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[NCaS] Ritorno a Silent Hill - Topic di Gioco

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Arioch:
Ah sì, scusa: quindi devi inserire solo l'equipaggiamento che hai già, non è necessario che ne aggiungi uno nuovo.

Ivan Repetto:
Nick Fischer

Il panico, per pochi attimi che si dilatano in un tempo che sembra infinito, mi lascia schiacciato in quella posizione accucciata. Cerco il fazzoletto per asciugarmi un pò di sudore sulla fronte nella tasca interna del giubbotto  e in realtà le mie dita sfiorano la foto...la foto di Sophie che fanciullescamente mi porto sempre dietro temendo che un giorno o l'altro prima o poi se non riusciremo a trovare una cura, possa essere una delle ultime immagini di mia figlia sorridente.
Sfiorarla mi ricorda ancora più vividamente la ragion per cui sono tornato, la ragione perchè non posso farmi arrestare..mi alzo e di scatto raggiungo correndo quasi inginocchiato l'unica porta che riesco a vedere aprendola buttandomici praticamente addosso...un cartello oltre la porta indica la rimessa della centrale.
Percorro il corridoio che mi porta al garage di corsa guardandomi continuamente alle spalle nel timore di poter essere scovato....raggiungo il posteggio e oltrepasso una sbarra con una guardiola stranamente anch'essa vuota...faccio due passi in strada guardandomi attorno se ci sono altre volanti..mi tiro su il bavero per coprirmi dall'aria gelata e allo stesso tempo per nascondermi quasi alla vista di eventuali passanti..riprendo il cellulare e provo nuovamente a comporre il numero di Rob pregando che possa rispondere  

Arioch:
Billy


--- Citazione ---[cite]Autore: Mr. Mario[/cite][p][span style=color: rgb(0, 255, 0);]Mi lascio andare, accucciandomi lungo il muro per un lungo momento, mentre la musichetta continua a suonare fino alla conclusione della canzone, a dire il vero un po' gracchiante, e poi resto nel silenzio. Adesso ricordo perché lo avevo nascosto. Non potevo guardarlo di notte, nel dormitorio, perché la musica avrebbe svegliato gli altri bambini e attirato l'attenzione. Me lo avrebbero portato via. E invece a me serviva.
Nel biglietto, la firma è stata cancellata da una macchia di umidità. O forse, dalle mie lacrime. Non importa. Mi ricordo il suo nome. Mi ricordavo di lei, anche se non mi ricordavo chi era. Slego la corda che tiene chiuso il mio album di disegni, e la trovo subito. E' sempre stata lì, col suo sorriso dolce. Dopo l'incidente, quando tutto il mondo era impazzito, lei dev'essere stata tutto quello che c'era di bello nella mia vita. La sua immagine era rimasta con me anche se il suo ricordo, per qualche motivo, se n'era andato. In basso a destra, nel mio disegno c'è il suo nome. Jenny.[/span][/p][p][span style=color: rgb(0, 255, 0);]Richiudo il biglietto, lo infilo nel mio album insieme al disegno, e rilego il tutto. Sono stato qui abbastanza. Non so più di preciso cosa ci faccio qui, ma adesso so che vorrei delle risposte. Ci sarà un archivio da qualche parte in questo edificio. Beh, ci sarà stato, almeno. Provo a cercarlo, se proprio non trovo niente, cerco di ricordarmi dov'erano l'ospedale, o la scuola. O casa mia.[/span][/p]
--- Termina citazione ---


Dunque, l'archivio... ricordi che la stanza della direttrice al piano inferiore era piena di carte, potresti provare lì. Esci dal bagno guardando con sospetto lo specchio alle tue spalle, aspettandoti di vedere sbucare da un momento all'altro l'ombra delle Istruttrici e torni nel corridoio. Cavolo, questo non può essere lo stesso orfanotrofio in cui sei entrato: il pavimento è mezzo marcio e la maggior parte delle porte sono sbarrate con delle assi di legno. Le mura sono completamente scrostate e piene di scarabocchi fatti con qualcosa che pare carboncino, e sei sicuro che questi non c'erano quando sei entrato.
Provi a leggere le scritte ma sono incomprensibili, sembrerebbero in latino, come le preghiere che vi leggevano la sera prima di mandarvi a letto qui alla Wish House. Quelle megere erano fissate con questa storia della religione... Ti fermi. La scala che collegava il pianoterra col primo piano è crollata, lasciando al suo posto un salto di parecchi metri. Ma che cazzo, qui si va ben oltre la mera sfortuna!

Arioch:
Charles


--- Citazione ---[cite]Autore: makahd[/cite]"EHI!! non voglio farvi male!!!non scappate" urlo verso i 2 bambini,ma senza effetto. Scappano,corrono, fuggono da me che non voglio far nulla se non capirci qualcosa;mi avvicino a loro ,al telone dove sono corsi per nascondersi con una mano alzo il grigio telone e con la testa mi abasso per veder sotto.
--- Termina citazione ---


Sotto il telone è buio, ma non abbastanza da impedirti di scorgere i contorni dell'imponente struttura delle montagne russe. I bambini stanno ancora scappando, corrono su per una scaletta di ferro che conduce in cima al roller-coaster, proprio dove un tempo si saliva sull'attrazione.
"Fermi!" urli ancora, senza molta speranza, poi ti lanci nuovamente all'inseguimento. Arrivi in cima alle scale giusto in tempo per vederli correre via, sopra i binari. Senza pensarci ricominci a seguirli, scavalcando con un balzo la transenna che ti separa dai binari sospesi. La struttura traballa un po' sotto il tuo peso ma inizialmente non ci fai troppo caso. Poi però vieni colto come da un senso di vertigine. C'è qualcosa che non va, la testa ti sembra quasi sul punto di scoppiare...vieni investito da un'ondata di frammenti di ricordi: immagini e suoni che non sai collocare, voci dal tuo passato, o forse da quello di questo posto... quasi non senti il secco rumore con cui si sbloccano i sistemi d'arresto della giostra, né il rombo dei carrelli in corsa verso di te...

Lo spirito astioso che aleggia in questo luogo non va preso alla leggera, tira 6 dadi Dolore, che usa per riversare la propria rabbia sul povero Charles...

Michael Tangherlini:

--- Citazione ---[cite]Autore: Arioch[/cite]La figura del professore si ritrae nell'ombra quando punti la torcia verso di lui, come se la debole luce emessa da essa fosse sufficiente ad accecarlo "Anderson? Ehm... sì, sì sono io... sei proprio tu Helen, alla fine quindi sei tornata. Cosa ci fai qui? Sei venuta a trovare qualcuno? Qualcuno dei tuoi amichetti della scuola?" Gli occhi del professore sembrano illuminarsi all'idea e sul suo volto si disegna un sorriso "Posso portarti da loro, se vuoi... così potrete giocare insieme! Lo so che a voi giovanotti piace giocare qui sotto, non preoccuparti, non dirò niente a nessuno..."
--- Termina citazione ---

"Professor Anderson? Ma cosa sta dicendo?" Il comportamento di quest'uomo non mi piace... Andiamo al sodo: prima mi sbrigo, prima finisco e prima me ne vado di qui! "Dove è la... la bambina?"

-MikeT

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