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[Parpuzisti anonimi] Ciao a tutti, io sono Meme, e ho un problema

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Emanuele Borio:

--- Citazione ---[cite]Autore: Lantheros[/cite]"Piemunteis do it better".
Comunque non farti trarre in inganno. Meme ha retaggio misto tipo: Piemonte, Meridione, Sardegna, vari stati stranieri e (sospettano alcuni studiosi) Adrastea, uno dei satelliti di giove.
--- Termina citazione ---

Sì, per la precisione il mio albero genealogico al contrario:

-Io
-Mia madre, nata a Roma, mio padre, nato nella mia stalla :O
--Da parte di mia madre, mio nonno, siciliano, nato a Palermo e in seguito trasferito a Roma. Mia nonna, Braidese, quindi delle Langhe.
--Da parte di mio padre, mio nonno, piemontese, nato nella mia stalla :O, mia nonna, calabrese
---Da parte di mio nonno da parte di madre, la mia bisnonna siciliana, il mio bisnonno pugliese, Da parte di mia nonna da parte di madre, bisnonni piemontesi.
---Da parte di mio nonno da parte di padre, bisnonno piemontese D.O.C.G., bisnonna Irlandese. Da parte di mia nonna da parte di padre, bisnonna sarda e bisnonno calabrese

Il padre di mia nonna da parte di padre si è risposato con Giuseppina, da cui ha avuto mio zio(prozio) Mario, che vive in australia con amici e parenti.
Inoltre, aggiungo che i miei bisnonni da parte di padre hanno avuto 13 figli, mio nonno il più giovane, il che mi fa avere un discreto numero di parenti :O
Basti pensare che al 50° anniversario dei miei nonni abbiamo affittato CIN CIN LAND, una specie di luna park, e l'abbiamo riempito con i parenti di primo e secondo grado(circa 250 persone).

Fate vobis. Io sono il risultato di un misto culturale indefinibile, pertanto non ho una identità XD
Poi prendo gli accenti di tutti, anche se il campione indiscusso in questo è Simone -Spiegel-. Basta lui per farmi prendere il suo accento in 5 ore XD

--- Citazione ---[cite]Autore: Lantheros[/cite]Se ben ti ricordi avevamo provato praticamente tutte le tattiche offerte dallo zio parpuzio: minacce del master ai tuoi PG, regole variate/moddate/cestinate/create, perdite di PE in caso di "cattivo gioco", ecc.
Se non ti fossi allontanato per un pò (e se noti il discatto alla fine ha giovato) probabilmente una sera ti avremmo servito Lambrusco con mezzo litro di sonnifero, quindi ucciso a colpi di d4 sulla fronte, infine scaricato il corpo in un fosso nelle Langhe (scenetta che mi induci ancora a realizzare ma per altri motivi...).
--- Termina citazione ---

Sì vero! Dopo che mi erano morti in suicidi kamikaze 3 PG di fila, overpowerati per uccidere i vostri :D
Che bei vecchi tempi! XDDDDDDDDDDDDDDDDD

Alberto Rapalino:

--- Citazione ---[cite]Autore: Meme ò_ò[/cite]Basti pensare che al 50° anniversario dei miei nonni abbiamo affittato CIN CIN LAND, una specie di luna park, e l'abbiamo riempito con i parenti di primo e secondo grado(circa 250 persone).[/p]
--- Termina citazione ---

Notare che il Cin Cin Land era a Cinzano, subito dopo fallita, e con trasformazione del Cin Cin Land ad ippodromo.

Comunque non ti vergogni a riempire di OT i tuoi stessi thread?

Trevor Devalle:
Beh, su di me avrei da parlare ore e ore...

Facendola breve...
Ho iniziato nel 2003, con i miei compagni delle medie con D&D.
Ero affascinato dal gioco, meravigliato dalla narrazione, contento della libertà che non avevo mai avuto in un video gioco...
Giocavamo pvp puro, i giocatori facevano quello che volevano, si picchiavano, si univano... ognuno aveva un suo personaggio e si andava avanti per mostrarsi il giocatore "Alfa".
Io, però, non ero portato per le combo, non mi piaceva leggere manuali, ottimizzare i personaggi, mi annoiavo a morte a leggere i talenti e finivo spesso ucciso...
Addirittura, per essere lasciato in pace, mi venne la bella idea di giurare assoluta obbedienza al più potente del gruppo (3 mesi di campagna a dire "Si, mio signore").
Alla lunga, il gioco diventò frustrante e dopo un anno di gioco abbandonai il gruppo e andai alla richerca di altri giocatori.

Li ho avuto esperienza abbastanza omogenee: inziavo una campagna(come giocatore o DM) 2 o 3 sessioni e il gruppo si scioglieva e si ri partiva con un altra campagna, inizia campagna, muore campagna, inzia campagna, muore campagna, un loop che si ripete.... PER ANNI!

