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Non giocatori = "Babbani"? Spiego e rifletto.

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Polpaccio:
Sarà che rientro nella prima categoria elencata da Iacopo, ma anche io credo che un atteggiamento conciliante almeno per chi è esterno al gioco sarebbe più utile.

Il che non significa essere insinceri ma andare per gradi, prima far conoscere, poi fare paragoni.

Per quanto riguarda il topic di Polaris (gioco che adoro pure io) beh si tratta dei classici macigni portati per forza di abitudine, che quando vengono a mancare provocano un fastidioso senso di vuoto.
Prendere atto che esistono anche persone che non si smuoveranno mai, aiuta a comprendere che per quante cicatrici ci si porti addosso, la via migliore per la diffusione ed il dialogo in genere passa per la comprensione e per l'esempio.

L'esempio spesso aiuta di mille parole.

Andrea Castellani:

--- Citazione ---[cite]Autore: El Rethic[/cite][p]Ormai ho capito da un po' che c'è una differenza fondamentale tra chi ha giocato ai tradizionali ed è stato solo sfiorato dal giocare con regole sociali del system zero (altrimenti detto parpuzio) e chi ha giocato ai tradizionali ed è caduto irrimediabilmente nel parpuzianesimo (o ha giocato a Vampiri e WW vari che sembrano ampliare esponenzialmente la caduta nel giocare parpuzio succubi dei Dio-Master-Narratore).
I primi sono poco scottati dal tradizionale, riescono ancora a giocarci, a nominarli e sono la frangia che più si schiera a favore di toni concilianti.
I secondi, a causa delle cicatrici che portano, probabilmente si sentono in dovere di evitare ad altri il dolore che si portano addosso per colpa di quei giochi.
Io appartengo certamente ai primi, e non posso certo riuscire a comprendere nel profondo tutto quello che provano i secondi. Però vedendola in questa prospettiva mi sento anche di capirli...[/p]
--- Termina citazione ---

Io li posso anche capire dal punto di vista umano, ma dal punto di vista del marketing sono dannosissimi. Tanto che all'inizio, vedendo gli editori NW non si dissociavano da certi exploit tipo il termine "parpuzio", credevo che non gliene fregasse niente della nicchia dei giocatori tradizionali (poi mi sono accorto che non è così, e da lì sono sorte le mie perplessità).
Poi oh, ognuno è libero di fare quello che gli pare, ed essendo io un noto sobillatore anti-nicchie non piangerò certo per questa strategia (volontaria o meno che sia) se alienerà la nicchia dei giocatori tradizionali. ^_^

Mauro:

--- Citazione ---[cite]Autore: Iz[/cite]Usiamo (usate?) System 0 che è meglio, o qualsiasi altra parola (io uso "tradizionale", è tanto difficile?)
--- Termina citazione ---

Anche io tendo a usare "tradizionale", il problema è che non è la stessa cosa di "Parpuzio": un tradizionale può anche non avere la Regola Zero.


--- Citazione ---[cite]Autore: Diegus[/cite]masters
--- Termina citazione ---

Ogni volta che metti quella S, l'Italiano muore un po'...


--- Citazione ---[cite]Autore: Iz[/cite]1. Fare critica ai giochi serve a...?
Chiarisco: farla fra "addetti" è ovvio a cosa serva.
Farne in sede divulgativa è inutile e controproducente, così come molti trovano fastidiosa la pubblicità comparativa
--- Termina citazione ---

Il problema è che non necessariamente la critica deve essere limitata agli "addetti": magari sono gli altri a chiederti informazioni, magari sono i primi a farla, o mille altre cose; in simili casi, anche trovandosi in sede divulgativa ha senso portare una critica ragionata. Il problema è che spesso termini non offensivi vengono recepiti come tali anche dopo che è stato spiegato che così non è (e allora diventa una scelta conscia): "Parpuzio", pur essendo percepito a volte come offensivo, non è sempre recepito come tale, per esempio.
Inoltre, la critica al gioco tradizionale serve a capire cosa in esso non funziona, cosa potrebbe essere tenuto (ricordiamo che molti dei concetti del Big Model sono formalizzazioni di cose già esistenti, sebbene non a livello generale, se non nei manuali comunque in alcuni gruppi) o migliorato, a spiegare perché non piace (a chi non piace, ovvio); ma quando uno mi chiede perché non mi piace... cosa faccio, gli rispondo: "Guarda, non posso risponderti, perché dovrei fare una critica del gioco"? E non è un esempio assurdo, visto che in situazioni simili sono nate offese proprio dalla critica portata per rispondere.

