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[NCaS] Ritorno a Silent Hill - Protagonisti

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Ivan Repetto:
Nome del Personaggio : Nick Fisher, 34 anni
Professione : Psicologo, altrimenti detto "Strizzacervelli"

Cosa ti tormenta? : Un mio paziente, un giovane di 22 anni si è fatto saltare il cervello con una pistola nel mio ufficio nel mio vecchio lavoro al reparto di Psicologia e Malattie Mentali dell'Ospedale di Silent Hill, dicendo che era colpa mia, che non ero riuscito a salvarlo.

Cosa c'è in superficie? : Un perfetto e preparato professionista. Sono noto nell'ambiente di lavoro, i colleghi mi stimano e gli amici del bar si stupiscono per la mia capacità di non lasciarmi assorbire in nessuna maniera dai problemi dei miei pazienti, perfetto insomma

Cosa giace in profondità? : Non è per caso o per il traffico che sono arrivato tardi e non ho potuto salvare il ragazzo.
Ero occupato con un cliente che pagava molto bene, e non ho voluto certo lasciarlo di fretta per quel ragazzo che mi dava una miseria.
E di soldi ne ho disperatamente bisogno, mia figlia Sophie  ha una patologia cardiaca congenita grave e molto rara e le cure sono molto costose.
Temo di non riuscire a salvarla

Dove stai andando? :  Sono tornato a Silent Hill, la mia città di infanzia e dove ho lavorato come psicologo e dove purtroppo è successo il fatto che mi ha sconvolto la vita e per il quale ci siamo trasferiti. Ho ricevuto la chiamata inaspettata di un vecchio collega, aveva grandi notizie per me e per Sophie, forse c'era una nuova cura, dovevo solo raggiungerlo all'Ospedale. Sono partito subito ma sono arrivato di sera e mi sono fermato in un motel

Cosa ti è appena successo? Sono uscito dalla camera del motel per andare a prendere un pò di ghiaccio al distributore, la notte è estremamente silenziosa, interrotta bruscamente da un terribile grido di paura e orrore proveniente da una delle camere di fronte alla mia dall'altra parte del cortile

Equipaggiamento ->  : Una fotografia della mia amata bambina Sophie

Metà Oscura -> Alterego : Da piccolo avevo un compagno di giochi, ma nessuno lo sapeva, anzi nessuno sembrava accorgersi che ci fosse. Era simpatico e divertente, tranne quando si arrabbiava, a volte si arrabbiava perchè non giocavo con lui, ma io non volevo fare tutti i giochi che proponeva, alcuni mi sembravano folli, altri semplicemente disgustosi, specie quelli che riguardavano gli animali domestici o randagi del vicinato.
Il peggio è che spesso gli adulti se la prendevano poi con me, anche mamma e papà, io provavo a dirgli che non ero io, io non volevo, poi mi trovavo in camera solo a piangere. Sogno di un uomo che mi assomiglia terribilmente adesso, anche nei vestiti, come me solo con i capelli rossi, un pò sudaticci e le iridi completamente bianche, lo vedo con la sua espressione folle e diabolica, sembra voglia darmi una mano, ma nel farlo fà del male agli altri, potrebbe usare le stesse mie tecniche psicoterapeutiche ma alla rovescia, stimolando le persone ad uccidersi...se si stufa, potrebbe farlo lui stesso in modi brutali...lo temo terribilmente..soprattutto perchè sento..che ha qualcosa di me

RiquadrI incubo : 0

Arioch:

--- Citazione ---[cite]Autore: Talos 2.0[/cite][p]Reazioni :[/p][p]Per via del background direi
Lotta :2
Fuggi :1[/p]
--- Termina citazione ---


Le Reazioni sono sostituite dai Riquadri Incubo in RaSH :-)

Ivan Repetto:
Si scusa, facendo un pò di copia incolla me li sono dimenticati, per il resto ti va bene?

Arioch:
Sì, perfetto direi!

Mr. Mario:
Mi chiamo Billy North, 18 anni appena compiuti.

e sono un giovane disadattato, con mille famiglie affidatarie alle spalle, entrato e uscito dal riformatorio e scappato dall'ultima casa famiglia.

Cosa mi tormenta? Lo vuoi proprio sapere? Non sapere quasi nulla sulla mia famiglia, sull'incidente stradale che ha ucciso mia madre e anche me, per un paio di minuti, per esempio. Non riuscire a ricordare quasi nulla prima dell'incidente. Non sapere chi sia mio padre, cosa gli sia successo, e perché cazzo non sia mai venuto a cercarmi. Non sapere se il fratello gemello che vedo nei miei sogni è reale oppure no. Non sapere chi sia il donatore del cuore che mi è stato trapiantato dopo l'incidente. Non sapere quanto mi resta da vivere. Devo andare avanti?

Cosa mi è appena successo? Beh, me ne sono andato dal Saint Theresa. No, del perché, non ne voglio parlare. Uno dei muratori che lavorano in fondo alla strada ha lasciato le chiavi nel cruscotto del suo pickup. Fesso. Così ho deciso di festeggiare il mio fottuto compleanno cambiando aria per un po', e me ne sono andato fuori città quando ho visto un cartello che mi sembrava di avere già visto. Silent Hill. Aspetta, non è dove mi hanno operato? Decido che andare a dare un'occhiata non mi costa nulla, e svolto. Toh, è una di quelle cittadine con il cartello Benvenuti. Heh. si vede che da queste parti nessuno vende bombolette spray. Beh, io me ne sto guidando il pickup del muratore, bello tranquillo in mezzo alla nebbia, e all'improvviso la strada cede sotto di me. Cazzo. Le ruote davanti del pickup sono sospese su un abisso di fuoco e io non so cosa fare.

Cosa c'è in superficie? Un giovanotto dall'aria ribelle e strafottente, piercing, occhiali da sole e magliette provocatorie, che cerca di darsi arie da duro.

Cosa giace in profondità? Un ragazzo sensibile, con un senso di colpa e una rabbia che da anni non mi so spiegare. Sembra che odi tutto, ma in realtà ce l'ho con me stesso, e sto bene solo quando sono di notte, da solo, con lo zaino pieno di spray. Allora lì dò il meglio di me. O almeno quando posso disegnare.

Dove sto tornando? Sto tornando a casa, la casa della mia famiglia. Dove tutto è cominciato. Al momento non ne ho la minima idea però. Di questo posto assurdo, mi ricordo solo dell'ospedale e dell'orfanotrofio.

Equipaggiamento: Un album di disegni. I muri non me li posso portare via, e quelle suore di merda del Santa Theresa mi hanno sequestrato le bombolette.
Un barattolo di chiodi arrugginiti.
Un biglietto di auguri musicale, scrittomi dalla mia infermiera preferita.
Uno zippo rubato ad uno dei miei padri affidatari.

Metà Oscura: Disegni col gesso. Lo dicevo io che in questo posto del cazzo non vendono bombolette, così c'è qualche povero cristo che invece disegna col gesso. Cavolo, se ce ne avessi uno io di gessi farei la prova, perché la sua scrittura è dannatamente simile alla mia. Mi ricorda un gioco che facevo da piccolo...

Anima: X X X
Corruzione Permanente: O O O
Disperazione: X X O O O O
Riquadri incubo: X O O

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