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[ColdCity] Pbf Avventura

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Carlo Antonioli:
"Bene, chiaro e conciso, come ci si aspetta da un buon soldato." replica al tenente Michael. Si vede che si trova più a suo agio quando ha a che fare con personale militare.

Dopo aver ascoltato anche gli altri, prosegue. "Procedete pure. Voglio essere periodicamente informato riguardo all'indagine e se non emerge nulla di significativo in tempi ragionevoli, chiuderemo la pratica. Buon lavoro."

Se nessuno ha altro da aggiungere, Kazacov esce dalla stanza e si allontana di buon passo.

[Scusate l'assenza.
Ben tornato, Fabrizio.
Decidete voi come procedere. Se qualcuno ha in mente una scena, la chiami pure.
Verso sera il "capo" di Adrian cercherà di mettersi in contatto con lui. Per il resto non accadrà nulla all'infuori di quello che farete voi.]

Glenda:
Posso aprire una scena al nostro quartier generale e parlare con Sophie, intanto?

Carlo Antonioli:
Certamente, inventatevi pure il luogo tranquillo che vi serve.

Glenda:
Il luogo che era stato messo loro a disposizione non era esattamente grandioso, e non si poteva certo parlare di un "laboratorio" come richiesto da Sophie. Tuttavia le stanze che gli avevano concesso erano perfette dal punto di vista della sicurezza: si trovavano in uno stabile attualmente valutato come inagibile per i danni subiti dalla guerra, e dove quindi potevano lavorare soli e indisturbati. Se anche avessero dovuto nasconderci una qualsiasi "mostruosità", nessuno sarebbe andato a conrollare.
La corrente elettrica era utilizzabile soltanto in alcune stanze, ed era in una di esse che Sophie e Adrian sedevano davanti ad un tavolo, sotto la luce di una piccola lampada.
"So cosa penserai, ma devo chiedertelo" fece Adrian, bloccando la mano di lei prima che potesse aprire la copertina del volume "Sei sicura di voler sapere cosa c'è lì dentro? Non so quanto tu te ne intenda. Credo non abbastanza per aver mai messo mano su volumi originali. Almeno non per averli capiti." fece una pausa e fissò il ripiano del tavolo "In queste cose è molto facile entrare, e altrettanto difficile uscire. La curiosità, non è sempre una dote"

Emanuele Borio:
Sophie osservò con circospezione il compagno di studi. Non si fidava minimamente di lui, e perciò doveva pesare le parole con cura "Ne so più di quanto io non lasci intendere, e comunque la curiosità è l'unico motivo per cui sono viva. Coraggio". E aprì il libro, cominciando a leggere, sfogliare, tentare di capire, memorizzare, applicare a una certa logica.

Pensa che figo se Sophie e Adrian tenteranno di fare un rituale per vedere se funziona e alla fine diventano alleati. Sarebbe un bel colpo di scena vista la Fiducia XDi

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