Io confermo l'impressione dell'innalzamento dell'età media, proprio impressione "a vista" data da chi si siede a fare demo nelle Con.
Non so stabilire le cause, probabilmente non essendoci un vero e proprio riciclo, i giocatori invecchiano ma sono sempre gli stessi.
Posso pensare di dare una mia personale visione e dire che giochi storici come D&D non attirano i giovani perché quella parte del divertimento (il gamismo da dungeon crawling) è coperto dalle console o dai mmorpg, come avete già detto tutti e, oggettivamente parlando, un server di WoW gestisce un incontro meglio di qualsiasi Master di D&D4ed... è proprio una questione di potenza di calcolo e di velocità di "visualizzazione".
I giochi moderni invece, che comunque io non darei mai in mano a giocatori minori di 16 anni per svariati motivi che ho già specificato in altri thread, non hanno abbastanza visibilità per poter catturare l'attenzione di qualcuno che non sia già giocatore di ruolo.
Teniamo comunque sempre presente che i GdR rimarrano nella categoria del "divertimento alternativo", come lo sono stati anche negli anni del "boom".
Ora... c'è da capire che seguito e che portata avranno fenomeni come Heavy Rain che rischiano di andare a sovrapporsi (sì, lo so, non è propriamente vero...) anche a richieste di divertimento più narrative.
Il problema del 21° secolo è la individualizzazione della società e la crescente proposta di divertimenti personali che, anche se prevedono più persone coinvolte, non ti obbligano a veri e propri contatti sociali (i mmorpg, ad esempio); il GdR è un'attività interamente sociale e di gruppo e questo va contro la forma che si è deciso di dare alla società occidentale moderna.
[ ironico ] probabilmente in Afghanistan ci sarebbe più possibilità di divulgare i GdR [ /ironico ]