Autore Topic: [Parpuzisti anonimi] Ciao a tutti, io sono Meme, e ho un problema  (Letto 29392 volte)

Wady

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[Parpuzisti anonimi] Ciao a tutti, io sono Meme, e ho un problema
« Risposta #30 il: 2010-05-03 17:03:21 »
Copiconcallando da un altro sito (bello avere le stesse idee a distanza di mesi eh?)

-Come funzionava il tutto prima?-
Da Master: ero un bravissimo intrattenitore, lo ammetto! Ma odiavo preparare le sessioni, pensavo a qualcosa, e poi in un modo o nell’altro riuscivo a dirigere i giocatori verso la direzione che avevo pensato, verso il nemico che avevo scelto, verso la sfida che volevo proporgli, che più o meno era sempre quello che anche loro volevano (o pensavano di volere? o pensavo io che volessero?). Mi era possibile perché li conoscevo, sapevo ciò che gli piaceva, sapevo che creavo una bella storia e i miei giocatori si divertivano a seguirla.
Insomma, mi annoiavo a morte a pensare alle ambientazioni e alla preparazione meccanica dei png, proprio non mi piaceva; la storia era dei personaggi e soprattutto dei giocatori, quindi facevo fatica a pensare a trame e sottotrame senza avere idea di quello che i personaggi davvero volevano. Volevo che fossero loro a darmi dei spunti reali, spunti che puntualmente non arrivavano in game. Alla fine venivano fuori storie semplici ma coinvolgenti, che comunque soddisfacevano apparentemente tutti…ma più per mia bravura effettiva come attore devo dire (potrei andare a fare teatro, si, mi piacerebbe proprio).
Da Giocatore: qui il discorso cambia, e di brutto! Ero estremamente problematico, e poche volte un master ha resistito con me più di qualche sessione; i motivi sono due:
1- conoscevo il regolamento alla perfezione, mi piaceva min/maxare e trovare i bug da sfruttare per “abbattere” il sistema e creare il personaggio inattaccabile. Perché lo facevo? Dopo ve lo spiego, l’ho capito solo poi.
2- pretendevo una storia corretta, pretendevo che le scelte che facevo fossero reali, di non essere preso per mano e condotto. Purtroppo la mia maniera di costruire i pg portava sempre il Master di turno ad inventarsi un modo per bloccarmi, fermarmi, sennò la storia sarebbe stata inevitabilmente rovinata, avrebbe preso il corso che io volevo e non quello che lui aveva pensato (e lo capisco; improvvisare in d&d e MdT dove ci sono centinaia di stat è impossibile). (AP: dungeon, avevo un pg in grado di trasformarsi in uno spettro. Io mi trasformavo, diventavo intangibile, guardavo dietro alle porte e mandavo in vacca tutti i piani di sorpresa e di agguati dentro alle stanze. Così si è inventato che in quel dungeon tutti i muri e le porte erano percorsi da un campo antimagia). Insomma, mi sentivo perennemente castrato, e il mio modo per far “valere” la mia visione della storia era preparando un pg pp, difficile da “minacciare” in game con le regole, che pretendevo fossero seguite! Ero un illuso, già ?
Alla fine, comunque, mi divertivo, anche se questo senso di mancanza tornava spesso a farsi sentire.

-Cosa è successo poi?-
Stava andando tutto a scatafascio ammetto…d&d non mi soddisfava più per la complessità delle meccaniche, in MdT non cambiava niente, anzi era peggio (si, min/maxavo pure li…se avevo un mago super cazzuto, potevo davvero dire la mia pensavo!), poi è arrivato Exalted. Discorso Exalted: mi è sembrata la rivoluzione! Il gioco prometteva benissimo, di poter fare un dio, di poter cambiare il mondo e quant’altro. La realtà? Uno schifo! Mesi di sessioni per prendere una manciata di px necessari per un prodigio, a combattere fatati e quant’altro in “epiche” battaglie che di epico avevano solo le descrizioni, dato che duravano un’infinità ed alla fine ma annoiavo a morte. Finalmente poi arrivati a più di 100 px, distrutta Spine, conquistata Denandsor, pensavo che ora potevamo davvero cambiare il mondo! Poi mi guardo indietro: tutto quello che avevamo fatto, l’avevamo fatto per concessione del master, perché a quei livelli, come fai a combattere Maschera degli Inverni o un Lunare antico? Boh..allora ci diciamo: “andiamo solo di narrazione” (per forza..chi si può costruire png su png da mettere contro a solare ad essenza 4/5?)…e la cosa era diventata di una noia mortale!!! Sessioni su sessioni a “raccontarcela”, a parlare, a non avere sfide reali, niente che mi desse stimoli! Non parlo dell’esperienza di Sine Requie perché è stata atroce poi…

