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[Burning Wheel] Burning Hamelin - Topic di Gioco

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Suna:
Mi rivolgo al taverniere, che fa anche da uscere della gilda. Mi basta un cenno di intesa, lui lascia la mescita della birra alla moglie e mi fa strada verso la cantina, dove apre una imponente botte che nasconde l'ingresso alla gilda: una brillante idea del mastro dell'Autunno: una botte di maturazione alta più di due metri a sezione ellissoidale, la cui parte frontale in realtà è una porta, dietro alla quale sta un breve corridoio che conduce ad un'ulteriore porta rinforzata. Busso con le nocche in una sequenza in codice e mi apre uno dei fratelli della gilda. Entro e mi dirigo verso l'ufficio del mastro, che in queste ore è solito aggiornare i registri della gilda.

Antonio Caciolli:
Jean

Entrato nella stanza intravedo subito delle mappe al muro e distese anche sul tavolo con varie tratte disegnate sopra, ma poi la mia mente si concentra sul cercare qualcosa che riguardi il barone e alla fine riesco a trovare un quaderno di documenti nascosto all'interno della libreria e camuffato da libro di letteratura. Prendo ogni cosa e butto poi qualche libro a terra senza far rumore aprendo più cassetti possibile e poi prendendo con me altri documenti ... insomma facendo finta che sia un furto e sfruttando il fatto che anche la ladra sarà entrata per rubare qualcosa

poi esco per andare a trovare Lothar come avevamo detto

Arioch:

--- Citazione ---[cite]Autore: Antonio[/cite]facendo finta che sia un furto
--- Termina citazione ---


Bé... non è che non lo sia, eh! ^_^''

Comunque aspettiamo Carlo per l'incontro con Lothar

Arioch:
Antje

Come ti aspettavi, il maestro è seduto alla sua scrivania, intento a trascrivere i propri conti sul libro mastro della gilda. Senza alzare gli occhi dalle pagine, e senza smettere di scrivere, ti saluta alla sua maniera chiedendoti: "Allora, come è andata?"

Suna:
"Ecco la refurtiva. Mi aspettavo di trovare di più, ma c'è stato un contrattempo... no, non le guardie, non ti devi preoccupare. C'era un altro. Un ladro non autorizzato. Una ex guardia di nome Jean, che stava cercando di sottrarre qualcosa dal palazzo. Non mi ha detto che cosa fosse, ho cercato di sbarazzarmene senza ucciderlo, ma non c'è stato verso." Sospiro, depositando il sacco sulla scrivania del mastro. "Ho dovuto agire di fretta, dopo aver perso tempo con lui e dopo aver rischiato che facesse scoprire entrambi."

Fornisco quindi una descrizione dettagliata del volto, della stazza e delle vesti di Jean. Dopodiché mi faccio ancora più seria: "Non sta certo a me ricordarti i principi che regolano la Gilda, ma noi non lasciamo mai correre un sopruso. Costui si è introdotto in un palazzo appartenente ad una zona per cui pago il diritto di prelievo, e ha danneggiato i miei affari. 'Danneggiare un membro della gilda è danneggiare la gilda,' cito semplicemente dalla legge." Pausa drammatica. "E la legge delle gilde è l'unica legge che ha un vero peso in questa città".

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