Helen Bertholds
Quei tentacoli... no! Lontano! Stammi lontano! "STAMMI LONTANO!" urlo.
Non capisco cosa succeda attorno a me...
...e poi tutto cambia. Tutto diventa più lucido, come se non fossi io e non fossi nel mio corpo, come se stessi vedendo un film di cui già conosco la trama. Il professore non è un professore, non è una cosa vivente, è un incubo incarnato. Mentre i suoi tentacoli mi avvolgono e li sento stringersi attorno a me, nelle orecchie e nella mente risuonano le voci dei bambini che mi prendevano in giro per ogni cosa. Le voci però diventano presto una specie di cantilena, come una sorta di preghiera, mentre le parole non sono più intelligibili; gradualmente, le voci si spengono, e rimane solo una voce femminile, la voce di una bimba che mi chiede se sto bene, mi dice di non preoccuparmi perché tutto andrà per il verso giusto...
...la bestia emette un urlo mentre la colpisco con violenza sulla testa con la torcia, dal lato luminoso. La torcia rimane incastrata nel suo cranio, i tentacoli si ritraggono e la sua intera figura sembra sgnofiarsi e dissolversi come neve al sole, lasciandomi sola vicino alla caldaia, illuminata dalla torcia caduta in terra, nel silenzio.
-MikeT