-La novità-
Più o meno in quel periodo ho conosciuto AiPS.
“Telefilm? Figo!” Ho pensato. Poi leggo le regole: l’ambientazione la fanno i giocatori tutti assieme; i personaggi crescono e si evolvono secondo l’andamento della storia. Il Produttore non deve prepararsi niente. I Giocatori danno degli input portando il loro contributo alla creazione della storia, per renderla più avvincente e sorprendente per tutti (anche per me che faccio il Narratore!)
Poi l’ho provato..per la prima volta in vita mia, un gioco teneva fede a quello che prometteva!! Mi è piaciuto un sacco. Ho continuato per un po’ con i Tradizionali, ma oramai qualcosa in me si era incrinato. Li trovavo incompleti, stretti e, soprattutto, bugiardi!!
Da lì è stata tutta una discesa, li ho mollati completamente, cercando esperienze sempre più particolari e focalizzate, raggiungendo l’evoluzione del personaggio che in d&d e MdT inseguivo in anni di campagna, in 2/3 sessioni.
Ovviamente però il gusto delle build mi è rimasto…anni da giocatore di magic e d&d non si cancella così; ma mi sono accorto che la build non era la mia finalità come giocatore, a me interessava vivere una storia coinvolgente, la build era solo un mezzo. Un mezzo bacato aggiungerei vista l’esperienza. Così quando voglio giocare per mettere in campo un tatticismo, una build, giocare “per vincere”, prendo d&d 4ed (giocato coerentemente gamista) o un bel gioco in scatola (adoro Ad Astra) e mi tolgo lo sfizio. Poi torno al mio gdr, alla storia del mio caro pg (in tre sessioni a IaWA ho esplorato più sfaccettature del mio Ashur Ban* di quanto fosse successo in due anni col mio mago a NMdT. *ho giocato la sua giovinezza e gli scontri sociali col padre che non vuole cedergli redini del comando della sua tribù, la sua mezza età nella quale si erge a difensore di un villaggio e perde venendo ridotto in schiavitù, e la sua vecchiaia, nella quale ottiene la sua vendetta contro il figlio del mago che l’aveva schiavizzato, stringe un patto col demone che aveva giurato di uccidere da giovane cedendogli la propria anima in cambio dell’eterna giovinezza e scopre l’amore vero di una donna..wow!! Ah..e tutto supportato perfettamente dalle regole).
« Ultima modifica: 2010-05-03 17:04:41 da Wady el-Natrun »

Emanuele Borio

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[Parpuzisti anonimi] Ciao a tutti, io sono Meme, e ho un problema
« Risposta #31 il: 2010-05-03 17:18:08 »
Citazione
[cite]Autore: Wady el-Natrun[/cite]Alla fine venivano fuori storie semplici ma coinvolgenti, che comunque soddisfacevano apparentemente tutti…ma più per mia bravura effettiva come attore devo dire (potrei andare a fare teatro, si, mi piacerebbe proprio).

Eh ce l'hai nel sangue Tommy, in quanto figlio illegittimo di Tom Cruise, o suo clone. XD

Citazione
[cite]Autore: Wady el-Natrun[/cite]Da Master: ero un bravissimo intrattenitore, lo ammetto! Ma odiavo preparare le sessioni, pensavo a qualcosa, e poi in un modo o nell’altro riuscivo a dirigere i giocatori verso la direzione che avevo pensato, verso il nemico che avevo scelto, verso la sfida che volevo proporgli, che più o meno era sempre quello che anche loro volevano (o pensavano di volere? o pensavo io che volessero?). Mi era possibile perché li conoscevo, sapevo ciò che gli piaceva, sapevo che creavo una bella storia e i miei giocatori si divertivano a seguirla.
Insomma, mi annoiavo a morte a pensare alle ambientazioni e alla preparazione meccanica dei png, proprio non mi piaceva; la storia era dei personaggi e soprattutto dei giocatori, quindi facevo fatica a pensare a trame e sottotrame senza avere idea di quello che i personaggi davvero volevano. Volevo che fossero loro a darmi dei spunti reali, spunti che puntualmente non arrivavano in game. Alla fine venivano fuori storie semplici ma coinvolgenti, che comunque soddisfacevano apparentemente tutti…ma più per mia bravura effettiva come attore devo dire (potrei andare a fare teatro, si, mi piacerebbe proprio).

