Hmmm...dunque, mi sembra di non aver visto niente del genere in giro per il forum, quindi lo chiedo in un bel thread nuovo di zecca
Da nuovo arrivato nel mondo dell'indie e compagnia bella (ex parpuziano costantemente insoddisfatto) sto scoprendo questo mondo piano piano, e mi sembra di trovarmici alla grande, almeno come 'forma mentis'
A volte però mi saltano fuori dei dubbi un po' assurdi, e quindi, alla fine, chiedo
In questo caso, si tratta della formulazione delle poste in AiPS: il 'problema' è venuto fuori nel PbF che stiamo giocando su GdRItalia.
Ci stiamo ancora un po' tarando sulla formulazione dei conflitti, aggiustando piano piano il tiro, ed è venuto fuori questo mio dubbio a proposito dei conflitti 'in perdita'.
In soldoni: è possibile (non come meccaniche di gioco, più come impostazione generale di una serie) che un giocatore proponga un conflitto con una posta che sa già di voler perdere?
Cioè...posso io giocatore proporre una posta per il mio protagonista, immaginando che quello sarebbe il suo comportamento e il suo obiettivo nella scena, e poi decidere che 'sarebbe più interessante farlo perdere'?
O è soltanto un stupido complicarsi la vita, e mi converrebbe proporre una posta "rovesciata"?
In altri termini...è 'meglio' mantenere una separazione netta tra quello che vuole ottenere il protagonista e quello che il giocatore trova 'più appropriato' o in casi del genere bisogna semplicemente rovesciare la posta e 'giocare per vincere' pur sapendo che, da un punto di vista 'qualitativo' si sta danneggiando il proprio personaggio ponendosi come obiettivo una cosa che non vorrebbe mai fare?
Forse è una questione un po' di lana caprina, ma mi perdo sempre fin troppo volentieri in questi sofismi...