra questi;
con un "metaplot" già presente, nessuno si è messo ad elaborare "strategie" per vincere l'assedio, e nessuno ha avuto difficoltà ad immaginare o inventare cose grazie alle carte scena e storia (e agli atti). Ci si è concentrati fin da subito sul motore del gioco (le 3 domande) e le relazioni tra personaggi hanno fatto il resto. Questa ha guidato il gioco verso la tridimensionalità, verso le scelte tragiche e sentite, verso l'unsafe... insomma è stato facilissimo ottenere l'esperienza che il sistema di gioco si proponeva di ricreare. Nonostante il gioco offra infinite possibilità di sviluppo, il supporto che tutto il sistema ti da è una garanzia di qualità non indifferente. E questo porta esperienze appaganti fin da subito.

Un mio giocatore, ad esempio, diceva di aver letto sul forum (qui) le positive impressioni su Montsegur, ma, appena ha visto che elencavano fra le situazioni interessanti roba del tipo "scopro tizia a letto con tizio, questo mi ha detto questa cosa che non mi sarei mai aspettato.. che colpo di scena, ecc..." ha storto il naso. Mi ha detto, che non è il gioco per lui, situazioni del genere non gli dicono sinceramente nulla (ed aveva già giocato a CnV, AiPS, NCaS, Annalise ed altri gdr).
Fatto sta, che alla prima sessione si è entusiasmato parecchio ed ha giocato e spinto proprio verso quelle situazioni che considerava non emozionanti! Per fare un esempio, io (che giocavo Pierre Roger) ho trovato Phillipa (giocata da lui) a letto con Garnier!! E persino il bambino che aveva in grembo Phillipa non era mio... e questi colpi di scena li ha messi lui in gioco in modo magistrale (il bambino era di un altro suo personaggio secondario, che era pure diventato amico intimo di Pierre Roger.. insomma un bel colpo basso!), e tutto questo senza trasformare Phillipa in una macchietta! E si è divertito parecchio a farlo. Ha compreso come sia divertente giocare le relazioni, proporre situazioni interessanti per il proprio e l'altrui personaggio, spingere le crisi, giocare unsafe, ecc..
 
E dopo Montesgur, i miei amici non sono stati più gli stessi! Tutto è migliorato (e parecchio) come se ci fosse stato un qualche improvviso grosso salto in avanti nel modo di approcciare le storie, i personaggi, le relazioni, i conflitti, ecc..
Non ho dubbi, Montsegur è un gdr zen! :-)

PS: per deprogrammarsi rapidamente da parpuzio io consiglio un Montsegur dopo i pasti, 2 volte al giorno ;-)

Il Senatore:

--- Citazione ---[cite]Autore: khana[/cite]We are ssssooo aligned...
[p]Fermo restando che secondo me c'è ancora spazio per giochi di ruolo più "canonici" come format editoriale e che, come modello di packaging, il formato "libro spacchiu-fotonico" non sia da buttare di per se; semplicemente penso che sia un formato palesemente targettizzato per un età più bassa e per persone che siano già giocatori di ruolo.[/p]
--- Termina citazione ---


concordo, anche se ritengo che il "vecchio formato" non sia in grado, per sua complessita, di attirare con efficacia nuovi giocatori, ciò non toglie che esso possa (e in verità debba nei miei intenti) essere il "secondo step". Mi fa piacere tu condivida le mie opinioni a riguardo, quando magari ci incontreremo di persona ti informerò (se ne hai piacere) su un progetto pratico che ho a riguardo (che essendo ancora un embrione preferisco non esporre pubblicamente) nato proprio dalle considerazioni che ho fatto all'inizio

@Lord zero
Non volevo parlare nello specifico di Montsegur che ho preso come esempio da cui estrapolare considerazioni che voglio siano generiche, tuttavia nel tuo post hai messo in risalto alcune caratteristiche e potenzialità del modello che Montsegur propone che sono proprio quelle a cui mi riferivo

tuttavia quando tu dici

--- Citazione ---I giochi forgiti sono fatti da giocatori per altri giocatori... lo scopo commerciale risulta quindi molto marginale se non assente. Come può quindi il mainstream avvantaggiarsi delle geniali idee e rivoluzioni proposte dalla teoria forgita per far soldi? Imho in un solo ed unico modo: i materiali!
--- Termina citazione ---