Cioè ma sei il mio gemello perduto :O


Citazione
[cite]Autore: Wady el-Natrun[/cite]Da Giocatore: qui il discorso cambia, e di brutto! Ero estremamente problematico, e poche volte un master ha resistito con me più di qualche sessione; i motivi sono due:
1- conoscevo il regolamento alla perfezione, mi piaceva min/maxare e trovare i bug da sfruttare per “abbattere” il sistema e creare il personaggio inattaccabile. Perché lo facevo? Dopo ve lo spiego, l’ho capito solo poi.
2- pretendevo una storia corretta, pretendevo che le scelte che facevo fossero reali, di non essere preso per mano e condotto. Purtroppo la mia maniera di costruire i pg portava sempre il Master di turno ad inventarsi un modo per bloccarmi, fermarmi, sennò la storia sarebbe stata inevitabilmente rovinata, avrebbe preso il corso che io volevo e non quello che lui aveva pensato (e lo capisco; improvvisare in d&d e MdT dove ci sono centinaia di stat è impossibile). (AP: dungeon, avevo un pg in grado di trasformarsi in uno spettro. Io mi trasformavo, diventavo intangibile, guardavo dietro alle porte e mandavo in vacca tutti i piani di sorpresa e di agguati dentro alle stanze. Così si è inventato che in quel dungeon tutti i muri e le porte erano percorsi da un campo antimagia). Insomma, mi sentivo perennemente castrato, e il mio modo per far “valere” la mia visione della storia era preparando un pg pp, difficile da “minacciare” in game con le regole, che pretendevo fossero seguite! Ero un illuso, già ?
Alla fine, comunque, mi divertivo, anche se questo senso di mancanza tornava spesso a farsi sentire.

Fratello! :°D
Ugualissimo!!! :O
Ciao, sono Meme! - Fanmail 64 - DN=2 - Ingegnere delle Scienze Agrarie, Contadino, Nerd di Professione.

[Parpuzisti anonimi] Ciao a tutti, io sono Meme, e ho un problema
« Risposta #32 il: 2010-05-03 17:27:59 »
Citazione
[cite]Autore: Aetius[/cite]Per me sei stato il primo assaggio di quella follia dionisiaca che ora associo automaticamente al "gruppo piemontese" e che trovo assolutamente rinfrescante XD[/p]

"Piemunteis do it better".
Comunque non farti trarre in inganno. Meme ha retaggio misto tipo: Piemonte, Meridione, Sardegna, vari stati stranieri e (sospettano alcuni studiosi) Adrastea, uno dei satelliti di giove.
Citazione
[cite]Autore: Meme ò_ò[/cite][p]Ah vero! Non mi ricordavo manco più che mi avevate buttato fuori dal gruppo! :D
LOLZ[/p]

Se ben ti ricordi avevamo provato praticamente tutte le tattiche offerte dallo zio parpuzio: minacce del master ai tuoi PG, regole variate/moddate/cestinate/create, perdite di PE in caso di "cattivo gioco", ecc.
Se non ti fossi allontanato per un pò (e se noti il distacco alla fine ha giovato) probabilmente una sera ti avremmo servito Lambrusco con mezzo litro di sonnifero, quindi ucciso a colpi di d4 sulla fronte, infine scaricato il corpo in un fosso nelle Langhe (scenetta che mi induci ancora a realizzare ma per altri motivi...).
« Ultima modifica: 2010-05-03 17:31:30 da Lantheros »

Ezio

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[Parpuzisti anonimi] Ciao a tutti, io sono Meme, e ho un problema
« Risposta #33 il: 2010-05-03 17:30:18 »
Citazione
[cite]Autore: Lantheros[/cite]Se non ti fossi allontanato per un pò (e se noti il discatto alla fine ha giovato) probabilmente una sera ti avremmo servito Lambrusco con mezzo litro di sonnifero, quindi ucciso a colpi di d4 sulla fronte, infine scaricato il corpo in un fosso nelle Langhe (scenetta che mi induci ancora a realizzare ma per altri motivi...).


Vedi? Follia dionisiaca.
Straordinaria.
Per il 'brusco basta fare un fischio, eh?

Dai, ora la smetto con gli sfottò amichevoli per far vedere quanto sono compagnone sennò Meme mi si incazza ;-)
« Ultima modifica: 2010-05-03 17:31:15 da Aetius »
Just because I give you advice it doesn't mean I know more than you, it just means I've done more stupid shit.

[Parpuzisti anonimi] Ciao a tutti, io sono Meme, e ho un problema
« Risposta #34 il: 2010-05-03 17:33:42 »
Citazione
[cite]Autore: Aetius[/cite][p]Dai, ora la smetto con gli sfottò amichevoli per far vedere quanto sono compagnone sennò Meme mi si incazza ;-)[/p]

Fanmail se continui.

