Autore Topic: [GDRLive] La scuola di Turku  (Letto 6674 volte)

Mauro

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[GDRLive] La scuola di Turku
« Risposta #15 il: 2008-07-19 10:31:54 »
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[cite] Radagast:[/cite]la distinzione tra "eläytyminen" e "syventyminen"

In poche parole? :D
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Mauro »

Radagast

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« Risposta #16 il: 2008-07-19 14:01:50 »
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[cite] Mauro:[/cite]
Citazione
[cite] Radagast:[/cite]la distinzione tra "eläytyminen" e "syventyminen"

In poche parole? :D


eläytyminen = provare le stesse emozioni del personaggio

syventyminen = concentrarsi sul personaggio
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Radagast »

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« Risposta #17 il: 2008-07-19 20:45:08 »
Per farsi un'idea di come la pensava Pohjola 4 o 5 anni dopo la pubblicazione del Manifesto di Turku, consiglio le FAQ di Pohjola (http://www2.uiah.fi/~mpohjola/turku/faq.html), scritte secondo me nel 2004 o poco dopo, e l'articolo Autonomous Identities (http://www.ropecon.fi/brap/ch8.pdf), che è del 2004.
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Radagast »

[GDRLive] La scuola di Turku
« Risposta #18 il: 2008-07-20 11:05:12 »
Scusate il parziale OT.

Ma dove posso reperire una versione in italiano del Process Model?
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Fabio "Shia&quo »

Radagast

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« Risposta #19 il: 2008-07-20 13:28:35 »
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[cite] Fabio "Shia" :[/cite]Scusate il parziale OT.

Ma dove posso reperire una versione in italiano del Process Model?

Ti ho risposto nel thread apposito: http://forum.narrattiva.it/viewtopic.php?p=2522#2522
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Radagast »

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[GDRLive] La scuola di Turku
« Risposta #20 il: 2008-07-20 22:01:00 »
Dato che nel thread originario (cioè http://forum.narrattiva.it/viewtopic.php?t=239 su "Non cedere al sonno") questo mio intervento sarebbe probabilmente off-topic, lo faccio qui.

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[cite] Moreno Roncucci:[/cite]E leggendolo, ho scoperto che Hicks si dirà pure disinteressato alla teoria, ma mente spudoratamente.  Si atteggia, fa l'indifferente, ma poi scopri che il suo gioco si basa su una defnizione di conflict resolution da manuale (la chiama pure così), non fa sconti sul fortune-in-the-middle, reward system e struttura narrativa, e ha un sistema per far creare Situazione ai giocatori all'inizio che dimostra che si è letto ben bene Sorcerer, riuscendo persino a migliorarlo su questo aspetto.  Questo gioco pare scritto da uno che si studia la teoria tutti i giorni e se ne tiene una copia sotto il cuscino, non da uno che "non ci fa caso"...   :lol:


Anche Mattia da qualche parte accennava a questa cosa, e mi ha ricordato il caso di Susi Ansaloni, che non perde occasione per ribadire che la nascita e lo sviluppo della teoria è la peggior disgrazia che potesse accadere nel campo del roleplaying, e poi tira fuori un live come "Il corvo e altre poesie" che sembra fatto seguendo alla lettera il Manifesto di Turku e i successivi articoli di Pohjola (perfino le poche critiche che le ho fatto coincidono con le critiche che faccio a Turku).

Dato che secondo me Susi dice la pura verità quando asserisce di disprezzare la teoria, ho elaborato la seguente spiegazione: partendo dalla sua conoscenza di "Non manco di nulla" (live turkuista che ha giocato tempo fa), ha generalizzato le idee che contiene (quindi, che le piaccia o no, in un certo senso ha fatto teoria) e sulla base di quelle ha creato il suo live.

Non è possibile che anche Hicks abbia fatto qualcosa del genere? Può essere che abbia letto e giocato "Sorcerer" e altri giochi forgiti e abbia tratto da lì le idee per "Non cedere al sonno", senza di fatto leggere nulla di teoria "formalizzata" ma basandosi solo sui concetti che gli erano rimasti dalle sue esperienze coi giochi forgiti e che aveva autonomamente generalizzato (che gli piaccia o no).

