Chiacchieriamo > Generale
Sulle traduzioni [iniziata su "[Coyote Press] Hot War"]
Davide Losito - ( Khana ):
--- Citazione ---[cite]Autore: Rafu[/cite]Perché ci vogliamo male. E perché ciò che è italiano non è "figo"
--- Termina citazione ---
E non solo i titoli, o le fiction... ^^
Michele Dubini:
--- Citazione ---cosa pensi del discorso generale?
--- Termina citazione ---
Penso un "dipende".
Dipende dalla situazione e dal titolo in questione.
Ci sono casi in cui la traduzione non inficia minimamente il concetto o il salto logico voluto dall'autore e la traduzione risulta perfetta o lascio adito a pochi dubbi, salvaguardando comunque il messaggio principale [pensa a titoli come Love is a dog from Hell tradotto in L'Amore è un cane che viene dall'inferno o ancora Ham on Rye tradotto in Panino al Prosciutto].
Altre volte tradurre è sbagliato e si preferisce - per le stesse ragioni che ho esposto sopra - lasciare il titolo in originale.
Un esempio sempre Bukowskiano? Post Office (perfettamente traducibile in "Ufficio Postale", ma che avrebbe svilito la vervé del titolo, il suo "alone" americano). O - ancora, e stavolta passando a Neil Gaiman - American Gods. E potrei fare decine di altre esempi.
Poi ci sono casi in cui la traduzione in italiano è COMPLETAMENTE diversa da quella del titolo in quanto non solo intraducibile, ma anche totalmente non-comprensibile da un lettore non-anglofono. Si salvaguarda il concetto a discapito della forma originaria [non della forma in assoluto]. Un esempio.
Beh... The Catcher in the Rye di Salinger, tradotto in Il Giovane Holden (scelta che condivido. Dire "Il Cacciatore nel campo di segale" avrebbe DAVVERO svilito il concetto)
E' un discorso molto più ampio e radicalmente differente dal dire: inglese -> figo, italiano -> non figo. Nessuno dice che l'inglese/la lingua originale sia UBER rispetto all'italiano, ma che in determinati casi NON tradurre è l'unica maniera per salvare l'essenza del titolo.
Aggiunta: Personalmente, se non si fosse capito, appartengo alla "scuola" della traduzione non-letterale e della salvaguardia dei concetti alla base dei testi e dei titoli. Il senso di apparente svuotamente che può causare questa scelta è voluto; è il lettore che lo andrà a colmare, con gli strumenti forniti nel testo.
Mauro:
--- Citazione ---[cite]Autore: mik[/cite]Poi ci sono casi in cui la traduzione in italiano è COMPLETAMENTE diversa da quella del titolo in quanto non solo intraducibile, ma anche totalmente non-comprensibile da un lettore non-anglofono. Si salvaguarda il concetto a discapito della forma originaria [non della forma in assoluto]
--- Termina citazione ---
Questo non dà contro al mio discorso; forse ho lasciato sottintesa una cosa che avrei dovuto esplicitare: un concetto viene trasmesso attraverso significante e significato; nel tradurre, almeno uno dei due verrà spesso, se non sempre, modificato, per quanto poco, e a volte per salvaguardarne uno si deve totalmente cambiare l'altro (esempio a caso: To rain cats and dogs). Questo in sé non caratterizza una traduzione come buona o cattiva, si deve valutare perché e come è stato fatto. Salvare il concetto (significato) a discapito della forma (significante) non è in sé un male.
Sottolineo una cosa: la nota che inserirei va proprio nella direzione del comunicare totalmente (o almeno tentare) il significato. I vari significati di Hot War sono stati fatti vedere da khana, e se non si trova un significante che li trasmetta tutti (o, almeno, tutti quelli rilevanti) l'unico modo per farlo è una nota.
In tal senso, ancora non capisco perché sarebbe dannosa, e quindi ripeto la domanda: perché quindi la nota sarebbe dannosa? Non solo non penso che rovinerebbe quella finezza, anzi credo che la renderebbe esplicita anche a chi non la capirebbe altrimenti.
--- Citazione ---[cite]Autore: mik[/cite]Il senso di apparente svuotamente che può causare questa scelta è voluto; è il lettore che lo andrà a colmare, con gli strumenti forniti nel testo
--- Termina citazione ---
Se ti stai riferendo al collegamento tagliato di cui parlavo, non mi riferivo a uno svuotamento (e non concordo che quel taglio sia appartente, in caso lo consideri tale). Non sto dicendo che il termine viene svuotato del significato, ma che tale significato passa dall'essere comunicato da un significante all'essere comunicato da due significanti; quindi, mentre in un caso l'associazione è diretta, nell'altro si deve fare il passo di associare entrambi i significanti all'unico significato (associazione che, vedi l'esempio di chi non conosce l'Inglese, non è scontata).
