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Sulle traduzioni [iniziata su "[Coyote Press] Hot War"]

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Mauro:
Iniziata su [Coyote Press] Hot War.
Approfondisco quanto detto in questo messaggio.

Il motivo per cui credo che l'Inglese sembri piú evocativo dell'Italiano è semplicemente l'abitudine: per quanto uno conosca l'Inglese, mediamente la lingua che maggiormente ci si troverà a vivere (letta, parlata, ascoltata, scritta) sarà l'Italiano; quindi, Hot War (prendo questo come esempio semplicemente perché è quello da cui è nata la discussione e perché tocca l'altro argomento, quello della traduzione) sembra piú esotico di "Guerra Calda" semplicemente perché a "Guerra Calda" siamo abituati (se non alla locuzione in sé, alle singole parole), sicuramente piú che a Hot War.
In effetti, non è che l'Inglese in sé sembri piú evocativo, lo stesso discorso vale per le altre lingue; per gli stessi motivi reputo che a un Inglese "Guerra Calda" suoni piú esotico di Hot War (di questo trovo riscontro in esperienze come questa: «[Hasimir] non [poteva] contemplare di giocare uno Sbavatore, no, doveva restare Frother. / E però secondo gli autori anglofoni Frother era la parola comune e banale, mentre Sbavatore era un affascinante termine straniero dal suono attraentemente latino»). Se un Italiano vivesse per vent'anni in Inghilterra... Hot War sarebbe ancora cosí evocativo?

Ora: tradurre o non tradurre, possono entrambe essere scelte valide; quello che non mi trova d'accordo è l'idea che tradurre per esempio Hot War con "Guerra Calda" faccia perdere di evocatività: per me, tanto è scontato "Guerra Calda" per un italiano, quanto lo è Hot War per un Inglese. Nel tradurlo non si perderebbe in evocatività, anzi si manterrebbe l'effetto che il titolo originale fa nel pubblico originale.
Se poi mi si dice che nel lasciarlo intradotto si ha un titolo che suona meno familiare posso anche essere d'accordo; ma non concordo col dire che, per citare mik, tradurre distorcerebbe "il feeling del gioco o dei termini stessi". Anzi: per i motivi detti credo che lo conserverebbe anche meglio. E, se proprio lo distorcerebbe, non capisco perché tradurlo all'interno del testo invece lo manterrebbe.

Passando al discorso "traduzione": sicuramente tradurre sempre e comunque non è la scelta migliore, e la valutazione fa fatta caso per caso, considerando vari aspetti linguistici e non. Però personalmente tra la linea che cerca di lasciare quanto piú possibile intradotto, e quella che cerca di tradurre quanto piú possibile, mi trovo piú d'accordo con la seconda; sia perché rende il prodotto piú immediatamente fruibile nella lingua d'arrivo, sia per le considerazioni sopra fatte.
Inoltre, ma qui dipende da quanto si vogliano seguire le norme linguistiche (e da altre considerazioni), un termine straniero andrebbe messo in corsivo; quindi non tradurre in teoria significa riempire il manuale di termini in corsivo.
Del resto, non credo che lasciare il titolo in originale automaticamente aumenti l'evocatività; per esempio, trovo Memorie di Guerra, piú evocativo di Memories of War; oppure, Solipsist: Solipsisti personalmente non mi pare meno evocativo, ed evita l'"Effetto Distretto 9": il gioco è intotolato a questo fantomatico Solipsist... che non appare mai, visto che si parla sempre e solo di "Solipsista" e "Solipsisti" (l'ho chiamato "Effetto Distretto 9" dal film District 9, dove il nome del Distretto è lasciato inalterato nel titolo, ma viene tradotto nel film; da cui, questo fantomatico District 9 di fatto nel film non appare mai).
È vero che Solipsist è la traduzione di "Solipsista", cosí come District 9 è quella di "Distretto 9"; ma, per usare un esempio fatto a un mio amico: ho un film che si intitola Jack the Killer, la storia di Giacomo l'Assassino; certo: l'uno è la traduzione dell'altro, ma di fatto nel film questo fantomatico "Jack the Killer" non apparirebbe mai.
In generale, non mi piace molto l'idea di avere il titolo intradotto nel titolo stesso, ma tradotto all'interno del testo.

