Dunque, i discorsi sono due paralleli. Uno è quello di comunicazione l'altro quello di definizione.
Quello di definizione è pure e semplice, in questi giochi di cui si parla c'è, o è auspicata l'attività di roleplaying, così come illustrata dall'ideatore dello psicodramma Jacob Moreno (che non è la polimerizzazione tra me e Moreno ;-) ). Quindi sono roleplaying, Poi nel mondo c'è gente che non ritiene gli struzzi veri uccelli o parla di delfini come pesci, ma quelli scemi sono loro.
Più profondo è il discorso comunicativo, divengono vere tutte le questioni esplicitate da Moreno (su più post), da Ezio e da altri, che mi sento di condividere. E tutte le volte che esplicitavo la parola gioco di ruolo praticamente è come se dicessi comunità di pratica online (la trattazione della mia tesi, è un esempio basato sulle esperienze della mia vita, con entrambi i termini ottengo le stesse facce spaesate), non spiego nulla.
Quindi di per sè, non ha senso enunciare il termine, si può anche ometterlo, quando serve, riferirlo se ci viene chiesto, ma comunque abbondare con specificazioni e offerte a giocare.
Poi, personalmente se un rivenditore mi chiede cos'è io gli dico un gdr, e se dice "ma non è come gli altri" o anche già provato a rispondere "E la smart non è come l'L200, ma mi pare siano macchine entrambe, questa è roba nuova, il mondo che avanza" (sì poi me li ha tenuti e anche venduti :-) )