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Approcci all'indie: donne vs uomini
Michael Tangherlini:
Se siete riusciti a far giocare qualche giochino gay (Vellutini et al., 2010) a persone diverse dalle solite, avete notato differenze nell'atteggiamento fra maschi e femmine? Se sì, in che senso? Sono curioso, perché ho l'impressione che le nostre care figliuole siano N spanne sopra noi maschi nell'innovatività e nell'apertura alle cose nuove, nonché all'interesse nella narrazione libera. Insomma, che siano meglio di noi beceri maschilisti conservatori.
-MikeT
Mauro:
In caso mostrino un'apertura superiore, il dubbio che mi viene è: sono mediamente piú aperte (nessuna battuta, prego), o sono mediamente meno avvelenate da esperienze col tradizionale?
Mr. Mario:
Per mia esperienza personale, molto più disponibili a provare nuovi giochi che non comportino l'apprendimento di manuali da mille mila pagine, ma anche un po' restie a lasciarsi andare e impadronirsi della narrazione. Temo per lunghe esperienze con master da tavolo e da live (spesso morosi) piuttosto castranti.
Mattia Bulgarelli:
Sinceramente? Io non ho riscontrato grosse differenze riconducibili al dimorfismo psicologico della specie, ma preferenze (e paturnie) più individuali, eccetto le "cautele da abitudini al tradizionale", che vedo in pari misura, a prescindere dal sesso.
Simone Micucci:
--- Citazione ---[cite]Autore: Mr. Mario[/cite][p]Per mia esperienza personale, molto più disponibili a provare nuovi giochi che non comportino l'apprendimento di manuali da mille mila pagine, ma anche un po' restie a lasciarsi andare e impadronirsi della narrazione. Temo per lunghe esperienze con master da tavolo e da live (spesso morosi) piuttosto castranti.[/p]
--- Termina citazione ---
Un'esperienza che ho con una giocatrice è esattamente uguale a questa.
Altre giocatrici che erano master esperte hanno a volte dato grane e a volte no...esattamente come i maschi.
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