Fino alla seconda superiore, li creo una campagna ambientata ad Eberron e per la prima volta la termino, durò circa 3 mesi... Con mia grande soddisfazione.
Li mi formai degli amici che ho ancora adesso.

...Nascono e muoiono campagne...

Parte "The World of Esgoth", la prima campagna ambientata nella mia ambientazione, dura circa un anno(e per il momento è stata la giocata più lunga della mia vita)...
Una campagna interrotta per problemi tra giocatori... E in parte perché io mio ero rotto le scatole di preparare materiale.
Ho dei bei ricordi di quel gruppo, giocate dalle 10 di mattina alle 3-4 di notte, con pranzi e cene tutti insieme a casa mia, cazzeggio, scherzi....
... ma ho anche tanti ricordi dolorosi: giocatori annoiati che leggono manga quando non è il loro turno di giocare, problemi interpresonali tra persone che spesso avrebbero davvero bisogno di uno psicologo, ecc...

Nello stesso periodo di World of Esoght faccio(come giocatore, però) un altra campagna di DnD e una Campagna di Demon:The Fallen, entrambe durano quasi un anno, in una venivo criticato perché non mi ottimizzzavo il pg(ripeto odio sfogliare i manuali alla richerca di combo, mi annoia), nell'altra venivo criticato perché non avevo idee abbastanza inteligenti (in quest'ultimo sopratutto agli inizi il nervono era alle stelle e visto che gli inulti erano a 360 - anche da parte mia, non credete - c'erano delle volte che avrei voluto sputare in faccia a tutti).

... Campagne Nascono e Muoiono....

Entro nella campagna di un ottimo master, un master con il quale ho sempre sperato di giocare... Non l'avessi mai fatto...
1 Bella sessione iniziale....
3-4 sessioni che sono state come l'inferno...
Pg incompatibili che si remavano contro, giocatori incazzati, master che insultava tutti e a mandato a cagare la campagna....

....Altre Campagne Nascono e muoiono....

All'ennesima campagna morta(non so quante campagne ne ho inziate e ne ho viste morire), stavo decidendo di smettere di giocare di ruolo, mi sembrava un hobby impossibile...

A quel punto incontro Spiegel e Triex e inizio a giocare cose che mi divertono davvero, giochi dove non mi devo sbattere per giocarli....
E' stato come svegliarsi...
Tempo due mesi e sono diventato un fanatico crociato di questi misteriosi, hippie, giochi indie.

Emanuele Borio:

--- Citazione ---[cite]Autore: Lantheros[/cite]Notare che il Cin Cin Land era a Cinzano, subito dopo fallita, e con trasformazione del Cin Cin Land ad ippodromo.
--- Termina citazione ---


Sì, che bei tempi! Quel giorno l'ho passato tutto a saltellare sui tappeti elastici, che belli che erano. In quel posto non ci metto i piedi da 8 anni :O

Boh, vabbè, per la questione OT; siete voi i primi e io rispondo a voi perchè sono un figlio del caos, anarchico e intrinsecamente malvagio. Non è colpa mia, è la mia natura. ò_ò

Matteo Stendardi Turini:
Bello questo thread, mi piace leggere le storie degli altri giocatori.

Io ho iniziato con D&D Basic attorno agli 11 anni, durante un campetto estivo pomeridiano in cui giocavamo a calcetto, scambiavamo Magic, facevamo lunghe passeggiate sui monti e, il secondo anno, pure una lunga avventura di Dungeons&Dragons.
Il mio primo personaggio era un elfo, che mi era stato descritto come un "ometto basso che si nasconde nelle foreste e si arrampica sugli alberi", così io me lo sono immaginato per 3 mesi con le sembianze di un goblin; in più, poteva diventare invisibile. AWESOME.
La cosa bella, in tutto ciò, era che - dato che non avevo mai giocato ad un gdr prima - mi focalizzavo molto su ciò che mi piacesse, senza problemi: durante il primo maxi-combattimento, io ho passato tutti e 5 i round invisibile in un angolino, divertendomi come un matto a vedere gli altri massacrarsi coi rapitori della signora del luogo.
Dopo, la storia proseguiva (con un becero railroading, a cui però non facevo caso, dato che eravamo una ventina a giocare, con due master) all'aperto; era una caccia, più o meno, ma niente dungeon.

