[cite]Autore: Korin Duval[/cite][p]Il problema è che sono questi giocatori qui, che "provano" così i giochi nuovi, che poi scrivono pubblicamente caXXate comequesteequeste.[/p][p]Ah, no. "roberto" di IHGG non ha MAI provato un gioco moderno, ne[del]parla[/del]blatera dopo una breve lettura del testo in inglese.[/p]
Lascia stare Roberto che è quasi peggio di certi troll di GdRitalia...

Questo è il classico utente che scrive con il solo intento di generare astio nei suoi confronti e poi sparare la super risposta smerdona e populista.
Ci sono thread in cui cambia opinione tre volte, nella ricerca della "mossa vincente".
Ogni tanto gli va anche bene, ma per lo più si smette di scrivergli perché è OGGETTIVAMENTE una perdita di tempo.
Roberto è l'utente per il quale alla lunga ho mollato IHGG anche io.
@Mauro:
Il problema nasce nel momento in cui l'unica spiegazione che abbiamo dei giochi NW è la critica al tradizionale.
Un conto è spiegare le differenze, un altro è aggiungere la "critica".
La "critica" inserisce un livello in più, che è quello meramente tecnico, quello "saputo". E l'80% dei giocatori di ruolo, del "discorso tecnico", non gliene frega niente.
Però ti ascoltano se gli parli di specifiche "techniques" e specifici effetti (coerenti e funzionali) in gioco. Non ti ascoltano più nel momento che inizi a parlargli di "coerenza" e "funzionalità", perché si intuisce subito che c'è altro dietro e non lo stai dicendo per mancanza di tempo, quindi il loro cervello "compensa" a questi termini con significati che ha già immagazzinato ma che di fatto non quagliano con li discorso.
Si può tranquillamente parlare di come funzionano i sistemi NW a qualsiasi persona che è andata un centimetro oltre alla lettura della lista di incantesimi di D&D3.5, ma appunto, si deve parlare del "COME" e non del "perché".
E questo sempre per un fortissimo limite di apprendimento che il cervello ha e che troppo spesso ci si dimentica...