Emanuele Borio

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[Parpuzisti anonimi] Ciao a tutti, io sono Meme, e ho un problema
« Risposta #35 il: 2010-05-03 17:37:36 »
Citazione
[cite]Autore: Lantheros[/cite]"Piemunteis do it better".
Comunque non farti trarre in inganno. Meme ha retaggio misto tipo: Piemonte, Meridione, Sardegna, vari stati stranieri e (sospettano alcuni studiosi) Adrastea, uno dei satelliti di giove.

Sì, per la precisione il mio albero genealogico al contrario:

-Io
-Mia madre, nata a Roma, mio padre, nato nella mia stalla :O
--Da parte di mia madre, mio nonno, siciliano, nato a Palermo e in seguito trasferito a Roma. Mia nonna, Braidese, quindi delle Langhe.
--Da parte di mio padre, mio nonno, piemontese, nato nella mia stalla :O, mia nonna, calabrese
---Da parte di mio nonno da parte di madre, la mia bisnonna siciliana, il mio bisnonno pugliese, Da parte di mia nonna da parte di madre, bisnonni piemontesi.
---Da parte di mio nonno da parte di padre, bisnonno piemontese D.O.C.G., bisnonna Irlandese. Da parte di mia nonna da parte di padre, bisnonna sarda e bisnonno calabrese

Il padre di mia nonna da parte di padre si è risposato con Giuseppina, da cui ha avuto mio zio(prozio) Mario, che vive in australia con amici e parenti.
Inoltre, aggiungo che i miei bisnonni da parte di padre hanno avuto 13 figli, mio nonno il più giovane, il che mi fa avere un discreto numero di parenti :O
Basti pensare che al 50° anniversario dei miei nonni abbiamo affittato CIN CIN LAND, una specie di luna park, e l'abbiamo riempito con i parenti di primo e secondo grado(circa 250 persone).

Fate vobis. Io sono il risultato di un misto culturale indefinibile, pertanto non ho una identità XD
Poi prendo gli accenti di tutti, anche se il campione indiscusso in questo è Simone -Spiegel-. Basta lui per farmi prendere il suo accento in 5 ore XD
Citazione
[cite]Autore: Lantheros[/cite]Se ben ti ricordi avevamo provato praticamente tutte le tattiche offerte dallo zio parpuzio: minacce del master ai tuoi PG, regole variate/moddate/cestinate/create, perdite di PE in caso di "cattivo gioco", ecc.
Se non ti fossi allontanato per un pò (e se noti il discatto alla fine ha giovato) probabilmente una sera ti avremmo servito Lambrusco con mezzo litro di sonnifero, quindi ucciso a colpi di d4 sulla fronte, infine scaricato il corpo in un fosso nelle Langhe (scenetta che mi induci ancora a realizzare ma per altri motivi...).

Sì vero! Dopo che mi erano morti in suicidi kamikaze 3 PG di fila, overpowerati per uccidere i vostri :D
Che bei vecchi tempi! XDDDDDDDDDDDDDDDDD
Ciao, sono Meme! - Fanmail 64 - DN=2 - Ingegnere delle Scienze Agrarie, Contadino, Nerd di Professione.

[Parpuzisti anonimi] Ciao a tutti, io sono Meme, e ho un problema
« Risposta #36 il: 2010-05-03 17:58:30 »
Citazione
[cite]Autore: Meme ò_ò[/cite]Basti pensare che al 50° anniversario dei miei nonni abbiamo affittato CIN CIN LAND, una specie di luna park, e l'abbiamo riempito con i parenti di primo e secondo grado(circa 250 persone).[/p]

Notare che il Cin Cin Land era a Cinzano, subito dopo fallita, e con trasformazione del Cin Cin Land ad ippodromo.

Comunque non ti vergogni a riempire di OT i tuoi stessi thread?
« Ultima modifica: 2010-05-03 17:58:41 da Lantheros »

[Parpuzisti anonimi] Ciao a tutti, io sono Meme, e ho un problema
« Risposta #37 il: 2010-05-03 19:19:08 »
Beh, su di me avrei da parlare ore e ore...

