Autore Topic: Human Hardware and Firmware  (Letto 2480 volte)

Human Hardware and Firmware
« il: 2010-05-11 18:44:47 »
Riprendo da qui http://www.gentechegioca.it/vanilla/?CommentID=72122

Citazione
[cite]Autore: lapo[/cite]
Citazione
[cite]Autore: khana[/cite][p]Questa frase ti fa capire che l'ambito del discorso è altamente filosofico, prima che essere qualcosa d'altro.[/p]
[p]Quella frase infatti non era poi tanto rappresentativa, il discorso fatto era piuttosto “dal basso” (nel senso di basso=hardware=cervello, alto=software=mente) come ad esempio una fase introduttiva atta a smontare l'illusione di avere sensi affidabili (esempi su punto cieco dell'occhio e di come il cervello ricostruisce il mancante, e cosette del genere).[/p]
Citazione
[cite]Autore: khana[/cite][p]quindi il lato pisco e il lato fisio sono intrinsecamente legati e si modificano l'uno con l'altro.[/p]
[p]Comunque sì, ovviamente i due pezzi non sono distinti né del tutto distinguibili, ma della psicologia, per mantenere il parallelo informatico, mi interessa più il firmware che il software, insomma alle cose di basso livello.
Piccole chicche come una che mi aveva accennato il Domon andando alla scorsa Mosquito: la gente che vede i numeri colorati e il fatto che riesce quindi a distinguerli (in un foglio pieno di numeri tutti grandi diversi e molto densi) molto più facilmente della gente "normale", chiara indicazione che non c'è un procedimento di vedo-riconosco-coloro ma piuttosto un vedo-coloro-riconosco… non ricordo il termine, ma mi avrai capito, suppongo.
(nota: con "coloro" intendevo piuttosto "in questo punto mi si incasina qualcosa che unisce forma e colore")[/p]


Ok, direi che potremmo iniziare a fare un simposio.
Ho dei dati -reali- (ho fatto domande) sul fatto che il font di Elar risulti ostico nel 100% dei casi in cui il lettore porta gli occhiali. Ostico al punto di interrompere la lettura e non proseguire.
Nei casi in cui il lettore non porti gli occhiali, può non piacere esteticamente, ma non ci sono problemi di lettura.
« Ultima modifica: 2010-05-12 00:28:34 da khana »
il dado si lancia da solo, e da qualche parte nel mondo un orco muore - vincitore di un Ezio D'Oro per la Boiata della Settimana! ("This Is Something Only I Do!"™)

Human Hardware and Firmware
« Risposta #1 il: 2010-05-11 19:28:02 »
Citazione
[p]Ho dei dati -reali- (ho fatto domande) sul fatto che il font di Elar risulti ostico nel 100% dei casi in cui il lettore porta gli occhiali. Ostico al punto di interrompere la lettura e non proseguire.
Nei casi in cui il lettore non porti gli occhiali, può non piacere esteticamente, ma non ci sono problemi di lettura.[/p]

Sulla leggibilità dei font c'è un'estesissima letteratura, eh...

Human Hardware and Firmware
« Risposta #2 il: 2010-05-11 19:40:40 »
Senza che litighiamo un'altra volta direi che risulta ostico anche senza occhiali.

Se vuoi, poi non abbiamo continuato su GDRI la discussione... la questione sta nell'uso.

Se usi un font per un titolo, un logo, e così via... allora un font molto grafico, molto visuale ci può stare.

Se usi un font per un testo... beh, la leggibilità viene prima di tutto. Ci si chiede mai perchè tutti i gdr e tutti i boardgame, nel caso del manuale delle regole o delle istruzioni siano scritti con font classici e ben leggibili nella totalità dei casi?

L'unico esempio al di fuori di questo che ricordi è il gdr H.O.L.
Ma era un gdr fatto apposta in stile cinico demenziale e fatto più per essere mostrato, prima ancora di essere letto, che non giocato.

Se mi tiri fuori di nuovo la tiritera "Ah, tu avresti fatto uno squallido testo in Arial" io ti risponderei di no, anche perchè Arial, sebbene usato spesso, non è elegantissimo e per giunta ha delle proporzioni di alcune lettere che sono cannate.

