[cite]Autore: Il Senatore[/cite]da quello che si evince dall'esempio l'antagonista NON deve obbligatoriamente essere coinvolto nel conflitto o sbaglio?
Non sbagli.
Il
personaggio Antagonista è secondo me assimilabile a una "indicazione del tipo di avversità" che il Protagonista andrà ad affrontare, o in alcuni casi un nome e un volto per un "potere dietro le quinte" che gli scaglia addosso problemi... In ogni caso, la maggior parte dei conflitti che io ho visto in gioco erano tra Protagonista e "avversità" di varia natura, spesso riconducibili all'Antagonista solo in una maniera molto vaga e generale (es. queste avversità sono scatenate, a monte, dal piano dell'Antagonista che è stato messo in atto). In tutti questi casi, cmq, il
giocatore Antagonista "gioca" le avversità, di qualunque natura esse siano, e ancora si tratta di un conflitto che si svolge al livello dei
personaggi: PG Protagonista contro l'ambiente esterno, i personaggi secondari, ecc.
Questo senza togliere che è
possibile un conflitto esclusivamente sul piano dei
giocatori - tra giocatore e giocatore per decidere "da che parte va la storia" - come indicato in una sidebar del manuale, ma non è necessario entrare in questa casistica particolare per giocare semplicemente un conflitto nel quale il "personaggio Antagonista" non sia presente in scena.
[cite]Autore: Il Senatore[/cite]Inoltre: sono possibili conflitti tra due Protagonisti? se sì come ci si regola per i "crediti" a disposizione dell'antagonista?
È esplicitamente scritto nel manuale che conflitti di tal sorta
sono possibili. La mia interpretazione delle regole è che in tal caso ciascuno dei due Protagonisti tira normalmente dadi sulla base del numero dei propri Tratti, mentre l'Antagonista si astiene dal partecipare direttamente (per questo conflitto diventa Audience) e non spende alcun "credito".