Facendola breve...
Ho iniziato nel 2003, con i miei compagni delle medie con D&D.
Ero affascinato dal gioco, meravigliato dalla narrazione, contento della libertà che non avevo mai avuto in un video gioco...
Giocavamo pvp puro, i giocatori facevano quello che volevano, si picchiavano, si univano... ognuno aveva un suo personaggio e si andava avanti per mostrarsi il giocatore "Alfa".
Io, però, non ero portato per le combo, non mi piaceva leggere manuali, ottimizzare i personaggi, mi annoiavo a morte a leggere i talenti e finivo spesso ucciso...
Addirittura, per essere lasciato in pace, mi venne la bella idea di giurare assoluta obbedienza al più potente del gruppo (3 mesi di campagna a dire "Si, mio signore").
Alla lunga, il gioco diventò frustrante e dopo un anno di gioco abbandonai il gruppo e andai alla richerca di altri giocatori.

Li ho avuto esperienza abbastanza omogenee: inziavo una campagna(come giocatore o DM) 2 o 3 sessioni e il gruppo si scioglieva e si ri partiva con un altra campagna, inizia campagna, muore campagna, inzia campagna, muore campagna, un loop che si ripete.... PER ANNI!

Fino alla seconda superiore, li creo una campagna ambientata ad Eberron e per la prima volta la termino, durò circa 3 mesi... Con mia grande soddisfazione.
Li mi formai degli amici che ho ancora adesso.

...Nascono e muoiono campagne...

Parte "The World of Esgoth", la prima campagna ambientata nella mia ambientazione, dura circa un anno(e per il momento è stata la giocata più lunga della mia vita)...
Una campagna interrotta per problemi tra giocatori... E in parte perché io mio ero rotto le scatole di preparare materiale.
Ho dei bei ricordi di quel gruppo, giocate dalle 10 di mattina alle 3-4 di notte, con pranzi e cene tutti insieme a casa mia, cazzeggio, scherzi....
... ma ho anche tanti ricordi dolorosi: giocatori annoiati che leggono manga quando non è il loro turno di giocare, problemi interpresonali tra persone che spesso avrebbero davvero bisogno di uno psicologo, ecc...

Nello stesso periodo di World of Esoght faccio(come giocatore, però) un altra campagna di DnD e una Campagna di Demon:The Fallen, entrambe durano quasi un anno, in una venivo criticato perché non mi ottimizzzavo il pg(ripeto odio sfogliare i manuali alla richerca di combo, mi annoia), nell'altra venivo criticato perché non avevo idee abbastanza inteligenti (in quest'ultimo sopratutto agli inizi il nervono era alle stelle e visto che gli inulti erano a 360 - anche da parte mia, non credete - c'erano delle volte che avrei voluto sputare in faccia a tutti).

... Campagne Nascono e Muoiono....

Entro nella campagna di un ottimo master, un master con il quale ho sempre sperato di giocare... Non l'avessi mai fatto...
1 Bella sessione iniziale....
3-4 sessioni che sono state come l'inferno...
Pg incompatibili che si remavano contro, giocatori incazzati, master che insultava tutti e a mandato a cagare la campagna....

....Altre Campagne Nascono e muoiono....

All'ennesima campagna morta(non so quante campagne ne ho inziate e ne ho viste morire), stavo decidendo di smettere di giocare di ruolo, mi sembrava un hobby impossibile...

A quel punto incontro Spiegel e Triex e inizio a giocare cose che mi divertono davvero, giochi dove non mi devo sbattere per giocarli....
E' stato come svegliarsi...
Tempo due mesi e sono diventato un fanatico crociato di questi misteriosi, hippie, giochi indie.
« Ultima modifica: 2010-05-03 19:21:27 da 3evil »
Trevor Devalle - Programmer and unanonymous alcoholic

Emanuele Borio

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[Parpuzisti anonimi] Ciao a tutti, io sono Meme, e ho un problema
« Risposta #38 il: 2010-05-03 19:19:20 »
Citazione
[cite]Autore: Lantheros[/cite]Notare che il Cin Cin Land era a Cinzano, subito dopo fallita, e con trasformazione del Cin Cin Land ad ippodromo.


Sì, che bei tempi! Quel giorno l'ho passato tutto a saltellare sui tappeti elastici, che belli che erano. In quel posto non ci metto i piedi da 8 anni :O

Boh, vabbè, per la questione OT; siete voi i primi e io rispondo a voi perchè sono un figlio del caos, anarchico e intrinsecamente malvagio. Non è colpa mia, è la mia natura. ò_ò
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[Parpuzisti anonimi] Ciao a tutti, io sono Meme, e ho un problema
« Risposta #39 il: 2010-05-03 19:26:53 »
Bello questo thread, mi piace leggere le storie degli altri giocatori.

