[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]O da qualcosa che SI COMPORTI come un avversario: nel mio esempio, per me il fuoco è un avversario
Nell'altra discussione hai scritto che "dalla definizione di conflittocome conflitto di interessi fra due personaggi deriva che un conflitto non può mai essere con un oggetto!. MAI!" e che "1) il conflitto è sempre fra due personaggi / 2) non posso MAI considerare un oggetto come un personaggio"; mi aveva fatto pensare che il fuoco, in quanto oggetto, non contasse come avversario... e onestamente me lo fa pensare ancora ora (nel senso: ti credo quando dici che nel tuo esempio conta avversario, ma non riesco a conciliare questo con quanto detto dall'altra parte).
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]Mi sa che ti sei lasciato traviare da quella formulazione sul "conflitto di interessi": non si parla di interessi generali o di massimi sistemi, si parla di QUI ED ORA. Se ti voglio tenere fermo e tu non vuoi, è un conflitto
La confusione penso nasca da un'altra cosa: "Jack ha le convulsioni". Le convulsioni sono movimenti
involontari, fatti in pratica a cervello spento, quindi che Jack non voglia fermarsi...
non può, non volere è un'altra cosa. Anzi: se non lo curo muore, se non sta fermo non lo curo... stante l'ipotesi da me fatta (che Jack voglia essere curato), potesse vorrebbe stare fermo.
Per questo dicevo che non c'è conflitto di interessi.
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]Ti è mai capitato in gioco di avere problemi legati, anche in maniera generale, a questi argomenti? Sul riconoscere se una cosa è un conflitto o no? Quando? In che maniera?
In Cani sí, tempo fa mi pare di aver chiesto anche qui sul forum se alcune cose erano conflitti e simili; o, meglio, se valesse o no la pena di lanciare quel conflitto (per impedire che un PNG ne fustigasse un altro a morte, a memoria). Oggi direi che era un conflitto, ma nel contesto specifico si poteva anche non lanciare (se non per far vedere il sistema; cosa che mi pare avessi detto anche tu). Aggiunta:
qui (cerca "Normalmente io non lo farei, sono appena arrivati").
Comunque il problema credo derivi dal disallineamento tra cosa reputo conflitto e quello che vedo nelle definizioni del BM e nei tuoi messaggi; per esempio: uno che ha le convulsioni per me non è contrario all'essere bloccato, semplicemente lui stesso non riesce a fermarsi, a prescindere da ciò che vuole.
Oppure: dalla scorsa discussione ero uscito convinto che un oggetto non potesse mai essere considerato un personaggio, ora mi dici che il fuoco del tuo esempio conta tale.
A parte questo, credo(evo?) di aver capito da cosa sia identificato un conflitto (già nell'altra discussione: rileggendo quello che avevi riportato di Baker mi sono reso conto che i miei punti sono la versione estesa della sua frase sopra riportata, cosa che credo confermi che, di là dalle incomprensioni nate, il concetto che avevo in mente era giusto), e il caso delle convulsioni credo sia semplicemente l'incomprensione spiegata sopra; ma quando mi dici che il fuoco può contare avversario... mi entra in contrasto con quanto riportato in cima. Sia chiaro: se mi dici che era una semplificazione e che in realtà un oggetto che si comporti come un avversario (il fuoco che sbarra la strada, credo l'albero che cadendo blocca, ecc.) può essere considerato personaggio non è un problema e direi che la cosa è risolta. La confusione deriva dalla (apparente?) contraddizione tra quelle due cose.
[cite]Autore: Korin Duval[/cite]gli interessi in conflitto ci sono, anche se uno dei due non ha un vero e proprio personaggio a rappresentarlo.
Non lo contesto; ma se il conflitto per essere tale nella storia dev'essere tra due personaggi (o considerati tali), allora in mancanza di essi non è un conflitto. E le citazioni di Moreno riportate in testa mi avevano fatto pensare che il fuoco non potesse essere un personaggio.