Ma un bel Garamond? Eccome no. E' il principe dei font da editoria, specie in testi lunghi come quelli dei romanzi.
O un Frutiger per qualcosa di più moderno.

Il problema evidente (per me) in Elar è che le pagine sembrano proporre muri o pacchetti di ghirigori grafici... quando invece un font leggibile renderebbe il testo più leggero e anche individuabili frasi da cui prendere il là e iniziare a leggere.

Come già detto all'inizio, senza polemica.
« Ultima modifica: 2010-05-11 19:42:31 da Blerpa »

Human Hardware and Firmware
« Risposta #3 il: 2010-05-11 20:03:20 »
Ehm... non volevo farlo diventare un thread sulla leggibilità del mio font...
Era un esempio da aggiungere al tema generale.

Blerpa, per me quel font è leggibile, come lo è per tutte le persone a cui abbiamo chiesto di scegliere da una serie di pagine demo. 5 pagine demo per la precisione.
Io non ho nessun tipo di affaticamento, come non lo hanno la maggior parte dei lettori.
Il rapporto è 8 sì a 2 no, circa.
Questo 20% di "no", ha gli occhiali. Tranne te.

La seconda scelta era lo Skia, tanto per completare l'argomento, che verrà usato per la ristampa.

Citazione
[p]Come già detto all'inizio, senza polemica.[/p]

^^ in questo thread hai usato un linguaggio non polemico; su gdritalia un "po' " di più.
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Human Hardware and Firmware
« Risposta #4 il: 2010-05-11 20:07:35 »
Citazione
[cite]Autore: Blerpa[/cite][p]Ci si chiede mai perchè tutti i gdr e tutti i boardgame, nel caso del manuale delle regole o delle istruzioni siano scritti con font classici e ben leggibili nella totalità dei casi?[/p][p]L'unico esempio al di fuori di questo che ricordi è il gdr H.O.L.[/p]

I GdR non sono affatto un buon esempio, anzi, se devo citare casi di libri illeggibili i primi che mi vengono in mente sono proprio manuali di GdR (un esempio classico è "I Cavalieri del Tempio", che nella prima edizione era in caratteri gotici, nonostante gli autori avessero fatto presente alla casa editrice che non gli sembrava una grande idea).
Si potrebbe ricollegare questo discorso al fatto che, tradizionalmente, i manuali di GdR non sono fatti per essere letti ma per essere sfogliati guardando le figure (il che spiega anche perché esprimono in 15 pagine concetti che un libro normale spiegherebbe in mezza paginetta).

Human Hardware and Firmware
« Risposta #5 il: 2010-05-11 23:12:12 »
Comunque il thread voleva parlare di

"il discorso fatto era piuttosto “dal basso” (nel senso di basso=hardware=cervello, alto=software=mente) come ad esempio una fase introduttiva atta a smontare l'illusione di avere sensi affidabili (esempi su punto cieco dell'occhio e di come il cervello ricostruisce il mancante, e cosette del genere)."

e di

"Comunque sì, ovviamente i due pezzi non sono distinti né del tutto distinguibili, ma della psicologia, per mantenere il parallelo informatico, mi interessa più il firmware che il software, insomma alle cose di basso livello."

EDIT: per la precisione, come ho linkato nel post di apertura, si parla di questo http://www.gentechegioca.it/vanilla/?CommentID=72122
« Ultima modifica: 2010-05-12 00:29:10 da khana »
il dado si lancia da solo, e da qualche parte nel mondo un orco muore - vincitore di un Ezio D'Oro per la Boiata della Settimana! ("This Is Something Only I Do!"™)

lapo

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« Risposta #6 il: 2010-05-12 01:04:49 »
Riporto anche il seguente post:
Citazione
[cite]Autore: Andrea Castellani[/cite]Dici i sinestesici?

Sì, esatto, non ricordavo la parola ma intendevo esattamente la cosa dell'immagine a destra del capitolo di wikipedia.