Io ho iniziato con D&D Basic attorno agli 11 anni, durante un campetto estivo pomeridiano in cui giocavamo a calcetto, scambiavamo Magic, facevamo lunghe passeggiate sui monti e, il secondo anno, pure una lunga avventura di Dungeons&Dragons.
Il mio primo personaggio era un elfo, che mi era stato descritto come un "ometto basso che si nasconde nelle foreste e si arrampica sugli alberi", così io me lo sono immaginato per 3 mesi con le sembianze di un goblin; in più, poteva diventare invisibile. AWESOME.
La cosa bella, in tutto ciò, era che - dato che non avevo mai giocato ad un gdr prima - mi focalizzavo molto su ciò che mi piacesse, senza problemi: durante il primo maxi-combattimento, io ho passato tutti e 5 i round invisibile in un angolino, divertendomi come un matto a vedere gli altri massacrarsi coi rapitori della signora del luogo.
Dopo, la storia proseguiva (con un becero railroading, a cui però non facevo caso, dato che eravamo una ventina a giocare, con due master) all'aperto; era una caccia, più o meno, ma niente dungeon.

Fulminato da queste prime sessioni (che tutt'ora ricordo essere state intrise di una freschezza meravigliosa, che ho cercato di preservare sempre, nelle mie giocate), mi sono fatto fotocopiare qualche scheda e la lista dei mostri, ed ho iniziato a giocare con mio fratello (che aveva un halfing - al tempo storpiato in layflyng, visto che non avevo il manuale).
Nello stesso perdiodo, ho preso a frequentare un ragazzo un poco più grande di me (Emiliano), conosciuto grazie proprio al campetto estivo, ed altri tipi, con i quali abbiamo portato avanti un po' di BD&D (l'elfo, partito dal 5° livello, è arrivato al 10°... Ho ritrovato la scheda lo scorso anno, sistemando vecchie carte), ma dopo poche sessioni ci hanno proposto Martelli da Guerra.
Non ci piaceva, tanto che il nome del prete di Emi era Prosciutto Crudo, e siamo durati non più di tre sessioni.
Io e lui, quindi, abbiamo preso a giocare per conto nostro, comprando qualche manuale dell'Advanced.

Nel frattempo, ho fatto conoscere il gioco a due miei compagni di classe, Rudy e Luigi. Compivamo errori grossolani, però ci divertivamo moltissimo.
Dopo qualche settimana, ho presentato Emi a Luigi e Rudy, e da lì è partito il gruppo storico con cui ho passato quasi 10 anni di gioco.
Facevamo il master a rotazione, quindi non avevamo un "stile" unico, ma in generale non ci ponevamo assolutamente problemi a cambiare le regole (diamine, il gioco era il nostro, se le regole non funzionavamo mica eravamo costretti ad applicarle...) - ed abbiamo sviluppato, nel corso degli anni, una reciproca affinità che ci ha portato a giocare, se non coerentemente, almeno con grande soddisfazione.
Nonostante riconosca sicuramente i problemi legati al gioco tradizionale (presentatisi in forma attenuata perché eravamo molto amici, ma ci siamo passati anche noi), sono stato fra i fortunati che è riuscito comunque a divertirsi giocando.

Durante questo periodo, ho fatto qualche comparsata anche in altri gruppi, provando Il Richiamo di Cthulhu e D&D 3, ma, per un motivo o per un altro, non mi hanno mai convinto.
A causa dell'insistenza di un amico di scuola, comunque, mi sono convinto a comprare i manuali della 3a edizione.

Non riuscivo seriamente a vedere in che cosa potesse essere migliore, rispetto alla 2a, per ciò che stessimo facendo noi, ma dai e dai, li ho acquistati.
Abbiamo provato, nel gruppo storico, a convertire un paio di avventure alla 3a, poi ad iniziarne direttamente una nuova: fiasco completo.
Ripensandoci a posteriori, mi rendo conto che la 3a era molto più orientata al min-maxing di quanto fosse la 2a, che d'altro canto lasciava aperti molti più spazi che noi potevamo riempire a piacimento. A noi interessavano le scene epiche, i personaggi interessanti, le storie intricate, non picchiarci coi draghi. La nostra ambientazione preferita era Ravenloft.

Poi sono arrivati i problemi familiari, io sono uscito da casa dei miei, andando a Pisa; Rudy ha avuto grosse difficoltà personali, siamo tutti cresciuti ed abbiamo iniziato l'università, il tempo è calato, gli interessi si sono diversificati... Insomma, abbiamo smesso di giocare a d&d (ma non di vederci; tutt'ora usciamo insieme praticamente sempre, sono in assoluto le persone che considero più vicine a me).
A Pisa abitavo insieme ad una ragazza, il cui fidanzato era un appassionato di fantasy e gdr; mi ha introdotto nel suo gruppo di 3.5. Disastro.
Loro erano persone piacevoli e simpatiche, ma giocavano ad un tipo di gioco che non mi stimolava: min-maxing esacerbato, scontri continui, nessuna interpretazione, storia calata dall'alto (con tanto di segni magici sul terreno quando uscivamo dalle rotaie...). Pochi mesi, ed ho smesso.