Naturalmente fare una cosa del genere è molto più difficile che attingere direttamente alla teoria, quindi si corre un rischio molto concreto di finire a fare quello che dice Moreno: "un parpuzio con qualche tecnica indie appiccicata alla buona". Il fatto che non sia andata così farebbe pensare che ci sia una bella testa sotto i capelli di Hicks...
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Radagast »

Renato Ramonda

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[GDRLive] La scuola di Turku
« Risposta #21 il: 2008-07-20 22:08:02 »
Ahem... in realta' Fred e' su The Forge da secoli. In passato ha anche litigato con Edwards, chiudendo temporaneamente il forum EvilHat su TheForge. Poi si sono chiariti, e infatti il forum e' stato riaperto tempo fa.

Il fatto casomai e' che Fred non e' mai stato molto "addentro" alla teoria ed al gruppetto che ne discute la definisce. Ma la conosce, e in passato ha dimostrato di saperla spiegare meglio di alcuni degli autori (seppure non condivida alcuni punti, tipo la dualita' conflict/task resolution).

Gli EvilHat, in generale, progettano giochi senza porsi la teoria come binario unico da cui non sgarrare: non e' il nucleo su cui costruiscono i giochi, ma piuttosto uno strumento da usare quando serve.
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da renatoram »

Radagast

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[GDRLive] La scuola di Turku
« Risposta #22 il: 2008-07-20 22:28:36 »
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[cite] renatoram:[/cite]Il fatto casomai e' che Fred non e' mai stato molto "addentro" alla teoria ed al gruppetto che ne discute la definisce. Ma la conosce, e in passato ha dimostrato di saperla spiegare meglio di alcuni degli autori (seppure non condivida alcuni punti, tipo la dualita' conflict/task resolution).


Però Moreno nel thread originario dice:

"un sacco di post di Hicks in cui si dichiarava molto scettico sulla teoria (in generale, non solo sul big model)"

Insomma, è scettico o non è scettico? Se è scettico significa che non crede alla correttezza e/o all'utilità di quello che la teoria dice: e allora perché la usa?


Citazione
[cite] renatoram:[/cite]Gli EvilHat, in generale, progettano giochi senza porsi la teoria come binario unico da cui non sgarrare: non e' il nucleo su cui costruiscono i giochi, ma piuttosto uno strumento da usare quando serve.


Ma allora, se Hicks considera la teoria uno strumento utile, non è scettico. Quindi ha ragione Moreno e Hicks dice le bugie? :oops:

Vabbè, buono a sapersi: quando mi chiederanno esempi di assorbimento passivo della teoria attraverso la pratica, farò l'esempio di Susi ma non quello di Hicks. :D


P.S.: Trovo abbastanza preoccupante che ci sia qualcuno che "si pone la teoria come binario unico da cui non sgarrare": è esattamente la cosa che contesto più ferocemente a Mike.
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Radagast »

Renato Ramonda

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[GDRLive] La scuola di Turku
« Risposta #23 il: 2008-07-20 23:25:38 »
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Vabbè, buono a sapersi: quando mi chiederanno esempi di assorbimento passivo della teoria attraverso la pratica, farò l'esempio di Susi ma non quello di Hicks.


Sarebbe decisamente un esempio errato, essendo Hicks uno dei membri della comunita' di The Forge (e uno degli organizzatori del Forge Booth di GenCon).


Al resto non rispondo, dato che anche con tutto il charitable reading di questo mondo mi pare una bella collezione di trollbaiting :)

Sinceramente non so quale sassolino ti si sia incastrato nella scarpa, o chi pensi che ce l'abbia messo, ma il tono dei tuoi interventi negli ultimi giorni e' stato costantemente teso a cercar rissa (con moreno, ma non solo) con commenti sarcastici. O cosi' e' stato precepito, almeno da me. Quindi applico una delle regole della presenza online di (caso vuole) Fred Hicks, e la chiudo qui :)
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da renatoram »

Radagast

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[GDRLive] La scuola di Turku
« Risposta #24 il: 2008-07-20 23:56:17 »
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[cite] renatoram:[/cite]Al resto non rispondo, dato che anche con tutto il charitable reading di questo mondo mi pare una bella collezione di trollbaiting :)

Boh, forse potresti anche avere ragione in altri casi, ma in questo caso proprio no...

Edit: Ho riletto tutti i miei inteventi dell'ultima settimana, e tranne che in questo messaggio http://forum.narrattiva.it/viewtopic.php?p=2512&highlight=#2512 non mi pare di avere mai fatto trollbaiting. Anzi, per fortuna io applico il charitable reading.
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Radagast »

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