Dunque, io l'ho vista così.
Ricordo un tempo in cui riuscii ad ottenere un appuntamento di persona con la mia futura moglie, conosciuta fino ad allora per corrispondenza. Non vedevo l'ora di incontrarla. Sapevo che in realtà era un uomo, ma sapevo anche che non avevo amato mai nessuno così tanto, con tutto me stesso.
Fu in quel momento che mi venne chiesto, con stupore: "Ne sei sicuro?"
Lui dice che non vede l'ora di incontrare la sua futura moglie e non dice chi gli ha chiesto se è sicuro. Allora mi sono immaginato la scena in cui lui è dalla psicanalista, le confida di essersi innamorato di questa donna/uomo che non ha ancora visto, e lei gli chiede se è sicuro del passo che sta per intraprendere. Per inciso, ho messo che la conosceva per corrispondenza, per giustificare in qualche modo che lui le chiede di sposarlo al primo appuntamento.
Fra invece ha supposto che a chiedere fosse stata la futura moglie, al che lui rispondeva deciso.
Sì, ora ricordo, mi sono girato verso la tua psicanalista, e le ho detto "Sì. Lei mi completa. Lei è il pezzo mancante della mia anima."
"E' da tempo che penso continuamente a lei e mi sono inventato questa fantasia per continuare a vederla e frequentarla"
Lei è rimasta sbigottita e ha fatto cadere il block-notes. Non sapeva cosa dire. Iniziò, tremando, a borbottare stupita: "Ma.. ma.. va contro la professione... non posso... nessun coinvolgimento con i pazienti...". Sul suo viso iniziarono a scorrere lacrime e lei incominciò a singhiozzare.
Qui invece lui sembra dire che la storia della corrispondenza con la donna/uomo era solo una scusa per continuare a vedere la psicanalista, la vera futura moglie. Il che, devo ammettere, mi piace, ma forse tradisce un po' lo spirito delle domande.

Mi piace molto meno che la psicanalista sia in realtà un uomo, cavolo, questo causerebbe temo più problemi ai pazienti di quelli che ne risolverebbe.