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Theory 101 - parte1: System and the Shared Imagined Space
Moreno Roncucci:
Le stance sono le "basi" della teoria in senso.. storico! Infatti, sono state fra i primi concetti espressi (in questa forma) negli articoli di Edwards (dico "in questa forma" perchè il concetto di stance esisteva anche prima, nato dalle discussioni nei newsgroup americani. Edwards ha però proposto una maniera diversa di dividerle e di chiamarle). Adesso sono invece diventate un po' "periferiche", relegate a livello di ephemera (gli avvenimenti "spiccioli" di gioco che capitano in ogni momento), mentre la teoria considerava invece intervalli di gioco sempre più lunghi.
Perchè a livello di "ephemera"? Perchè in pratica tutti quanti saltiamo continuamente da una stance all'altra. Non esiste nessuno che non usi mai e poi mai la director' stance, per esempio: anche il più sfegatato immersionista Turku ogni tanto fa affermazioni sull'ambiente circostante, fosse anche pure "bella giornata, vero?" senza chiederle al master. Quindi quando dici che stai usando la author's stance intendi "in questo istante"
La parte più bella ed interessante dell'articolo è la spiegazione, veramente chiara e semplice, dei concetti di Autorità e Credibilità (che avevo già toccato in questo post), questi veramente fondamentali nel Big Model, che vengono spesso dati per scontati nel principio di lumpley invece di essere esaminati.
Ho letto il commento che hai fatto su the Pool nel tuo blog, e mi sa che stai considerando il "livello" sbagliato nel big model: quello che cambia nelle varie partite di The Pool è la distribuzione delle autorità narrative.
Cosa vuol dire? Che in un certo gioco i giocatori avranno maggiore o minore autorità sulla backstory, e quindi potranno, quando usano il monologo di vittoria, modificare più o meno il contenuto della backstory.
Quando usi un monologo di vittoria, il sistema di concede di giocare quella scena (ephemera) in director stance con una maggiore autorità di quella che avevi prima, ma quanta? Dipende appunto da quanta autorità narrativa hai.
Esempio: fuori dal MdV, anche se per un istante giochi in director' stance, puoi aggiungere solo pochi dettagli inessenziali (tipo dire che accendi il riscaldamento, senza chiedere al master se c'è un riscaldamento nll'appartamento dove ti sei nascosto). Quando vai in director's stance dentro ad un MdV, invece, potresti persino dire che vinci quel conflitto perchè un bulldozer sfonda il muro. Poi, Edwards gioca con il MdV che può solo trattare il conflitto e gli avvenimenti che lo circondano (autorità narrazzionale, con la minima autorità sul content necessaria per poterla usare), mentre l'autore concede pure autorità sul content (il bulldozer è guidato da una spoa russa di nome Ivan che ti segue per ordine di Stalin)
Il fatto che sei in director's strance in quel momento non cambia. Cambia la tua autorità narrativa in quel momento.
[e sì, le quattro autorità narrative non sono altro che "blocchi" in cui è divisa la credibilità di fare affermazioni su elementi della SIS. Sulla eventuale importanza del fatto che sono chiamate "autorità narrative" e la teoria parla di "autorità" data da testi, non mi pronuncio per adesso, non ne so ancora abbastanza, le autorità narrative sono state finora solamente accennate in un paio di thread da Edwards]
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