Poi mi sono trasferito a Lucca, ed è più o meno in questo periodo che Giuseppe (con cui avevamo iniziato qualche tentativo di giocata assieme ad alcuni compagni di classe delle superiore, poi tutti andati male - per me, almeno, dato che loro hanno continuato per un po' alla 3.0, se non ricordo male) mi propone una partita di Cani nella Vigna.
Per presentarmela fa l'errore che abbiamo fatto tutti almeno una volta, ossia si mette a speigare come mai il sistema sia migliore di quello di d&d.
Ovviamente io non riuscivo a capire che cosa stesse dicendo (ricordo che opponevo ad ogni sua affermazione un serafico: "Ma per fare questo basta avere un bravo master!"), ma l'idea dell'ambientazione western mi intrigava, così convinsi Luigi a partecipare e Giuse tirò su una bella città in cui mi divertii moltissimo.
Luigi rimase freddino nei confronti del sistema, lasciandogli comunque qualche possibilità.

In seguito, ho provato a far rigiocare il gruppo storico (un esempio si trova qui), ma non c'è stato niente da fare...
Pazienza, adesso gioco principalmente con due amici a Pisa e, sebbene siamo ancora agli inizi, la cosa promette bene. E non mi faccio più paranoie sul non avere un "gruppo fisso"...
« Ultima modifica: 2010-05-03 19:31:24 da Matteo Turini »

Emanuele Borio

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« Risposta #40 il: 2010-05-03 19:32:45 »
Grande Matteo! Davvero una bella storia, mi aiuterà nella mia analisi delle esperienze comuni, perchè la tua è una delle più particolari ^^

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« Risposta #41 il: 2010-05-03 19:44:19 »
Ah, non l'ho scritto, ma ho anche partecipato ad alcuni live (idea fichissima, svolgimento sempre deludente) ed ho giocato per un annetto on-line su qualche città virutale (Extremelot, Dreamalot, OscuroAbisso, tipo...), con grande frustrazione.
« Ultima modifica: 2010-05-03 19:45:20 da Matteo Turini »

Moreno Roncucci

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« Risposta #42 il: 2010-05-03 19:47:14 »
[CnV]
Citazione
[cite]Autore: Matteo Turini[/cite]ma l'idea dell'ambientazione western mi intrigava


Ce n'è un altro!  Ce n'è un altro! Alleluja!  Pensavo di essere l'unico ad amare il Western, fra tutti questi filistei mangofili!  

Ehmmm...  per non rendere del tutto off-topic questo post..   stavo pensando di mettere questo thread fra quelli importanti segnalati nello sticky apposito. Spiega il perchè di tante cose più di cento post di teoria...  :-)
"Big Model Watch" del Forum (Leggi il  Regolamento) - Vendo un sacco di gdr, fumetti, libri, e altro. L'elenco lo trovi qui

Emanuele Borio

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« Risposta #43 il: 2010-05-03 20:19:37 »
Citazione
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]Ehmmm...  per non rendere del tutto off-topic questo post..   stavo pensando di mettere questo thread fra quelli importanti segnalati nello sticky apposito. Spiega il perchè di tante cose più di cento post di teoria...  :-)

L'ho aperto con questa intenzione, fai un pò tu :P
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Michele Gelli

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[Parpuzisti anonimi] Ciao a tutti, io sono Meme, e ho un problema
« Risposta #44 il: 2010-05-03 20:50:34 »
Gioco credo dalle medie / primissimi anni liceo. D&D scatola rossa e poi e quelle due cosine disponibili in italiano. Ma grazie allo ZX Spectrum, che mi costrinse a dare una grossa migliorata al mio inglese, iniziai a frequentare luoghi dove – all’onesto cambio di 5000 lire a sterlina – potevi acquistare materiale in lingua originale. Il che ha significato, dopo un poco di AD&D che non ho mai amato (anche se paradossalmente mi hanno sempre divertito tantissimo i tornei), Warhammer, che in assoluto è il gioco che ho più giocato nel corso degli anni.

