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[Solipsist] - 3 Pbf

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Emanuele Borio:

--- Citazione ---[cite]Autore: Faust[/cite]- Voglio che la notte duri per sempre 2
--- Termina citazione ---


--- Citazione ---[cite]Autore: Faust[/cite]- Voglio essere l'unico abitante di questo mondo 2
--- Termina citazione ---

Queste sono una figata. Tanto che valuterei se metterne una a 3.

--- Citazione ---[cite]Autore: Faust[/cite]- Nessuno può vivere da solo senza mai relazionarsi con gli altri (Disillusionment) 2
--- Termina citazione ---

Questa non so... Forse verrebbe meglio come: "Ho bisogno dell'approvazione altrui", oppure "Mi sento solo"
O insomma roba simile ma che parta da lui come soggetto

Bel personaggio ^^

Daniele Papa:
grazie dei commenti ^^ Per quanto riguarda la terza limitazione, il "ho bisogno dell'approvazione altrui" è già implicito nella prima, quindi sarebbe ridondante... e neanche "mi sento solo" non lo vedo adatto, perché è lui a rifuggire la compagnia. Comunque ho stilato una sintetica descrizione del mio personaggio:

Michele Valli è un ragazzo di 18 anni magro e slanciato, con gli occhi azzurri e i capelli neri corti e lisci. La sua più grande passione è il pianoforte, che ha iniziato a suonare da soli due anni mostrando immediatamente del talento. Caratterialmente è fragile ed insicuro, ed ha un rapporto di amore/odio con la sua famiglia composta da i due genitori, un fratello più grande ed una sorella più piccola.  

Per il setting in realtà non ho in mente niente di particolare, quindi dimmi tu Toz a cosa pensavi, direi che il mio personaggio si adatta ad un qualsiasi contesto.

Fabio Succi Cimentini:

--- Citazione ---[cite]Autore: Faust[/cite]direi che il mio personaggio si adatta ad un qualsiasi contesto.
--- Termina citazione ---


Guarda, in realtà direi che è importante che tu metta degli elementi che ti interessano, o comunque definire relativamente qualcosa. Non solo a livello di "dove si gioca", ma anche di mood, livello di maturità, argomenti da evitare in ogni modo etc.
Per dire: nel PbF 1 si parte da un 'non-luogo' o meglio una non specifica e inesistente grande città indicativamente italiana, in epoca modellata sulla contemporaneità, con l'idea di storie "dure", con un soprannaturale non da effetti speciali.
Ecco, mi piacerebbe che proponessi qualcosa su questa falsariga. Io ci sto pensando, ma vorrei prima le tue idee.

Daniele Papa:
Allora, ci ho riflettuto un po' sul setting. Intanto come si può immaginare dal nome del mio pg, pensavo anch'io ad un'ambientazione italiana, e forse sarebbe meglio fare come nella vostra sessione, con una città non-luogo che ci permette di inventare edifici e luoghi liberamente, invece di una città vera. La storia vorrei che fosse seria e si concentrasse sulla (eventuale) crescita psicologica del mio personaggio, mi interessa il rapporto con la famiglia e la musica, ma ad esempio un argomento che almeno all'inizio eviterei è quello amoroso.
Poi in questi giorni mi era venuta un idea, che un po' riprende quella che avevo quando pensavo al pg precedente: sarebbe interessante se all'interno di questa città ci fosse una spece di "cerchia" dei solipsisti che si occupa di tenerli sotto controllo perché loro non turbino eccessivamente l'ordine delle cose e non si facciano prendere da manie di grandezza (anche per contrastare l'ombra, se vogliamo usarla nella nostra giocata), e che il mio pg sia uno di quelli sotto osservazione. Che ne dici? Forse poi sarebbe complicato gestire cambi di realtà contrastati tra solipsisti?

Fabio Succi Cimentini:
Riesumiamo un po' questo topic.
Glenda aveva mostrato interesse a partecipare: la evoco! Per me può andare benissimo, anzi due protagonisti (giocato e confermato, ormai) possono essere un ottimo motore di bang e provocazioni a vicenda.

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