[cite]Autore: Meme ò_ò[/cite]Ma in realtà i Conflitti non sorgono tra personaggi, ma tra giocatori. Per questo la frase "Di di sì o tira i dadi". Non è il personaggio a dire di sì oppure tirare i dadi, ma il giocatore. Se non c'è disaccordo fra giocatori non può esistere un Conflitto.
Non proprio. In realtà fra giocatori c'è COLLABORAZIONE. Se ci fosse disaccordo, non sarebbe possibile nemmeno impostare il conflitto (come farebbero a mettersi d'accordo sulla posta?). Sono entrasmbi interessati a come va avanti la fiction e nessun risultato gli "rovinerebbe il gioco" . Il conflitto in CnV è SEMPRE fra PERSONAGGI.
Guarda nel manuale come viene spiegato il "di di sì o tira i dadi", e quand'è che si tirano.
(per una trattazione più approfondita di questi temi, consiglio il sito
Play Passsionately )
Ha ragione piuttosto Rafu sul fatto che "oggetto" e "personaggio" vanno intesi in senso ampio, e dipendente dal gioco (l'ho già detto come quello che in AiPS è un conflitto potrebbe non esserlo in CnV, no?)
Mauro, il fuoco in CnV ti accerchia, ti insegue, ti raggiunge, ti branca, ti blocca, ti confonde, ti chiama, ti parla, ti affascina, ti schiva, ti deride, ti ferisce e ti uccide: e se il supernatural dial è abbastanza alto, magari è pure intelligente. Come cavolo fai a non vedere che, per quel conflitto, è un personaggio?
Riguardo alle convulsioni, intendevo semplicemente una cosa diversa. Sostituiscile con un allucinazione in cui ti veda come un demone che vuole ucciderlo, nell'esempio, e quindi ti combatte volontariamente.