[Molto bene, allora riprendiamo dal 3!]
I documenti che ha trovato Jean in casa del consigliere sono soprattutto lettere e registri di transazioni. Questi ultimi confermano i vostri sospetti sul barone: contengono infatti le liste delle merci che vengono fatte arrivare nottetempo al porto. Ciò che vi stupisce è che non solo alcune delle mercanzie sono talmente oscure da far rischiare un'indagine per negromanzia da parte della chiesa al loro possessore, ma anche che per la maggior parte si tratta di oggetti molto costosi. Talmente costosi che le esigue casse del barone non dovrebbero bastare a coprire le spese nemmeno per un singolo carico...
Le lettere spiegano in parte come il barone possa permettersi queste stranezze: contengono infatti promesse di prestiti in cambio di informazioni sulle attività del barone. Le lettere non sono firmate, ma in città ci sono poche persone che potrebbero permettersi di prestare simili somme di denaro.
Una sola lettera non riguarda né il barone, né i suoi traffici, ma il consigliere in persona. Si tratta di una vecchia lettera di raccomandazione (la data è di 30 anni fa), che presenta l'allora giovane Cornelio come diligente studioso a un "Magister" di nome Nicolau Hokenbach. La missiva descrive Cornelio come uno "studente modello, di grande ingegno et naturale disposizione alle scienze filosofali".