Marco Amicone:
Però bisogna anche considerare il suono che fa un termine/frase, cosa che troppo spesso viene sottovalutata (non mi riferisco nello specifico ad Hot War ma in generale).

A volte il suono di una parola in lingua originale ha un effetto, ma tradotta un'altro. Magari suscita addirittura ilarità perché è una parola buffa, date un occhiata qui http://tvtropes.org/pmwiki/pmwiki.php/Main/InherentlyFunnyWords, sono parole considerate buffe, traducetele in italiano e molte non lo sono più o non lo sono per gli stessi motivi!

Tornando su Hot War, le due parole nel titolo sono monosillabi (o almeno credo, se quel poco che ricordo di linguistica non mi tradisce, qualcuno può correggermi e picchiarmi in caso :D) e sono entrambe parole di 3 lettere, a differenza dell'italiano. Idem Cold City, due parole con lo stesso numero di lettere... Magari è un caso, ma chissà! La forma delle parole a me piace, magari la specularità è voluta :p

Davide Losito - ( Khana ):
Innanzitutto ti segnalo che il link che hai lasciato nel thread di Hot War non funziona, prova a correggerlo, perché sono dovuto venire a cercarmi il post :)

Venendo al post...
Come pensavo, la parte "teorica" della dissertazione la condivido.

I punti di distacco sono, credo, nella sensibilità e nel gusto personale.
Per come la vedo io, stiamo "traducendo il più possibile". Hot War (il titolo) è fuori dal possibile, ossia il titolo sulla copertina è intraducibile ANCHE per come è resa graficamente la copertina stessa.


Mettendo lettere "arrotondate" come una G e una C al posto di lettere "verticali" come la H e la W, si perde completamente lo sviluppo "a cascata" del layout che è stato dato alla copertina, che personalmente è talmente bella che sarebbe davvero un peccato doverla rifare.
Oltretutto, Hot War è ambientato a Londra, motivo in più per lasciare i giocatori immersi in un ambiente anglofono.
(Questo apre anche un discorso secondario, ma ne saprete di più a Este... o dopo Este, per chi non viene...)

Unico appunto che ti faccio sulla "traduzione totale" è che in Italiano non si usa. L'italiano, e il latino volgare fin dai tempi della Repubblica di Roma, è intriso di termini stranieri, soprattutto tecnici.
I Romani usavano termini greci per scienza e tecnologia, gli italiani hanno usato prima il francese (1700 / 1800) e ora l'inglese (1900 / 2000), "imbastardendo" la lingua con termini stranieri. E' una caratteristica dell'italiano, cosa che francese e spagnolo ad esempio non fanno e traducono tutto (dove non possono, traslitterano, tipo il "Quechù", che è il Ketchup in Spagna).
Quindi visto che non abbiamo problemi a suare "cocktail", "happy hour", "sport", "computer", "compact disk", "hi-fi", e tutta un'altra serie infinita di termini tecnico-settoriali, non vedo perché un banale "hot war" possa creare scompiglio.

Oltre a questo, c'è il discorso della "resa" del testo.
Hot in inglese non è solo traduzione letterale di Caldo.

Il dizionario inglese riporta questi significati:

