Play by Forum > (Solar System) PbF 2: Solar KOTOR
[Solar KOTOR] - PbF (Playtesting) - Storia
Luca Veluttini:
Avrei pensato innanzitutto a questa suddivisione iniziale dei Personaggi, tanto per provare qualche modalità diversa:
- Zan Wolfant (Fra)
- Xiaan Minx (Ashrat)
- Ikki Dikki (triex) e Delilah (Caretaker)
Luca Veluttini:
Coruscant ancora si leccava le ferite della guerra. Coruscant ancora cercava di ripartire, ma la ripresa era difficile. Il potere delle corporazioni era forte e il Senato debole, troppo debole. In un appartamento nel settore governativo una Twi'lek osservava le luci del pianeta che sembravano suggerire vita.
Alle sue spalle le porte si aprono e compare sulla soglia un gruppo di cereani vestiti da alti burocrati.
"La ringraziamo per averci concesso udienza" esordisce quello che sembra più carico di potere tra i tre cereani.
"Come saprà il Senato sta attraversando un periodo difficile, così come la Repubblica. Noi vorremmo semplicemente raccogliere pareri dai rappresentanti più giovani del Senato. Loro è il futuro e sarebbe bene sapere che cosa siano disposti a fare pur di assicurarlo alla Repubblica."
Era giunto il momento di muovere un po' i fili della politica per ridare forza al Senato.
Ashrat:
Xiaan si alza in piedi esibendo il suo sorriso più cortese. Indica ai cereani una serie di poltrone disposte con un ordine non troppo stretto, ma che consente contatti visivi tra tutti e una comoda conversazione. "Prego, accomodatevi." Mentre parla si avvicina con apparente noncuranza a una poltrona di poco più alta delle altre, su cui prende posto. Lascia scorrere lo sguardo sulla delegazione. "Mi sento lusingata dallo scoprire che la mia opinione viene tenuta in considerazione da persone nella vostra posizione. Non dobbiamo nascondercelo, signori: l'autorità del Senato è stata indebolita, e se il Senato vacilla lo fa anche la Repubblica. I Senatori in carica hanno affrontato periodi bui, ma ora la loro grande esperienza sarebbe più utile alla Repubblica se fosse utilizzata per guidare nuovi membri del corpo governativo. Troppi pianeti, troppi popoli sono sottorappresentati nell'amministrazione, e questo crea distacco tra loro e la Repubblica, lascia spazio al malcontento e alla sedizione. Raggiungere una maggiore equità nella distribuzione dei seggi nel Senato e delle cariche amministrative nei confronti di coloro che hanno avuto finora meno spazio potrebbe apportare il necessario rinnovamento e ridare forza alle istituzioni creando un nuovo senso di appartenenza e partecipazione tra i nostri cittadini... beh, meno affezionati."
Accompagna le ultime parole con un sorriso rilassato, mentre studia la reazione della delegazione alle sue parole.
Luca Veluttini:
"E quindi cosa farebbe, Senatrice, in concreto?" risponde quello che sembra il membro più in vista della delegazione, con un tono un po' infastidito dalle tue considerazioni, mentre alle sue spalle un giovane cereano sembra guardarti ora più con odio che con apprezzamento come mostrava all'inizio.
Ashrat:
"Selezionare tra autorità locali e funzionari di un certo numero di mondi soggetti che partecipino a una commissione per l'integrazione, in cui Senatori di provato prestigio ed esperienza possano ascoltare e valutare proposte relative a fasce di cittadini di solito poco rappresentati e contemporaneamente verificare se alcuni di loro siano idonei ad assumere posizioni di maggiore responsabilità nell'amministrazione. Ho dei dati a proposito dei pianeti che potrebbero beneficiare di questa opportunità, scelti per una serie di ragioni che ho esplicitato nella mia relazione sull'argomento, se vorrete esaminarla." Si china in avanti, assumendo un'espressione grave. "So bene che un'idea come questa potrebbe incontrare l'opposizione di alcuni gruppi di potere che rischiano di essere ridimensionati. Ma da questo punto di vista credo che sappiamo tutti come ci siano concentrazioni di autorità e responsabilità che sono sfruttate dai nostri oppositori per gettare sulla Repubblica l'ombra di una gestione dello Stato in funzione di interessi personali. So che ci sono state preoccupazioni in proposito anche da parte di membri della vostra delegazione..."
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