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[AiPS]GehirnnReich

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Mattia Germini:

--- Citazione ---[cite]Autore: Aetius[/cite]Conosco qualcuno dei giocatori?
--- Termina citazione ---


Allora Farro è il tizio di quando siamo andati all'Irish Pub, mentre Lorenzo era quello che voleva spaccare le regole a classroom deathmatch ^^



--- Citazione ---[cite]Autore: Aetius[/cite]Ah, per inciso, fanmail a Mattia perché gioca e fa giocare. Bravo. ^^
--- Termina citazione ---


Thank you (leggilo fankiou, all'australiana)

EDIT: @Ezio: i tizi spacca spacca sbudella sbudella sono Dona e la Laura, quelli nuovi
@Moreno: ehm il manuale al momento ce l'ha il giocatore che mancava e non so se la settimana prossima c'è e se lo vedo prima ^^

Ezio:

--- Citazione ---[cite]Autore: Mattia Germini[/cite]EDIT: @Ezio: i tizi spacca spacca sbudella sbudella sono Dona e la Laura, quelli nuovi
--- Termina citazione ---


Allora non ho capito la situazione.
Comunque il consiglio rimane quello: carte scoperte. "Ragazzi, so che lo spacca spacca ammazza sbudella è divertente, ma proviamo qualcosa di nuovo? In questo gioco farsi le pippe mentali è divertente, e non serve saper interpretare".
Magari suggerisci un paio di volte di non usare neanche il discorso diretto a quella che crede di non saper interpretare.
Con Paolo&C funzionò, e noi tutti eravamo totalmente allo sbaraglio :-P
Tu almeno sai (un po') quello che fai ^^

EDIT: Era Farro o Lorenzo quello che ci metteva cinque minuti d'orologio per fare un rilancio a Polaris?

Moreno Roncucci:

--- Citazione ---[cite]Autore: Mattia Germini[/cite]Sti brutti ceffi sono votati per un gioco alla spacco spacco sbudello sbudello (per esempio Dona, pur non essendo un cattivo ragazzo, ha praticamente giocato lo sesso personaggio per 5-6 anni. Ovvero il guerriero con lo spadone a due mani fallocompensatore), come faccio a spingerli ad giocare il loro problema?
Anche forse per il fatto di aver giocato a Parpuzio per qualche volta (oppure perchè segretamente è una timidona), Laura pensa di non esser brava ad "interpretare" e si trattiene. Come posso fare?
--- Termina citazione ---


L'interpretazione (nel senso di "recitazione", immagino) è un falso problema. L'insistenza nel far "recitare" i giocatori, nel gioco "tradizionale", è un mettere il carro davanti i buoi. O meglio, un voler sopperire ad una mancata partecipazione con una partecipazione "finta", "recitata", di facciata.

PRIMA ci si appassiona al gioco, ai personaggi, alle vicende, e poi si interpretano senza fatica e senza pensarci. Se qualcuno è timido e non ha voglia di recitare in prima persona, che problema è? Mica è un saggio teatrale. Parlerà in terza persona. L'importante è la partecipazione REALE, quella dentro di lei, non quella FINTA , di facciata.  Non spingere per farle fare karaoke o fare saggi teatrali. Anzi, rassicurala sul fatto che non c'è nessun problema e che si può tranquillamente narrare in terza persona.

Se non si sente "forzata" e spinta a farlo di forza, l'interpretazione sarà molto più sincera e soddisfacente, quando viene.

Riguardo al "problema", se non lo "giocano", non serve a niente spingerli a farlo come Produttore. Mettiti in testa che NON SEI PIU' UN GM. Non è più tuo compito assicurarti che si divertano. Se mettono un problema che non "sentono", sono problemi loro che si divertiranno di meno.  Se capiscono questo, probabilmente vorranno cambiare direttamente il problema, sostituendolo con qualcosa che "sentono" di più.

IMPORTANTE: non confondete il Problema in AiPS con cose tipo "gli svantaggi" di GURPS o altri giochi simili. Non hanno NIENTE a che vedere l'uno con l'altro, e purtroppo invece vedo spesso il problema trattato in questa avvilente maniera, come un "qualcosa che ti dà un malus per far vedere agli altri che sei un bravo role-player"

Il Problema non è un malus. Il Problema è l'essenza del tuo personaggio.

L'equivalente del Problema in D&D sarebbe "sono un guerriero". Definisce la strada del tuo personaggio, la sua vita, il suo senso nell'essere lì.

I personaggi in AiPS dovrebbero essere creati PARTENDO DAL PROBLEMA. Poi ci costruisci il personaggio attorno.

Come Produttore, non te ne frega di nient'altro. Fregatene dei suoi vantaggi, del resto del suo background, etc: è tutto contorno del Problema. Se si è scritto un Problema, ti ha detto "io con questo personaggio voglo parlare di questo". Il tuo ruolo è giocare su quello. Se non vuole, se si defila, può darsi che semplicemente non hai capito IL SENSO in cui quello è un problema (può capitare). Parlatene. Magari riscrivilo in forma diversa perchè sia più chiaro. Ma se davvero il problema non gli interessa giocarlo, il personaggio è da buttare. Non è salvabile. E non ha senso che ti metti a "spingere per fargli interpretare il problema" (come? Gli dai un malus sugli xp?). Sarebbe comunque una cosa finta.

Niccolò:
ad esempio: "mi metto sempre nei guai" può diventare "mi metto sempre in situazioni pericolose perchè non do valore alla mia vita" (arma letale)

Moreno Roncucci:
Con stò gioco di cross-post, rispondo sempre ai messaggi in ritardo, dopo che hai postato ancora o editato...

Riguardo allo spacca-spacca, non è un problema. Fagli pure giocare spacca-spacca quanto vogliono. L'unica cosa importante è: in mezzo allo spacca-spacca, il problema è importante?

Se non giocano (se non "sentono") il problema, potrebbero anche fare interpretazione alla Marlon Brando senza mai combattere, e il gioco farebbe cagare lo stesso.
Se sentono e giocano il loro Problema, va tutto bene, indipendentemente dalla quantità di esplosioni e spari.

L'idea che i "bravi giocatori" sono quelli che non fanno combattimenti è una delle tante boiate del gdr tradizionale da buttare nel cesso.

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