Diegus:

--- Citazione ---[cite]Autore: El Rethic[/cite][p]Ormai ho capito da un po' che c'è una differenza fondamentale tra chi ha giocato ai tradizionali ed è stato solo sfiorato dal giocare con regole sociali del system zero (altrimenti detto parpuzio) e chi ha giocato ai tradizionali ed è caduto irrimediabilmente nel parpuzianesimo (o ha giocato a Vampiri e WW vari che sembrano ampliare esponenzialmente la caduta nel giocare parpuzio succubi dei Dio-Master-Narratore).
I primi sono poco scottati dal tradizionale, riescono ancora a giocarci, a nominarli e sono la frangia che più si schiera a favore di toni concilianti.
I secondi, a causa delle cicatrici che portano, probabilmente si sentono in dovere di evitare ad altri il dolore che si portano addosso per colpa di quei giochi.
Io appartengo certamente ai primi, e non posso certo riuscire a comprendere nel profondo tutto quello che provano i secondi. Però vedendola in questa prospettiva mi sento anche di capirli...[/p][p]Detto questo, la penso un po' come Iz nel trovare poco utili termini che nascono (anche) per essere canzonatori di qualcosa. Specie se è facile lo sforzo per utilizzare un termine più neutro col medesimo significato (nel tal senso ad esempio Parpuzio con System zero). E mi ritrovo abbastanza con le motivazioni elencate da Moreno sul perché non è bello parlare di Babbani.[/p][p]Quello che mi viene da pensare alla fine è proprio una cosa che ha appena detto Iz, che disse anche tempo fa, Davide, Korin e Moreno. Quando sei con gente che non conosce i NW (in attesa di inventare un termine alternativo molto più azzeccato) inutile parlargli anche lontanamente di tradizionale. Basta solo rimanere concentrati sul qui ed ora e fargli giocare la migliore partita del gioco che gli state facendo giocare (che sia Elar, Cani, NCAS o RavenDeath). Abbiamo la fortuna che questi giochi sono talmente una bomba che non ci servono le pubblicità comparative, anche senza parlarne tutti (tranne gli ostinati che poi spesso sono anche i trollatori) si accorgono del salto tecnologico apportato dai NW. Che poi qualcuno utilizzi concetti e consigli rubati da alcune partite NW per migliorare il patto sociale in un tradizionale a me fa solo piacere, perchè comunque hanno intrapreso una strada virtuosa.
Quanto al guardare parpuzio, ormai mi rendo conto di essere in vantaggio, non mi ha toccato più di tanto (nel senso di vissuto, ma nel senso anche di ferito), ma considerando ormai che di "storie dell'orrore"TM ne abbiamo a quintali e nessuno potrebbe più contestarcele, che ce ne frega più di chi è autolesionista e continua imperterrito? Al massimo ci interessa se vediamo una persona in Con che gioca tradizionale perchè non ne sa nulla dei nuovo (o li conosce ma non li ha provati), non dobbiamo parlargli di nulla, solo farlo giocare, la mia esperienza dice che da quella giocata rimarrà segnato positivamente...
Non ti curar di Parpuzio ma guarda e passa...[/p]
--- Termina citazione ---

Quotone.

Diegus:

--- Citazione ---[cite]Autore: Korin Duval[/cite]
--- Citazione ---[cite]Autore: Diegus[/cite][p]Criticare i giochi va bene. Le persone in base alle loro scelte no (salvo che le loro scelte rechino danno a terzi). Al momento adoro Polaris. Se qualcuno ne parlasse malissimo non mi farebbe nè caldo nè freddo.[/p]
--- Termina citazione ---
[p]Ecco, il problema è quando le critiche sono così:
http://www.gentechegioca.it/vanilla/comments.php?DiscussionID=1979[/p][p]Sei ancora lucido ed indifferente? A me viene voglia di carne cruda, con gente così... >__

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