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[CnV] PbF 4 - Ramo di Sunset Valley

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Renato Salzano:
[scusate l'ENORME ritardo. Avete tutto il diritto di linciarmi appena mi vedete dal vivo... cosa non difficile alla fine ^^]


Il maestro del tempio aveva fatto incontrare i tre giovani Cani fuori al Tempio, per il loro primo giro di Operato.

"Siete alla vostra prima esperienza con il mondo reale. Per questo ho scelto città non lontane da qui e che non è molto tempo che non siano state visitate da un Cane. Ora andate e portate l'opera del Signore della Vita."

Dopo qualche giorno di viaggio, erano arrivati vicini alla loro prima destinazione. Una città attraversata da un fiume, in una radura stesa fra due altopiani più curveggianti. L'oro del mais in maturazione sui campi intorno a loro contrastava con il rosso del sole che stava tramontando dietro la citta, una dozzina di case in legno. I profumi degli alberi che circondavano la città rendevano tutta la scena idilliaca, e adatta al nome del Ramo: La vallata del tramonto.

Tutto sembrava tranquillo, mentre i Cani si avvicinavano alla città.


Ok, ditemi visto che avete viaggiato qualche giorno insieme, come vi siete comportati fra voi, e cosa ognuno di voi pensa degli altri.

Antonio Caciolli:
io genericamente ho cercato di fare un po' di chiacchiere con tutti, parlare dell'addestramento e raccontare aneddoti, magari anche qualche cosa "piccante" per quanto possa essere piccante la vita di un apprendista cane come il mio pg (magari qualche scherzo eccessivo agli insegnanti)

penso degli altri due che sono genericamente troppo attenti alla forma e alle regole senza lasciare abbastanza le cose all'improvvisazione. Mi piacciono perché sono buoni e perché almeno per come ho visto nei conflitti non fanno nulla per tenere la gente lontana, anche se non so se il pg di Mr. Mario sia uno molto loquace.
mi piacciono anche perché non mi sento minimamente a soggezione con nessuno di loro, ma so che nel caso di defiance potrò tranquillamente "nascondermi" (anche in senso metaforico) dietro ognuno di loro (soprattutto quello grosso) :P :D

Mr. Mario:
Tobias in effetti non è un chiacchierone, perché il suo difetto di pronuncia lo limita un po'. Però ride alle battute, ogni tanto risponde con una breve frecciatina di suo, che essendo rara è più facile che colga impreparati.
I suoi compagni  si rendono rapidamente conto che ha la sindrome del fratello maggiore, alla mattina è il primo che si alza e prepara il caffè per tutti, alla sera quello che spegne il fuoco e controlla che i cavalli siano sicuri e tranquilli.
Sulle prime è stato un po' timido, ma quando vi ha conosciuti un po' meglio si è lasciato un po' andare. Quando parla si accompagna molto coi gesti, è piuttosto fisico, e le sue pacche sulle spalle sono... significative, diciamo così.
Quando Wiley parla di ragazze di solito diventa rosso come un peperone.

Wiley gli piace perché lo fa divertire, e perché è più svelto a reagire alle cose di lui. Certo, magari ogni tanto esagera, ma lui ha le spalle larghe in più di un senso, ed è paziente.

Abel per lui è un po' un mistero. Lo vede così insicuro, come se cercasse sempre la loro approvazione, ma Tobias pensa che sia abbastanza in gamba da non averne bisogno. Così, dopo un periodo iniziale in cui lo rassicurava, adesso, quando vede i suoi occhi che lo cercano per vedere la sua reazione, gli fa solo un lieve cenno del capo.

Antonio Caciolli:
figoooooooooo ho sempre sognato che la gente mi prepari il caffé e quindi anche Wiley lo sogna!

Michael Tangherlini:
Abel sulle prime rimane molto silenzioso con i suoi nuovi due compagni di viaggio. Non si sente a suo agio, è ovviamente goffo e insicuro, e vedere che Tobias è così sicuro di sé nonostante il difetto di pronuncia, o lo spirito di iniziativa di Wiley, si sente inadeguato, non all'altezza. Si porta poi ancora nel cuore il fardello dell'umiliazione subita per colpa sua dalla ragazza, e non vorrebbe che si sapesse in giro del suo errore, perché altrimenti tutti lo giudicherebbero ancor peggio di come lui stesso si giudica...
Però dopo un po' sente qualcosa sciogliersi, piano piano, lieve lieve, e la sua lingua si fa più mobile. Discute poco, discute a bassa voce, in modo sommesso e pacato, ma inizia a comunicare con gli altri. Tobias gli rimane particolarmente impresso, sia per la sua forza fisica sia per quella che immagina essere anche la sua forza "interiore," che gli dà il coraggio di intraprendere nonostante il difetto di pronuncia la via dei Cani: al suo posto non sa se l'avrebbe mai veramente fatto. Trova che invece Wiley sia un tipo divertente da ascoltare e frequentare, anche se certe cose che racconta lo fanno imbarazzare...

-MikeT

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