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1001 notte: domande
Antonio Caciolli:
mi viene una domanda:
- che differenza fa vincere perseguendo l'ambizione o la salvezza? da una prima lettura mi pare che semplicemente un modo è più semplice dell'altro per vincere .. o no?
- inoltre l'esempio sul manuale pone sempre domande di cui è molto facile che venga posta una risposta. questo non va contro lo spirito del gioco in cui il narratore dovrebbe cercare di evitare alcune domande per non arricchire di gemme alcuni suoi avversari?
- e se due vincono insieme?
- è solo un impressione da prima lettura o le tattiche di vittoria sono veramente limitate a due o tre combinazioni e molto dipendenti dal culo dei dadi (parlo solo dell'acquisizione di gemme, del tiro finale vabbé dipende dalla sfiga)?
Ezio:
--- Citazione ---[cite]Autore: Antonio[/cite]- che differenza fa vincere perseguendo l'ambizione o la salvezza? da una prima lettura mi pare che semplicemente un modo è più semplice dell'altro per vincere .. o no?
--- Termina citazione ---
Credimi sulla parola quando ti dico: la soddisfazione.
Vincere ottenendo la salvezza è in un certo modo meno bello, ti da meno carica. Vuoi perché è narrativamente più debole, vuoi perché hai scelto la strada "lenta e sicura". Specialmente se decidete di giocare una "campagna" vincere con Ambizione significa mantenere lo stesso personaggio, che è importante.
Tatticamente, poi, può a volte convenire puntare sull'Ambizione in modo da indurre gli avversari a spendere dadi per bloccartela. Questa situazione si verifica, di solito, quando tu hai parecchi dadi in più rispetto a tutti gli avversari (ma ancora sotto i 14) tranne uno.
In fondo non è però che ci sia tutta questa differenza nella difficoltà. L'Ambizione è la strada "veloce e sdrucciolevole", la Libertà quella "lenta e sicura", tutto qui.
--- Citazione ---[cite]Autore: Antonio[/cite]- inoltre l'esempio sul manuale pone sempre domande di cui è molto facile che venga posta una risposta. questo non va contro lo spirito del gioco in cui il narratore dovrebbe cercare di evitare alcune domande per non arricchire di gemme alcuni suoi avversari?
--- Termina citazione ---
È più complesso di così.
Il giocatore vuole tirare più dadi possibile, punto. Per questo dovrebbe porre interessi che sia impossibile non risolvere, cose che si inseriscano inevitabilmente nella storia e che il Narratore debba accogliere per forza per andare avanti. In questo caso più specifico è, meglio è.
Anche il narratore vuole che i giocatori tirino più dadi possibile, ma vuole che lo faccia soprattutto il giocatore in svantaggio.
Da qui la bastardata del gioco (che non va contro lo spirito, è la sua base): il Narratore dev'essere bravo a memorizzare gli interessi di tutti e dribblare quelli che non lo avvantaggiano (quelli del giocatore in vantaggio), mentre il giocatore in vantaggio deve fare di tutto per incastrare in un vicolo cieco il Narratore, in modo che non possa fare a meno di dargli dadi da tirare.
Questo è uno dei principali livelli di sfida del gioco.
--- Citazione ---[cite]Autore: Antonio[/cite]- e se due vincono insieme?
--- Termina citazione ---
Hanno vinto assieme.
Sono ganzi entrambi.
Il gioco è molto equilibrato, il pareggio è facile.
--- Citazione ---[cite]Autore: Antonio[/cite]- è solo un impressione da prima lettura o le tattiche di vittoria sono veramente limitate a due o tre combinazioni e molto dipendenti dal culo dei dadi (parlo solo dell'acquisizione di gemme, del tiro finale vabbé dipende dalla sfiga)?
--- Termina citazione ---
È una tua impressione, dovuta al fatto che non l'hai ancora giocato.
Le tattiche sono tante e sono sottili, e vengono influenzate continuamente dal gioco degli altri ma, soprattutto, è difficile implementare quelle tattiche passando per la fiction. A parole è facile dire "Il Narratore deve indirizzarsi agli interessi del Giocatore più debole", ma al tavolo, raccontando la storia, è molto, molto più difficile riuscirci.
L'alea è rappresentata dal classico 50/50, ma puoi spostarla a tuo favore riuscendo ad accumulare più gemme "sospese" degli altri.
Il fatto, poi, che se qualcuno muore la partita termina senza vincitore induce a volte a giocare a favore di un avversario, in modo da tenerla aperta.
In generale questi dubbi dovrebbero sparire dopo aver giocato, ricordando di spingere molto, anche più di quanto dice sul manuale, sul livello della Corte.
Emanuele Borio:
Vero tutto quello che dice Ezio, ma il 75% del gioco lo fa il culo. Abbiamo giocato 4 partite la settimana scorsa, e all'80% dei casi, chi sfigava alla grande poteva essere dio e perdere, e chi sculava poteva essere il peggior giocatore del mondo ma vinceva.
