Aggiungo un intervento, perché ogni tanto ci si dimentica di una cosa...
Il termine originale in inglese è "Roleplaying Games", poi accorciato in "Roleplay Games".
E' fondamentale sapere che "Roleplay" è una tecnica inventata nel campo delle scienze sociali come strumento di simulazione e previsione comportamentale, non che di studio delle meccaniche dei gruppi, a livello micro e macroscopico.
E' un termine nato in seno alle teorie dello
Psicodramma e del
Sociodramma, che sono strumenti di analisi del comportamento umano.
Lo Psicodramma in particolare è nato -PRIMA- del D&D, e per la precisione, c'è chi sostiene che Anderson e Gygax abbiano consultato Jacob L. Moreno prima di uscire con la prima edizione "ufficiale".
Qui in caso interverrà Iacopo, che è la sua materia.
Quello che facciamo noi, sono -GIOCHI- di Roleplay. Nella dicitura italiana "gioco di ruolo", "gioco" traduce "game" e "di ruolo" traduce "roleplay".
Non è la prima volta che scrivo che a mio avviso la traduzione è un po' infelice, ma ormai sono 30 anni che li chiamiamo così, quindi ci teniamo questa etichetta.
Ad ogni modo, nel significato stesso di "Roleplay" è compreso il "changing one's behaviour to fullfill a role".
Quale sia questo "role", è diverso da gioco a gioco.
In seso strettissimo, "essere il GM" è un "role". "Fare il curatore" è un "role". Ma anche "Io sono Luke Skywalker" è un "role".
Definire cosa sia "interpretare", quindi, è ancora più complesso, perché "giocare bene il curatore" in D&D4ed, è cmq un "interpretare il ruolo", espressione che in italiano si usa anche per frasi tipo "interpreta bene il ruolo di attaccante", in contesti sportivi.
Quindi "interpretare" inteso come "adattare il proprio comportamento al ruolo assegnato" è implicitamente obbligatorio nell'attività di "giocare di ruolo", anzi, è un "sine qua non".