Ho avuto un primo gruppo dove ero giocatore con gli amici della squadra di football americano (che poi erano quelli con cui si usciva il sabato sera). Si giocava una volta alla settimana con una brusca impennata dell’attività nei mesi estivi, dove si giocava una volta al giorno, in spiaggia, nelle ore dove c’era troppa afa per fare qualsiasi alta cosa. Tavoli lunghi quando non lunghissimi (anche 10 / 15 persone), un sistema ridotto all’osso (che ho sempre chiamato WH--) ed un personaggio “di servizio” spiegabile in 5 minuti (l’immortale “Ugo il lizardman”) che veniva di volta in volta ceduto agli avventori occasionali. Campagne lunghissime (ore a centinaia), quasi tutte completate.

Da notare che WH-- era partito come semplificazione di svariate regole dovute alla immane lunghezza dei tavoli (dove, per la cronaca e non impazzire, la gente sedeva in ordine di iniziativa), con tiri onesti e palesi “corretti” da punti fato molto più facili da acquistare. Col tempo, man  mano che i giocatori si affezionavano ai personaggi (alcuni sopravvissuti ad anni di campagne) si è trasformato in un velo dietro cui illusionismo estremo.

Con l’inizio dell’università e la dispersione della squadra il gruppo ha progressivamente sbandato. Ho sempre continuato a giocare fondamentalmente a D&D / AD&D più o meno con chi capitava. Ad uno di questi party - bene o male – devo la creazione di Terry’s Angels.

In questo periodo ho scritto – credo – non meno di una dozzina di giochi alla ricerca del “sistema generico perfetto”. Ovviamente hanno tutti miseramente fallito, ma mi hanno insegnato tante cose su come far girare i numeri.

Poi sono andato a lavorare stabilmente a Bologna, ed ho rimediato un gruppo tostissimo, con cui si è trovata una sintonia umana ed estetica (sono tutt’ora i miei più cari amici) che ha avuto delle punte di commovente. Si è giocato un poco di tutto (anche cose estremamente sperimentali per l’epoca come “Lace & Steel”, oppure Vampiri, Deadlands, Exalted, ecc.), ma la parte del leone la ha fatta un WH-- ambientato su Nebulus, ambientazione “ufficiale” di Terry’s Angels. Gli eventi salienti del passato di Bogriek sono tutti stati definiti in gioco. Alcune delle figure eminenti e dei posti topici li avevo scritti o pensati io, molti sono stati il frutto imprevisto (ed imprevedibile) di sessioni molto godibili. Tutte campagna lunghe un anno lavorativo (circa) interrotte in estate, quasi tutte regolarmente chiuse. Nonostante parecchi cambi di formazione (più o meno fortunati), il nocciolo duro è sopravvissuto come gruppo per anni.

Ho ricordi eccezionali di serate meravigliosamente divertenti.

MA

Le storie vivevano di energia e si reggevano sulla “verve” del master (90% delle volte io) e del pivot (il giocatore che quella sera si trovava la centro dell’azione). Tutti i sistemi che abbiamo usato, in capo a tre sessioni, erano varianti di WH--. Perché “le regole” venivano viste come intralcio al fluire dell’energia. Col senno di poi posso dire che era molto più un happening di “improvvisazione teatrale” (notare le virgolette) che gioco di ruolo con una sua struttura. C’era un patto sociale scolpito nel granito e una vision estetica volto uniforme. Bastava veramente poco per “accordarsi” e cantare tutti intonati.

E INOLTRE

Qualsiasi avventura – per buona parte per colpa mia – diventava una chiassosa action comedy con un retrogusto di film di Bud Spencer / Terence Hill. Possibilità di approfondire il personaggio = 0 assoluto.

Ero arrivato anche al punto che mi era scesa la catena. Di  chiassose action comedy con un retrogusto di film di Bud Spencer / Terence Hill ne puoi vedere solo un certo numero, poi – in mancanza di coinvolgimento “serio” con il personaggio – ti vengono a noia. La comparsa di un giocatore disfunzionale al tavolo (in un gruppo dove il contratto sociale prevede tassativamente di non fare selezione) ci ha assestato il colpo di grazia.

I giochi nw li ho provati, ma non hanno attecchito. Tutti tantissimo troppisimo "safe" e vittima della mia inesperienza (e di una mia campagna imbarazzante di AiPS).

Nel  frattempo, però, ho avuto la fortuna di ricostituire un altro gruppo a Forlì (con Moreno e due altre giocatrici reduci dall'esplosione di un altro gruppo), dove dopo una campagna a Call fo Chtulhu non particolarmente felice, siamo approdati a fare esperimenti a gogo con i giochi indie.

Ma questo è un altro discorso.
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Michele Gelli - Narrattiva
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