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GDR nelle scuole elementari

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Niccolò:
ehm, devo scriverlo in grassetto che mi riferivo a shadow, e chiedevo l'esperienza a Iz?

rgrassi:
Ehm... Sorry.
Rob

Glenda:
Premetto che non ho seguito tutto il Topic perchè la polemica mi fa venire un fastidioso brivido sulla schiena...quindi potrei ripetere qualcosa che magari è stato già detto e me ne scuso da ora.
Stavo riflettendo su una cosa (e riflettevo dentro una bella piscina idromassaggio...questo porta sempre pensieri positivi): probabilmente il sistema di Levity potrebbe andare bene più di Aips per una certa fascia di bimbi di scuola elementare, ovvero quelli di seconda-terza-quarta.
I bimbi di quinta e i miei delle medie, invece, li vedo più adatti ad Aips.
Vi spiego perché.
Levity, per come lo sto giocando io, è MOLTO regolativo: il narratore dice "tu hai l'autorità di dire questo o quello" e lo dice in modo molto chiaro, tanto che Rob si arrabbia perché a me non riesce restare in quei limiti, e sforo, perché mi sento imbrigliata.
Ai bimbi piccoli, invece, quell'imbrigliamento è utilissimo, perché, appunto, hanno bisogno di avere comandi chiari e precisi, e riescono a rispondervi meglio che noi adulti. Inoltre, avendo ancora poco senso della "costruzione logica" di una storia, senza quei limiti deraglierebbero.
Alle medie diventa diverso: i ragazzi "hanno bisogno" di splafonare un po'...perché la loro fantasia è anche troppo imbrigliata da ciò che vedono in tv, o dalla vergogna di fronte ai compagni...oppure anche solo perché quella è un'età in cui "le regole sono strette", anche quando sono regole di gioco.
Quindi è bene che ce ne siano POCHISSIME e CHIARISSIME e che tutto il resto si possa infrangere, altrimenti, se ogni volta che dicono qualcosa che non va bene col sistema, li blocchi, finisce che poi si AUTO-BLOCCANO e non si buttano più.
Vanno incoraggiati a buttarsi anche se questo vuol dire andare un po' fuori dalle righe.
Per quello anche con Aips ho dovuto accettare dei compromessi con loro: per non farli sentire "giudicati se giocano bene o male", perché questo è la morte del gioco e della fantasia, e purtroppo, anche se lo fai bonariamente, quando un adulto (e nel mio caso una prof) ti fa notare che quella cosa non la dovevi dire, si passa dal terreno del divertimento a quello della "didattica"...e se fai quel salto...bhe...fine del gioco.

Ezio:

--- Citazione ---[cite]Autore: Glenda[/cite]Ai bimbi piccoli, invece, quell'imbrigliamento è utilissimo, perché, appunto, hanno bisogno di avere comandi chiari e precisi, e riescono a rispondervi meglio che noi adulti. Inoltre, avendo ancora poco senso della "costruzione logica" di una storia, senza quei limiti deraglierebbero.
--- Termina citazione ---


Hmmm... non avevi detto che avevi dovuto "allentare un po' le briglie" con AiPS? Non basterebbe tornare a stringerle per avere i comandi chiari e precisi di cui parli?

rgrassi:

--- Citazione ---
Levity, per come lo sto giocando io, è MOLTO regolativo: il narratore dice "tu hai l'autorità di dire questo o quello" e lo dice in modo molto chiaro, tanto che Rob si arrabbia perché a me non riesce restare in quei limiti, e sforo, perché mi sento imbrigliata.
--- Termina citazione ---


OT:
Lo è perchè stiamo facendo una sessione in cui cerco di SPIEGARE passo passo i meccanismi di Levity. Al tavolo, e dopo i primi 5 minuti di giocata queste cose, sono 'trasparenti'. Si chiama Levity proprio perchè si gioca con una struttura precisa di regole che però i giocatori non 'avvertono'.

IT: Levity non limita l'uso della fantasia. Sappiamo tutti che 'restrictions foster creativity' e che un aumento di regole non necessariamente significa restrizione della fantasia. Ciò detto, ho giocato anche con bambini delle medie (che ci volete fare, ho la fortuna di aver avuto tanti nipoti di diverse fasce di età) senza cambiare una virgola del 'sistema'. Le due chiavi sono il "Potere di Narrazione" (chi può narrare cosa e come) e il "Potere di Decisione" (chi decide cosa e come, e cosa ne deriva). Regolando in maniera opportuna questi due aspetti puoi già iniziare a fare cose molto belle. Con i bambini delle medie, poi, nasce un altro aspetto. La sessualità ed i rapporti sociali che si costruiscono intorno a questo aspetto. Soprattutto per le femmine. Una giocata di ruolo in questo contesto non può prescinderne, sebbene la possa e la debba trattare con strumenti idonei e parlando con lo stesso linguaggio dei ragazzi (sebbene in un mondo immaginario).
Rob

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