Dico la mia per contribuire alla discussione.
Personalmente, il nome è sempre una delle ultime cose a cui penso, in primis perché il nome lo faccio in genere derivare dal PG stesso; il concetto del PG è per me quello che conta e che mi ci fa affezionare, è su quello che "investo," e il modo in cui lo creo ovviamente cambia a seconda del gioco a cui sto giocando.
Per quanto riguarda il discorso safe/unsafe, il nome è legato certamente alla modalità di gioco: per questo capitano quelle sessioni di, che ne so, puro dungeoncrawling (in cui l'investimento emotivo è inversamente proporzionale alla voglia di far casino) in cui hai il paladino di Pelor chiamato Agif, il guaritore Osseor, il druido Panoramix e cose così. Viceversa, ovviamente, in quelle volte in cui vuoi giocare in modo "serio," investendo nel personaggio in tutto e per tutto, e quindi hai nomi fatti bene, ma proprio perché hai anche dei PG "fatti bene." Solo che, secondo me, questa equazione non è valida in ogni momento, perché non penso che tutti si voglia sempre e solo giocare unsafe. Almeno, io non ne avrei sempre voglia.
-MikeT