Fulminato da queste prime sessioni (che tutt'ora ricordo essere state intrise di una freschezza meravigliosa, che ho cercato di preservare sempre, nelle mie giocate), mi sono fatto fotocopiare qualche scheda e la lista dei mostri, ed ho iniziato a giocare con mio fratello (che aveva un halfing - al tempo storpiato in layflyng, visto che non avevo il manuale).
Nello stesso perdiodo, ho preso a frequentare un ragazzo un poco più grande di me (Emiliano), conosciuto grazie proprio al campetto estivo, ed altri tipi, con i quali abbiamo portato avanti un po' di BD&D (l'elfo, partito dal 5° livello, è arrivato al 10°... Ho ritrovato la scheda lo scorso anno, sistemando vecchie carte), ma dopo poche sessioni ci hanno proposto Martelli da Guerra.
Non ci piaceva, tanto che il nome del prete di Emi era Prosciutto Crudo, e siamo durati non più di tre sessioni.
Io e lui, quindi, abbiamo preso a giocare per conto nostro, comprando qualche manuale dell'Advanced.

Nel frattempo, ho fatto conoscere il gioco a due miei compagni di classe, Rudy e Luigi. Compivamo errori grossolani, però ci divertivamo moltissimo.
Dopo qualche settimana, ho presentato Emi a Luigi e Rudy, e da lì è partito il gruppo storico con cui ho passato quasi 10 anni di gioco.
Facevamo il master a rotazione, quindi non avevamo un "stile" unico, ma in generale non ci ponevamo assolutamente problemi a cambiare le regole (diamine, il gioco era il nostro, se le regole non funzionavamo mica eravamo costretti ad applicarle...) - ed abbiamo sviluppato, nel corso degli anni, una reciproca affinità che ci ha portato a giocare, se non coerentemente, almeno con grande soddisfazione.
Nonostante riconosca sicuramente i problemi legati al gioco tradizionale (presentatisi in forma attenuata perché eravamo molto amici, ma ci siamo passati anche noi), sono stato fra i fortunati che è riuscito comunque a divertirsi giocando.

Durante questo periodo, ho fatto qualche comparsata anche in altri gruppi, provando Il Richiamo di Cthulhu e D&D 3, ma, per un motivo o per un altro, non mi hanno mai convinto.
A causa dell'insistenza di un amico di scuola, comunque, mi sono convinto a comprare i manuali della 3a edizione.

Non riuscivo seriamente a vedere in che cosa potesse essere migliore, rispetto alla 2a, per ciò che stessimo facendo noi, ma dai e dai, li ho acquistati.
Abbiamo provato, nel gruppo storico, a convertire un paio di avventure alla 3a, poi ad iniziarne direttamente una nuova: fiasco completo.
Ripensandoci a posteriori, mi rendo conto che la 3a era molto più orientata al min-maxing di quanto fosse la 2a, che d'altro canto lasciava aperti molti più spazi che noi potevamo riempire a piacimento. A noi interessavano le scene epiche, i personaggi interessanti, le storie intricate, non picchiarci coi draghi. La nostra ambientazione preferita era Ravenloft.

Poi sono arrivati i problemi familiari, io sono uscito da casa dei miei, andando a Pisa; Rudy ha avuto grosse difficoltà personali, siamo tutti cresciuti ed abbiamo iniziato l'università, il tempo è calato, gli interessi si sono diversificati... Insomma, abbiamo smesso di giocare a d&d (ma non di vederci; tutt'ora usciamo insieme praticamente sempre, sono in assoluto le persone che considero più vicine a me).
A Pisa abitavo insieme ad una ragazza, il cui fidanzato era un appassionato di fantasy e gdr; mi ha introdotto nel suo gruppo di 3.5. Disastro.
Loro erano persone piacevoli e simpatiche, ma giocavano ad un tipo di gioco che non mi stimolava: min-maxing esacerbato, scontri continui, nessuna interpretazione, storia calata dall'alto (con tanto di segni magici sul terreno quando uscivamo dalle rotaie...). Pochi mesi, ed ho smesso.

Poi mi sono trasferito a Lucca, ed è più o meno in questo periodo che Giuseppe (con cui avevamo iniziato qualche tentativo di giocata assieme ad alcuni compagni di classe delle superiore, poi tutti andati male - per me, almeno, dato che loro hanno continuato per un po' alla 3.0, se non ricordo male) mi propone una partita di Cani nella Vigna.
Per presentarmela fa l'errore che abbiamo fatto tutti almeno una volta, ossia si mette a speigare come mai il sistema sia migliore di quello di d&d.
Ovviamente io non riuscivo a capire che cosa stesse dicendo (ricordo che opponevo ad ogni sua affermazione un serafico: "Ma per fare questo basta avere un bravo master!"), ma l'idea dell'ambientazione western mi intrigava, così convinsi Luigi a partecipare e Giuse tirò su una bella città in cui mi divertii moltissimo.
Luigi rimase freddino nei confronti del sistema, lasciandogli comunque qualche possibilità.

In seguito, ho provato a far rigiocare il gruppo storico (un esempio si trova qui), ma non c'è stato niente da fare...
Pazienza, adesso gioco principalmente con due amici a Pisa e, sebbene siamo ancora agli inizi, la cosa promette bene. E non mi faccio più paranoie sul non avere un "gruppo fisso"...

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