Gente Che Gioca > Sotto il cofano

Credi di essere Old-school? QUESTO è davvero Old-school!

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Emanuele Borio:

--- Citazione ---[cite]Autore: renatoram[/cite]e quando giocavo io (sempre negli anni 80) non facevamo niente di tutto cio'. Anzi, non avevamo un'ambientazione enon ce ne fregava niente. L'ambientazione della scatola rossa italiana era fatta dall'elenco di magie e mostri. E fuori dal dungeon? Perche'? Chi andava fuori dai dungeon?? ^___^
--- Termina citazione ---


+1. La stessa cosa ma negli anni 2001 XD
9 fottuti anni fa. Mi sento vecchio ç_ç

Diegus:

--- Citazione ---[cite]Autore: renatoram[/cite]... E fuori dal dungeon? Perche'? Chi andava fuori dai dungeon?? ^___^
--- Termina citazione ---

hahaha è vero! C'avevo pure la carta millimetrata! Peggio di un ingegnere! :)

Kagura:
Io andavo fuori dai dungeon - parlo di quando il gdr stavo solo iniziando ad annusarlo. I dungeon li ho sempre retti poco, mi impallano da giocatore ma ancora di più da master perciò, anche se il manuale non aveva ambientazione... la facevo io :P
Ma devo dire che anche se ero stra-novizio coi gdr, avevo già subito una certa contaminazione da Lupo solitario (più qualsiasi cartone/fumetto/libro/film/videogame etc.).

Per quanto riguarda i link di Moreno: il terzo voi riuscite ad aprirlo? A me dice che quel che cerco non esiste...

Moreno Roncucci:

--- Citazione ---[cite]Autore: Kagura[/cite]Per quanto riguarda i link di Moreno: il terzo voi riuscite ad aprirlo? A me dice che quel che cerco non esiste...
--- Termina citazione ---


Anche a me, adesso. Spero sia un problema solo temporaneo, quel forum è una miniera di informazioni sugli albori del gdr e dispiacerebbe perderlo...

Comunque, please, cerchiamo di distinguere i piani "inizio del gdr" e "quando ho iniziato IO a giocare". Anche adesso molti non escono dal dungeon con D&D3.5 o 4, ma non sono certo "Old School". E' proprio una maniera completamente diversa di intendere il gioco (se ritrovo alcuni link lì la cosa è spiegata meglio).  Ma comunque, come movimento è soprattutto (anche se non solo) una reazione alla "commercializzazione della fantasia", quando il gdr "commerciale" è passato dal dare pezzi da inserire nel proprio gioco e nella propria campagna (le tantissime "classi opzionali" messe nei primi Dragon, per esempio, o i moduli con solo il dungeon da mettere dove volevi) a sfornare centinaia di moduli con megaplot, splatbook, etc, per "giocare tutti nello stesso mondo". E il discrimine, il colpevole (anche simbolico, rappresenta la maturazione di un processo già in atto da tempo) si chiama Dragonlance.  Parliamo cioè di primi anni 80. Tutto ciò che è uscito dopo (comprese le 5 scatole del D&D conosciuto da noi) NON è "old school".

Poi ovviamente in Italia regna il pressappochismo e tutto viene messo in farsa: ho visto fan di AD&D 2a edizione definirsi "Old School", quando AD&D 2a edizione è considerato dalla "old scholl" il punto più basso della parabola di D&D, il sistema peggiore (anche se D&D4 è sulla buona strada per contendergli il titolo), con D&D3 che almeno un po' tornava sulla carreggiata (e senza D&D3 e "l'apertura" di D&D a terze parti, la OSR non sarebbe mai potuta manco esistere...)

Io sono ambivalente sulla OSR. Dipende alla fine da chi ne parla e come ne parla (non è un movimento con un "leader", chiunque gioca "retrò" apre un blog e si mette a parlare a nome di tutti, e quindi ormai sono sempre lì a litigare).  Ci sono quelli che vogliono ritrovare soprattutto la creatività personale e la semplicità di gioco, e ci sono quelli invece che sembrano cercare solo la nutella e la nostalgia dei "giochi da bambini".

Mi piacciono:  il rifiuto delle mega-ambientazioni precotte, il "fai da te", il riguardare alla storia de gdr per capire cosa è successo veramente al di là della reclame (si deve alla OSR la riscoperta di tante cose), l'importanza data alla creatività, cioè in poche parole la parte "indie" della OSR.

Non mi piacciono: la nostalgia fine a sè stessa, la chiusura verso le novità, l'austero moralismo di tanti associato al voler dire a tutti gli altri "il gdr è solo questo e non si può usarlo per parlare d'altro", cioè la parte di supina aderenza a marchi commerciali solo perchè "li giocavano da bambini" e l'arroganza del dire agli altri come giocare.

Per fortuna non sono cose coesistenti nelle stesse persone. Basta leggere le cose scritte da quelli della categoria uno e lasciar perdere quelli della categoria due...  ;-)

Davide Losito - ( Khana ):

--- Citazione ---[cite]Autore: renatoram[/cite][p]Un aspetto buffo della OSR si e' visto in post su blog tipo Grognardia, dove gli oldschoolers parlavano di varie tecniche che si usavano al tavolo, eccetera... ed e' venuto fuori che facevano cose che sarebbero state riscoperte (e codificate, e definite in maniera cosciente) solo dopo il 2000 con i giochi indie.[/p][p]Un esempio su tutti, che ricordo al volo: in molti gruppi della "prima era" l'ambientazione non era semplicementefluidama c'era una fase iniziale equivalente al pitch (seppure meno strutturata e cosciente) e soprattuttol'autorita', l'ultima parolasu com'era una certa razza, o popolo, era del giocatore che la giocava![/p][p]C'e' un dubbio su un punto dell'ambientazione riguardo ai nani? La si chiede al giocatore dei nani che dice "ah, si', i miei nonni vivevano nei Monti di Rame in una fortezza imprendibile, quel clan e' pieno di ingegneri e di alchimisti" e quindi nell'ambientazione c'e' una citta' fortezza nei Monti di Rame piena di ingegneri ed alchimisti![/p][p]Confrontate con il trend anni tardo-80 e 90 di ambientazioni predefinite e dettagliate, e di "master, crea il mondo, e' tuo".[/p]
--- Termina citazione ---


Sono -questi- i giochi che a suo tempo avevo chiamato "generazione zeresima", una sorta di poltiglia primordiale del GdR che non era ancora stata toccata dalla Golden Rule.

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