Mi trovi parzialmente in disaccordo: il Packaging è il punto di inizio, è necessario che si vadano però
ad esaminare quali sono i punti innovativi di design che possono essere comuni con altre forme di intrattenimento che, non so dirti se in maniera voluta o no, sono presenti in giochi di nuova concezione.
Per quanto riguarda i giochi creati da giocatori par altri giocatori mi trovi concorde, ma a voler essere precisi si tratta di giochi di Ruolo creati da giocatori di Ruolo per altri giocatori di Ruolo.
E' quindi difficile che un prodotto pensato con queste premesse raggiunga un target diverso (in altre parole: se è stato pensato per Giocatori di Ruolo raggiungerà Giocatori di Ruolo. Punto e basta). Nell'ottica di creare un GdR che possa allargare l'utenza bisogna ragionarlo in modo che sia funzionale ad un determinato target che si vuole raggiungere.

Questo lo dico anche per sottolineare che il GdR universale per far giocare chiunque (empre riferito agli attuali non-giocatori) non può esistere.
Bisognerebbe quando ci si mette alla scrivania a progettare il proprio gioco, se ovviamente lo si vuole fare con lo spirto di raggiungere potenziali nuovi non-giocatori, chiedersi: "a quale Target sto mirando? quali sono gli elementi che attirano tale gruppo sociale? come posso integrarli in questo GdR in modo che loro lo acquistino e lo giochino non in quanto GdR ma in quanto parla del loro hobby/passione/genere cinematografico o letterario prefereito? (ed ho anche già idee che reputo buone a riguardo e che spero di poter sottoporre presto al pubblico)

Io ribadisco che la struttura di Montsegur è, tra quelle che ho visto, la più funzionale per essere sfruttata per gli scopi elencati sopra specie se il Target a cui si vuole puntare è quello del "pubblico maturo" magari più avvezzo ad un Party Game che ad un gioco di ruolo o comunque a tutto quel genere di persone a cui piace prendere e recitare un ruolo ma non ama la struttura tipica dei GdR (pensate solo a quanta gente gioca dei PbF freeform ma schifa i gdr)

Mattia Bulgarelli:

--- Citazione ---[cite]Autore: Hasimir[/cite]Giochi giocattolosi.
Giochi di ruolo da tavolo.
Per il "grande pubblico" è certo qualcosa che fa molto la differenza, e in positivo!
--- Termina citazione ---

Sai che questo potrebbe essere il commento più adatto e/o l'inizio del seguito del mio articolo sull'INCbook? ^__^


--- Citazione ---[cite]Autore: khana[/cite]Sì, la Stratelibri con Sì, Oscuro Signore :)
--- Termina citazione ---

Mhhh... Dici? Non lo vedo proprio come GdR. È più uno strano ibrido tra GdR e Gioco di Carte, che però prende il PEGGIO da entrambi i mondi. In pratica, è un gioco di carte con la Regola Zero o poco ci manca... -_-;

Davide Losito - ( Khana ):

--- Citazione ---[cite]Autore: Korin Duval[/cite]Mhhh... Dici? Non lo vedo proprio come GdR. È più uno strano ibrido tra GdR e Gioco di Carte, che però prende il PEGGIO da entrambi i mondi. In pratica, è un gioco di carte con la Regola Zero o poco ci manca... -_-;
--- Termina citazione ---

Non sei il primo che trae questo giudizio.
Forse è il caso di farti giocare con gli autori :P magari cambi idea :D

Per il lato tecnico:
Esiste Advocacy (assai)
Esiste una Fiction condivisa.
Esiste un "sistema" che valida gli statement.
Ergo, tecnicamente, è un GdR.

Davide Losito - ( Khana ):

--- Citazione ---[cite]Autore: Il Senatore[/cite]Mi fa piacere tu condivida le mie opinioni a riguardo, quando magari ci incontreremo di persona ti informerò (se ne hai piacere) su un progetto pratico che ho a riguardo (che essendo ancora un embrione preferisco non esporre pubblicamente) nato proprio dalle considerazioni che ho fatto all'inizio
--- Termina citazione ---

Assolutamente interessato; appena passo da Milano vedo di organizzarmi.

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