Ecco, una cosa così mi sbrocca proprio. Comecacchioè che la gente normale deve guardare quei 2-S uno ad uno con attenzione e "loro" li vedono con la facilità di lettere colorate?
Nel senso, è ovvio che in senso generale questo è un problema, ma quell'esperimento è terribilmente geniale, nell'esporre il funzionamento interno di un sistema chiuso e difficilmente sondabile…

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« Risposta #7 il: 2010-05-12 03:18:44 »
Citazione
[cite]Autore: lapo[/cite][p]Comecacchioè che la gente normale deve guardare quei 2-S uno ad uno con attenzione e "loro" li vedono con la facilità di lettere colorate?[/p]

Non è che li vedono con la facilità di lettere colorate, è che per i sinestesici il numero 2 richiama la sensazione visiva di un certo colore e il numero 5 quella di un altro. Quella tabella serve solo a verificare che uno sia veramente sinestesico, sfruttando un effetto collaterale della sinestesia.
La sinestesia non consiste nell'essere capaci di distinguere a colpo d'occhio i 2 in una folla di 5; consiste nell'avere una sovrapposizione o contaminazione dei sensi uno sull'altro (per esempio sentire un odore guardando un quadro, oppure udire un suono gustando un cibo).
Non ho capito bene perché hai tirato in ballo la sinestesia, comunque. ^_^

Michael Tangherlini

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« Risposta #8 il: 2010-05-12 07:58:23 »
Il mio HW e il mio FW sono entrambi fallati. A chi devo rivolgermi per sistemarli? O mi costa di meno comprarli nuovi?

-MikeT
My body is a cage / My mind holds the key (Peter Gabriel - My body is a cage)

lapo

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« Risposta #9 il: 2010-05-12 12:20:44 »
Citazione
[cite]Autore: Andrea Castellani[/cite]La sinestesia non consiste nell'essere capaci di distinguere a colpo d'occhio i 2 in una folla di 5; consiste nell'avere una sovrapposizione o contaminazione dei sensi uno sull'altro

Sì, ma la seconda cosa (il reale motivo) ha come effetto collaterale la prima (poter fare facilmente quello che gli altri fanno con difficolta), o almeno così me l'aveva raccontata il Domon.
L'avevo tirata fuori come esempio di brainf*ck e di “mi piace parlare di cose vicine alla fisiologia del cervello, molto meno della psicologia più di alto livello”, era un banale esempio non il fulcro del discorso.

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« Risposta #10 il: 2010-05-13 18:03:56 »
Citazione
[cite]Autore: lapo[/cite]
Citazione
[cite]Autore: Andrea Castellani[/cite][p]La sinestesia non consiste nell'essere capaci di distinguere a colpo d'occhio i 2 in una folla di 5; consiste nell'avere una sovrapposizione o contaminazione dei sensi uno sull'altro[/p]
[p]Sì, ma la seconda cosa (il reale motivo) ha come effetto collaterale la prima (poter fare facilmente quello che gli altri fanno con difficolta)[/p]

No, non è un superpotere. :-D
Non nego che in certi casi molto, molto, molto specifici possa essere utile (tipo appunto distinguere a colpo d'occhio i 2 in una folla di 5), ma sono rarissimi. Di solito i sensi funzionano meglio quando sono ben separati (con eccezioni: per esempio è utile integrare le informazioni gustative con l'olfatto, e non a caso questa è una sovrapposizione che hanno mantenuto tutti, non solo i sinestesici).

lapo

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« Risposta #11 il: 2010-05-13 20:04:57 »
Certo che è una sfiga nella maggioranza dei casi, la cosa realmente interessante di quel discorso è che fa emergere caratteristiche interne del cervello che normalmente non sarebbereo sondabili…

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« Risposta #12 il: 2010-05-14 16:46:30 »
Citazione
[cite]Autore: lapo[/cite][p]Certo che è una sfiga nella maggioranza dei casi, la cosa realmente interessante di quel discorso è che fa emergere caratteristiche interne del cervello che normalmente non sarebbereo sondabili…[/p]

Se non hai già letto questo, ti consiglio di leggerlo. :-)

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