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[Actual [Play]] La mia Vita con Edward Norton
Matteo Suppo:
Domenica, ora imprecisata del mattino. Mi avvicino a piccoli balzelli allo stand di Narrattiva, e chiedo a Claudia se ci sono demo con posti disponibili. "Certo, c'è la mia vita col padrone con Michele, ma non ha iscritti". Che ci vuole, penso, e trovo altri due disposti a farsi torchiare dal padrone.
Poiché il gioco bene o male è conosciuto da tutti al tavolo, si prova una leggera variante dell'originale. Il padrone che giocherà Michele è Edward Norton, famoso professore di fama mondiale, che si trova al politecnico di Torino a lavorare su un progetto, coi suoi fidi sottoposti a sgobbare come cammelli informatici.
Io spingo verso questo scenario, per vari motivi: intanto anche io, come Michele, ho vissuto l'università, e so bene quali storie dell'orrore si celano in questo ambiente. E poi seguo la regola "Gioca vicino a casa". Infatti lavoro attualmente per un professore (un professore decisamente migliore di Norton, fortunatamente) proprio al politecnico di Torino, e proprio nel settore informatico.
Sempre per lo stesso motivo dò al mio personaggio il mio cognome e la mia stessa sorte: il corso di laurea è stato chiuso, e quindi deve fare casini immensi per riuscire a laurearsi.
Non si tratta affatto di una coincidenza. E' una cosa voluta, so a cosa vado incontro.
I primi ordini del padrone non vengono resistiti o quasi. Andare a fare una lezione al posto suo, rubare un server nuovo, chiedere a una ragazza di accompagnare il professore a una cena per fargli fare bella figura.
Probabilmente si tratta di un transitorio iniziale. Tanto si sa che all'inizio è praticamente impossibile resistere all'ordine, e poi non c'è ancora nessuna immedesimazione, nessun transfer emotivo. I personaggi ancora non sono definiti, nè tantomeno i png. Non c'è nessuna difficoltà a danneggiare persone che non esistono neanche nell'immaginario.
In seguito però i personaggi e i giocatori iniziano a cercare di resistere. A tutto c'è un limite in fondo. Quando il professore ti dà una mazza da golf in mano e dice "Vai a prendere a bastonate l'altro servitore e non tornare se non lo mandi all'ospedale" uno dice NO, soprattutto perché l'altro servitore è ormai un personaggio reale nella fiction.
Tuttavia i dadi parlano chiaro. Se fallisci il tiro di resistere lo devi fare.
Quando il professore ti chiama e dice "Dì alla tua amica qua che deve [intrattenere] i miei due clienti" e tu fallisci il tiro, lo devi fare.
Non è affatto facile: prova a dire una cosa del genere a una persona a cui hai assicurato che non sarebbe successo nulla. Una persona che si è fidata di te. Non c'è da meravigliarsi se aumenta il Disgusto di Sè.
Andando avanti aumenta la frustrazione. Prudono le mani. Vorresti resistere, sai che se riuscissi a resistere si entrerebbe nel finale, ma i dadi ti tradiscono. Maledetti dadi.
Oltretutto Michele non tira mai i dadi. Delega sempre a qualcun altro. In fondo lui è il Padrone, non si abbasserà mica a fare certe cose, no?
E' una delle tante battute che costellano la giocata. Ridiamo un sacco, mangiamo patatine, facciamo foto a r2-d2 che passa di lì. Ma la fiction non è stupida o ridicola. E' tragica, e si sente anche sotto il suono delle risate. Perlomeno io la sento.
La scena finale arriva e vede tutti i personaggi con Norton sulla riva del po. Uno di loro deve tuffarsi per recuperare la mazza da golf che ha incautamente gettato lì dentro, ma naturalmente non vuole. Il mio personaggio cerca di difenderlo, ma gli viene intimato di fare lo stesso. Resiste all'ordine e si entra nel finale. "Ah per la tua amichetta [escort] non resisti ma se devi fare un bagnetto sì eh?" dice qualcuno, con una frecciatina che colpisce dritta dritta al disgusto di sè del mio personaggio. Colpisce emotivamente anche me, con un senso di colpa insensato. Sono i dadi che decidono, non io giocatore, quindi non posso avere colpa, logicamente. Boh...
Viene raccontata brevemente una collutazione e Michele descrive che Norton viene gettato nel fiume. Tutto qui? La parola fine tutta d'un tratto? Se la cava così a buon mercato?
"no" scatto io, "non è ancora morto!" e descrivo come gli spacco i denti con la mazza da golf.
Devo essere sembrato un po' indemoniato, perché dopo mi chiederanno se sto bene. Beh sì, ma doveva avere quello che si meritava, perdio.
E' stata la prima volta che sono riuscito ad arrivare alla fine di una giocata de La mia Vita col Padrone, e diamine se è risultato intenso. Sarà che era vicino a casa, sarà che Michele ha trovato il mio punto debole (non rivelarlo in giro, però xD). Comunque mi è piaciuto molto, anche se ero abbastanza sconvolto.
Mi ero detto, subito dopo: "Cavoli, non ci posso rigiocare un'altra volta", ma poi passando il tempo ho cominciato a dirmi: "Cavoli, devo giocarci di nuovo".
Strano eh?
Sarà che in fondo in fondo io sono Zippolo, l'emoniglietto.
Emanuele Borio:
Vogliamo le schede e il Padrone! U_U
Michele Gelli:
Lo so che al tavolo ho attinto a piene mani a tutta la mia riserva di barocchismi, ma sul forum certe parole non si possono dire. Ho fatto due piccoli interventi, ma il senso che si trattava di una ragazza normale trattata come la più sfatta delle escort è molto chiaro...
Poi vi do il punto di vista del Prof. Norton su tutta la situazione...
Ferruccio A.C.:
Mega Fanmail a Triex, Michele e tutti i partecipanti! Bello davvero.
Un po' vi invidio, io non so se riuscirei a mettermi "nel gioco" così tanto. Vuoi perchè un po' temo la mia emotività dirompente(fondata sulla rabbia e sul rancore ahimè) e un po' perchè il gioco(ma non solo il gioco in tutte le sue forme, ma anche libri e film) per me rappresenta un'evasione dalla realtà atta a riposare i miei pensieri in attesa della faticata successiva. Però, bravi davvero! Bel gioco!
Matteo Suppo:
--- Citazione ---[cite]Autore: MicheleGelli[/cite][p]Lo so che al tavolo ho attinto a piene mani a tutta la mia riserva di barocchismi, ma[span style=color:#00f]sul forum certe parole non si possono dire[/span]. Ho fatto due piccoli interventi, ma il senso che si trattava di una ragazza normale trattata come la più sfatta delle escort è molto chiaro...[/p][p]Poi vi do il punto di vista del Prof. Norton su tutta la situazione...[/p]
--- Termina citazione ---
Whoops éè
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