adjective ( hotter , hottest )
1 having a high degree of heat or a high temperature : it was hot inside the hall | basking under a hot sun.
• feeling or producing an uncomfortable sensation of heat : she felt hot and her throat was parched.
• (of food or drink) prepared by heating and served without cooling.
• informal (of an electric circuit) at a high voltage; live.
• informal radioactive.
2 (of food) containing or consisting of pungent spices or peppers that produce a burning sensation when tasted : a very hot dish cooked with green chili.
3 passionately enthusiastic, eager, or excited : the idea had been nurtured in his hot imagination.
• lustful, amorous, or erotic : steamy bed scenes that may be too hot for young fans.
• angry, indignant, or upset : her reply came boiling out of her, hot with rage.
• (of music, esp. jazz) strongly rhythmical and excitingly played : hot salsa and lambada dancing.
4 involving much activity, debate, or intense feeling : the environment has become a very hot issue.
• (esp. of news) fresh or recent and therefore of great interest : have I got some hot gossip for you!
• currently popular, fashionable, or in demand : they know the hottest dance moves.
• difficult to deal with; awkward or dangerous : he found my story simply too hot to handle.
• (of a hit or return in ball games) difficult for an opponent to deal with : fielding a hot grounder at third.
• Hunting (of the scent) fresh and strong, indicating that the quarry has passed recently.
• informal (of goods) stolen and difficult to dispose of because easily identifiable.
• informal (of a person) wanted by the police.
• [ predic. ] (in children's games) very close to finding or guessing something.
5 informal knowledgeable or skillful : Tony is very hot on local history.
• [ predic. ] [usu. with negative ] good; promising : this is not so hot for business.
• [ predic. ] ( hot on) informal considering as very important; strict about : local customs officers are hot on confiscations.

Come noterai, dal punto 2 compreso in avanti (ossia da quando vuole dire "piccante"), la corrispondenza diretta non esiste più.
Per un inglese però, "HOT" ha tutti questi significati, contemporaneamente e sempre.
Quindi tradurre Hot War con Guerra Calda non è necessariamente corretto. E' "solo" il primo livello di letteralità.
Quindi leggendo tutte le definizioni (specialmente la 3 e la 4), il miglior candidato possibile (e siamo ancora in perfetto ambito LETTERALE) sarebbe:

Guerra Totale.

Che è ANCHE italiano corrente e corretto.

Hai idea del putiferio che si scaricherebbe contro Coyote sui forum per aver OSATO tradurre "hot" con "totale"? (che è corretto, invece...)

Davide Losito - ( Khana ):

--- Citazione ---[cite]Autore: Mark[/cite][p]Però bisogna anche considerare il suono che fa un termine/frase, cosa che troppo spesso viene sottovalutata (non mi riferisco nello specifico ad Hot War ma in generale).[/p][p]A volte il suono di una parola in lingua originale ha un effetto, ma tradotta un'altro. Magari suscita addirittura ilarità perché è una parola buffa, date un occhiata quihttp://tvtropes.org/pmwiki/pmwiki.php/Main/InherentlyFunnyWords, sono parole considerate buffe, traducetele in italiano e molte non lo sono più o non lo sono per gli stessi motivi![/p][p]Tornando su Hot War, le due parole nel titolo sono monosillabi (o almeno credo, se quel poco che ricordo di linguistica non mi tradisce, qualcuno può correggermi e picchiarmi in caso :D) e sono entrambe parole di 3 lettere, a differenza dell'italiano. Idem Cold City, due parole con lo stesso numero di lettere... Magari è un caso, ma chissà! La forma delle parole a me piace, magari la specularità è voluta :p[/p]
--- Termina citazione ---


Ringrazio Mark per questo intervento, soprattutto per la musicalità delle parole, che ho lasciato fuori dal mio post perché sarebbe stato troppo lungo.
La musicalità e il motivo per cui, ad esempio, il mio gioco si chiama "ME-mo-ries-of-WAR" e non "me-MO-rie-di-GUE-rra"...

In più Guerra Totale è anche speculare come Hot War... but stay tuned! Una Guerra Totale ci sarà... ^^ e non sarà la traduzione di Hot War.
Ho detto troppo, adesso Iacopo mi spara... :P

Marco Amicone:
Super crosspost, alè!

Ecco si, anche la copertina è da non sottovalutare, per tornare alla faccenda del mio feticismo per la forma delle parole... Peraltro credo che nemmeno entrerebbe nella copertina se il titolo fosse tradotto in italiano, quindi ritoccherebbe fare tutto daccapo ed alla fine non ne vale nemmeno la pena...

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