Gente Che Gioca > Sotto il cofano
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Marco Costantini:
Non credevo di essere stato così criptico, ma tant'è... :?
Cito anch'io una parte che credo importante, quella che forse ha ispirato la mia riflessione
In Narrativism, by contrast, the major source of themes are the ones that are brought to the table by the players / GM (if there is one) regardless of the genre or setting used. So, to sum up, themes in Nar play are created by the participants and that's the point; themes in Sim play are already present in the Dream, reinforced by the play, and kind of a by-product.
Tutto questo io l'ho tradotto (forse malamente), dicendo così:
Nel Narrativism tutti i giocatori giocano ad "indagare" su una premessa (l'amore vince ogni cosa? Si può mentire per un bene superiore?); e con questo intendo tutti quelli che sono al tavolo (giocatori e GM, se c'è anche il GM). E' per questo che i poteri narrativi e le autorità sono diverse.
Nel Simulationism questa prerogativa resta in mano al GM, con gli altri che "immergendosi nel sogno" fanno compiere ai propri personaggi qualcosa riguardo quella premessa (in accordo o in disaccordo), ma sempre tramite questa immersione nel sogno.
Ed è anche quello che diceva Leonardo dicendo: In pratica quindi nel Simulationism il tema è preconfezionato ed è rispettato nella misura in cui rende riconoscibile il genere con cui ci si sta confrontando.
Ergo, se questo tre citazioni sono in qualche modo legate, forse stiamo dicendo la stessa cosa in maniera diversa :)
Nel Simulationism i temi (se vogliamo, le premesse) sono in qualche modo già fornite dall'insieme di setting e charcater (che poi daranno vita a specifiche situation), tant'è vero che in numerosissimi giochi sim esiste il classico capitoletto "narrazione" dove vengono palesemente snocciolati i temi di cui il gioco dovrebbe parlare. A questo punto potremmo dire che il gm ne sceglie uno (o tanti) e crea una storia anche su questi, chiedendo ai propri giocatori: "interpretando quel personaggio, giocando in questa ambientazione ed in questa situazione, cosa faresti? (da qui l'esempio che facevo nel primo post).
Quindi, al massimo, è il gm a porre la premise, spesso senza porla nemmeno come domanda. E' interessante notare come anche in Egri la premise sia un'affermazione. Infatti Egri sta trattando di letteratura e non di gdr. Questo per me è interessante perchè l'approccio sim si avvicina paradossalmente di più alle altre forme di letteratura perchè abbiamo un autore che costruisce una storia in cui i giocatori sono solo i protagonisti.
In un gioco sim il gm può dire (riprendendo l'esempio di CoC di Moreno): "Non importa quello che tu faccia: una volta che ficchi il naso in qualcosa di più grande di te non c'è scampo". Il gm gioca a "palesare" questa premise e i giocatori giacono i protagonisti della sua storia.
Nel Narrativism questo non è possibili perchè tutti sono autori e quindi tutti devono avere la stessa possibilità di poter dire qualcosa su quella premise o addirittura di inserire altre premise. In AipS i problemi dei protagonisti sono tutte premise diverse che devono entrare in gioco. In CnV il gm può costruire una città che dica "vale la pena mentire per un bene superiore?" e i giocatori possono dire qualcosa tramite i propri personaggi.
Poi, per curiosità, voglio sottoporvi una cosa avvenuta in gioco.
Si gioca ad eXalted, io sono il Narratore e gioco con un unico giocatore.
In gioco succede che degli acerrimi nemici del PG rapiscono la sua amata e che lo invitino, se vuole rivederla, nel classico terribile castello. Lì gli viene chiesto di barattare la vita dell'amata con un preziosissimo e straordinario Artefatto. Come narratore ho creato questa situazione esplicitamente per dare forma ad una premessa: "vale più l'amore o il potere?".
La domanda è: stavo cercando di giocare Narrativo o questo può ancora rientrare nel Simulazionismo?
Mauro:
Ma è possibile (o sensato) un gioco simulationist senza punto di arrivo prefissato? Esempio a caso, se gioco a Cani nella Vigna, e i giocatori scelgono solo e unicamente sulla base di quello che i loro personaggi sanno (eliminando quindi l'aspetto narrativist del sfruttare conoscenze extra-PG per far sviluppare in modi interessanti la trama), che tipo Creative Agenda è? Da un lato sembrerebbe narrativist, perché comunque il sistema di Cani nella Vigna permette ai giocatori di scrivere la storia; dall'altro sembrerebbe simulationist, perché i giocatori cercano di simulare le scelte dei personaggi solo sulla base di quello che sanno/pensano. O magari semplicemente non ho ancora capito 'ste faccende :lol:
Niccolò:
sebbene exalted abbia alcune "aperture narrativiste", (è uno dei miei giochi preferiti, non te lo fai un salto su exalted italia? :D) questa scelta mi sembra ancora molto simulazionista: dopotutto è il master che decide il tema, fa la domanda e da le alternative.
peraltro: quando hai scelto le alternative, potevi immaginarti cosa avrebbe probabilmente scelto il giocatore?
Renato Ramonda:
Mauro, non farti confondere dal fatto che io ho parlato di agire solo in base alle conoscenze in character...[*] Le Stance non definiscono una CA. Casomai ci sono CA che sono difficili o impossibili da ottenere giocando solo in una stance.
btw, certo che si puo' giocare Sim senza obiettivo. E' quello che fa la maggior parte della gente con cui parlo su gdritalia, apparentemente.
Mai visto il gioco per pc The Sims?
Non c'e' scopo nel gioco, al di la' di far fare una vita felice e ricca alla tua famigliola... e anche quello scopo e' artificiale: ho visto giocare di proposito per fare la casa degli spiriti, ad esempio, facendo morire i personaggi apposta.
...il fatto e' che il gioco Sim a sandbox... non e' un gioco. E' un giocattolo.
Come i lego, come la sandbox, appunto (ls piscina della sabbia).
Puoi prendere un giocattolo e farci un gioco, ma il gioco non e' "nel giocattolo", non so se mi spiego :)
[*] Non credo sia possibile giocare a CnV giocando solo in actor stance applicando solo le consocenze del personaggio... il gioco dice esplicitamente al master di fare altrimenti, dicendo ai giocatori "tizio ti dice X, ma tu sai che mente", ad esempio :)
Mauro:
--- Citazione ---[cite] renatoram:[/cite]non farti confondere dal fatto che io ho parlato di agire solo in base alle conoscenze in character...[*] Le Stance non definiscono una CA
--- Termina citazione ---
Inizialmente, al posto di Creative Agenda avevo scritto "gioco", ma l'ho sostuito perché la domanda piú che sul gioco è sul modo in cui gioca il gruppo; ma magari ho sbagliato termine :)
--- Citazione ---Non credo sia possibile giocare a CnV giocando solo in actor stance applicando solo le consocenze del personaggio... il gioco dice esplicitamente al master di fare altrimenti, dicendo ai giocatori "tizio ti dice X, ma tu sai che mente", ad esempio
--- Termina citazione ---
Sí, era solo un esempio per spiegare cosa avevo in mente: se si sceglie guardando solo a cosa farebbe il personaggio con quello che sa e che pensa, ma si gioca senza una storia/obiettivo prefatto, in modo che anche i giocatori possano creare la storia, è narrativism, simulationism, o un qualcosa a metà tra i due?
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