(Scusate il ritardo. Ho avuto qualche problema.)
Sì, e allo stesso modo, mio padre non ha mai perdonato me. Mi riteneva la causa dell'incidente.
*Trae un lungo respiro*
Ricordo un tempo dopo che mamma era morta, e papà aveva cominciato a bere. Lui dava la colpa a me. Lo disse solo una volta, ma era evidente che lo pensava. Se io non fossi stato un frignone effeminato, lei non si sarebbe mai messa al volante per venirmi a portar via dal campo, sotto quella tempesta, e non sarebbe uscita di strada. D'altronde, Marco invece non lo perdonò mai per aver scelto di staccare le macchine. Non ricordo di preciso quando cominciarono le botte, quando passammo quella soglia, ma iniziarono, e quando c'era aria di botte, Marco lo faceva incazzare così non se la sarebbe presa con me. Io cercavo di fermarlo perché così peggiorava le cose, ma Marco è sempre stato il più forte di noi due. Bastava nominarla. A dire il vero Marco faceva di peggio. Quella sera gli disse che se lei avesse potuto vederlo in quello stato, le sarebbe venuto da vomitare. Temevo che papà lo avrebbe ucciso. Lo prese per il collo e cominciò a sbatterlo contro il muro, a piantargli dei pugni in faccia. Gli spaccò il naso, e il sangue di Marco gli macchiò tutto il maglione. Quel maglione glielo ha fatto lei, non potevo smettere di pensare.
Che cosa ho detto o fatto allora?
*Prende uno dei suoi penny e lo porge a Luca.*