Se la citazione si riferiva a quanto sopra detto, e se reputi che la nota sia negativa perché toglie al lettore il compito che dici, personalmente non capisco perché inserire tale compito sarebbe un valore aggiunto; personalmente mi pare una cosa negativa, perché rende piú criptica, e potenzialmente incomprensibile, una cosa che nel testo originale è direttamente comunicata.
Michele Dubini:
--- Citazione ---In tal senso, ancora non capisco perché sarebbe dannosa, e quindi ripeto la domanda: perché quindi la nota sarebbe dannosa? Non solo non penso che rovinerebbe quella finezza, anzi credo che la renderebbe esplicita anche a chi non la capirebbe altrimenti.
--- Termina citazione ---
Non capire il concetto e il significato della sigla "Hot War" è tanto probabile quanto il non capire il concetto della sigla "Happy Hour".
Mettere una nota di traduzione andrebbe a banalizzare un concetto e a svilire il lettore del "salto logico" che dovrebbe avvenire nel corso della lettura. Il fatto che tale "salto" non venga nemmeno documentato nella versione inglese, esprime anche la nostra scelta di "far riempire questo vuoto apparente" dal lettore e trovare il giusto significante [dove "trovare" è un termine assai poco adatto, visto che RISALTA in modo INEQUIVOCABILE dalla lettura. La dimostrazione è che sino ad oggi non ho mai trovato nessuno che mi ha chiesto spiegazioni sui titoli].
Una nota la vedo consierabile - e non necessaria - solo quando si opera una traduzione davvero aliena rispetto al testo originale (vedi l'esempio de "Il Giovane Holden"). Allora sì che acquista un senso proprio.
Mauro:
--- Citazione ---[cite]Autore: mik[/cite]Non capire il concetto e il significato della sigla "Hot War" è tanto probabile quanto il non capire il concetto della sigla "Happy Hour"
--- Termina citazione ---
Il che allora significa semplicemente che entrambi posso capitare (è un fatto visto, non un'ipotesi).
--- Citazione ---[cite]Autore: mik[/cite]Mettere una nota di traduzione andrebbe a banalizzare un concetto e a svilire il lettore del "salto logico" che dovrebbe avvenire nel corso della lettura. Il fatto che tale "salto" non venga nemmeno documentato nella versione inglese, esprime anche la nostra scelta di "far riempire questo vuotoapparente" dal lettore e trovare il giusto significante
--- Termina citazione ---
Onestamente non capisco perché svilirebbe il lettore: chi lo capirebbe comunque, non ha motivo di sentirsi svilito per una spiegazione data a chi invece non lo capirebbe; chi invece non lo capirebbe, nella nota trova un servizio. Il servizio per cui ha pagato: poter apprezzare i concetti trasmessi dal testo originale pur non leggendolo in originale.
A parte questo, che una cosa non venga spiegata in originale non significa assolutamente che non debba venir spiegata nemmeno in traduzione.
C'è un passaggio da un significante a due significanti, e questo può rendere utile una nota che in originale non serviva. in Inglese mi pare ovvio che non venga spiegato il legame tra Hot War e Hot War, in Italiano mi pare meno ovvio non spiegare quello tra Hot War e "Guerra Calda". Premesso che ovviamente la nota cui mi riferisco sarebbe piú articolata, «Hot War significa "Guerra Calda"» è una nota che può avere senso; "Hot War" means "Hot War" è inutile e ridicola. È un salto che viene inserito in traduzione, in originale non c'è; ovvio quindi che in originale non venga spiegato.
Una nota non è utile solo a fronte di una traduzione aliena, è utile ogniqualvolta ci sia un aspetto che potrebbe sfuggire al lettore che non conosce la lingua originale; perché è questo il lavoro del traduttore, è questo che un acquirente (e lo dico da acquirente) paga nell'acquistare l'opera tradotta: la possibilità di capire in Italiano ciò che non capirebbe in Inglese. Se il testo tradotto richiede che il lettore capisca una cosa in Inglese... allora cosa compra la traduzione a fare?
Forse non è chiara una cosa: io non sto dicendo di fare una nota che spieghi il legame tra "Guerra Fredda" e "Guerra Calda"; ma una che spieghi quello tra Hot War e "Guerra Calda", e tutti i vari significati rilevanti che ha il primo termine. Perché se è plausibile che un inglese sappia che significa "Guerra Totale", è plausibile che uno che compra la traduzione non lo sappia (ed è certo che tra gli acquirenti c'è chi non lo sa).
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