Esempio di gioco:
Terza partita. Prima storia. Narra quello che secondo noi è il meno bravo del gioco. Tutti i nostri interessi li risolveva, e tutti i dadi tirati sono andati a lui. Storia finita in 15 minuti con lui avente 11 gemme, e noi 3, 5 e 3. Restavano 6 interessi insoluti a fine storia. Lui poteva decidere di spendere una gemma e terminare la storia o risolverli tutti. Li ha risolti tutti.
Risultato finale:
-Lui: 16 gemme [
Ezio:
Permettimi, Meme...
--- Citazione ---[cite]Autore: Meme ò_ò[/cite]Vero tutto quello che dice Ezio, ma il 75% del gioco lo fa il culo. Abbiamo giocato 4 partite la settimana scorsa, e all'80% dei casi, chi sfigava alla grande poteva essere dio e perdere, e chi sculava poteva essere il peggior giocatore del mondo ma vinceva.
--- Termina citazione ---
Cazzata.
L'alea c'è, ed è quella di un tiro di moneta. Statisticamente metà dei dadi vanno a te, metà al Narratore. La massa dei dadi tirati garantisce una curva piuttosto regolare per questa distribuzione.
Se si gioca allo stesso livello conta soprattutto l'abilità del Narratore nel creare un accumulo di Gemme dove vuole lui e interrompere la narrazione al momento giusto.
Il Narratore ha troppi dadi? Smettete di creare interessi, polli! Vuoi vederla che la smette e perde anche un dado? Inoltre... 11 gemme? Significa che non ha dovuto scartarne nemmeno una e che ha risolto tutti gli interessi in gioco per chiuderla. In 4. Ma... scherziamo?
Qua si entra davvero nelle sottigliezze del gioco, e nel sapere quando sparare a zero con gli Interessi e quando limitarsi. La regola generica è "abbine sempre 5 davanti", ma con le regole generiche non si vince.
Gli strumenti per abbattere l'alea ci sono, sono tutti lì e sono estremamente sottili, raffinati e soddisfacenti da usare. Quello è il vero cuore del gioco.
POI è vero che come in tutti i giochi basati sul rapporto 50/50 a volte capiti la partita in cui la sfiga la fa da padrone (vedi il povero Hendrake a Play), ma è tutt'altro che la norma.
Emanuele Borio:
--- Citazione ---[cite]Autore: Aetius[/cite]Cazzata.
L'alea c'è, ed è quella di un tiro di moneta. Statisticamente metà dei dadi vanno a te, metà al Narratore. La massa dei dadi tirati garantisce una curva piuttosto regolare per questa distribuzione.
--- Termina citazione ---
La statistica non esiste XD
--- Citazione ---[cite]Autore: Aetius[/cite][span style=text-decoration: underline;]Se si gioca allo stesso livello[/span]conta soprattutto l'abilità del Narratore nel creare un accumulo di Gemme dove vuole lui e interrompere la narrazione al momento giusto.
Il Narratore ha troppi dadi? Smettete di creare interessi, polli! Vuoi vederla che la smette e perde anche un dado?
--- Termina citazione ---
Se i giocatori non creano interessi si va avanti all'infinito, perciò pe forza se ne creano per farlo arrivare a 8 e nel contempo per averne alcuni per se.
--- Citazione ---[cite]Autore: Aetius[/cite]Inoltre... 11 gemme? Significa che non ha dovuto scartarne nemmeno una e che ha risolto tutti gli interessi in gioco per chiuderla
--- Termina citazione ---
11 gemme erano le 8 della storia e le 3 di base. Dopo di che c'erano ancora 3-4 interessi a testa per cercare di avere gemme.
Il narratore arriva sempre e comunque a avere almeno 8 gemme, altrimenti la storia non finisce, a meno che non la faccia finire lui. Perciò è il minimo cercare di accaparrarsi interessi.
--- Citazione ---[cite]Autore: Aetius[/cite]Qua si entra davvero nelle sottigliezze del gioco, e nel sapere quando sparare a zero con gli Interessi e quando limitarsi. La regola generica è "abbine sempre 5 davanti", ma con le regole generiche non si vince.
--- Termina citazione ---
La partita è cominciata con noi aventi 5 interessi davanti. Ognuno. Dopo di che si è visto che risolvendone 6 è arrivato a 7 dadi, e quindi si è tentato di stopparlo regalandogli una gemma, altrimenti si prendeva tutto. Così, almeno, pensavamo, scartava una gemma per non risolvere i nostri interessi. Invece lui li ha risolti tutti e se li è presi per un 85%.
--- Citazione ---[cite]Autore: Aetius[/cite]POI è vero che come in tutti i giochi basati sul rapporto 50/50 a volte capiti la partita in cui la sfiga la fa da padrone (vedi il povero Hendrake a Play), ma è tutt'altro che la norma.
--- Termina citazione ---
Di 7 partite che ho fatto nella mia vita c'era sempre almeno un giocatore che devastava la statistica, vincendo in un giro oppure perdendo in due.
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