Dato che nel thread originario (cioè
http://forum.narrattiva.it/viewtopic.php?t=239 su "Non cedere al sonno") questo mio intervento sarebbe probabilmente off-topic, lo faccio qui.
[cite] Moreno Roncucci:[/cite]E leggendolo, ho scoperto che Hicks si dirà pure disinteressato alla teoria, ma mente spudoratamente. Si atteggia, fa l'indifferente, ma poi scopri che il suo gioco si basa su una defnizione di conflict resolution da manuale (la chiama pure così), non fa sconti sul fortune-in-the-middle, reward system e struttura narrativa, e ha un sistema per far creare Situazione ai giocatori all'inizio che dimostra che si è letto ben bene Sorcerer, riuscendo persino a migliorarlo su questo aspetto. Questo gioco pare scritto da uno che si studia la teoria tutti i giorni e se ne tiene una copia sotto il cuscino, non da uno che "non ci fa caso"... :lol:
Anche Mattia da qualche parte accennava a questa cosa, e mi ha ricordato il caso di Susi Ansaloni, che non perde occasione per ribadire che la nascita e lo sviluppo della teoria è la peggior disgrazia che potesse accadere nel campo del roleplaying, e poi tira fuori un live come "Il corvo e altre poesie" che sembra fatto seguendo alla lettera il Manifesto di Turku e i successivi articoli di Pohjola (perfino le poche critiche che le ho fatto coincidono con le critiche che faccio a Turku).
Dato che secondo me Susi dice la pura verità quando asserisce di disprezzare la teoria, ho elaborato la seguente spiegazione: partendo dalla sua conoscenza di "Non manco di nulla" (live turkuista che ha giocato tempo fa), ha generalizzato le idee che contiene (quindi, che le piaccia o no, in un certo senso ha fatto teoria) e sulla base di quelle ha creato il suo live.
Non è possibile che anche Hicks abbia fatto qualcosa del genere? Può essere che abbia letto e giocato "Sorcerer" e altri giochi forgiti e abbia tratto da lì le idee per "Non cedere al sonno", senza di fatto leggere nulla di teoria "formalizzata" ma basandosi solo sui concetti che gli erano rimasti dalle sue esperienze coi giochi forgiti e che aveva autonomamente generalizzato (che gli piaccia o no).
Naturalmente fare una cosa del genere è molto più difficile che attingere direttamente alla teoria, quindi si corre un rischio molto concreto di finire a fare quello che dice Moreno: "un parpuzio con qualche tecnica indie appiccicata alla buona". Il fatto che non sia andata così farebbe pensare che ci sia una bella testa sotto i capelli di Hicks...